Ross Brawn, infatti, vanta una lunga esperienza in Formula 1 e come direttore tecnico portò Michael Schumacher alla vittoria di sette titoli mondiali prima con la scuderia Benetton e in seguito con la Ferrari, dove ha collaborato con Jean Todt, l’attuale presidente della FIA. Riuscì nell’intento di vincere il titolo costruttori con la scuderia Brawn nel 2009, sorta dalle ceneri della Honda, diventando in seguito team principal della Mercedes fino al suo ritiro nel 2013. Inoltre, quando nel 2020 scadrà l’attuale Patto della Concordia, Brawn potrebbe rappresentare il giusto intermediario tra Ferrari e Liberty Media, secondo alcuni intenzionata a togliere alla scuderia di Maranello lo storico diritto di veto su i cambiamenti di regolamento della F1.

Lo stesso ingegnere inglese si è dichiarato interessato ad un proprio coinvolgimento nell'intento di migliorare il motorsport: "Di sicuro - ha sottolineato - aiutare la F1 a diventare qualcosa di più attraente sarebbe l’unica cosa interessante da fare. Se mi chiedono che cosa esige la Formula 1 direi un piano quinquennale. La mia idea è che abbiamo la struttura ideale per la creazione di quel piano e la sua attuazione nel corso del tempo”.

Dichiarazioni che hanno di conseguenza associato il suo nome alla nuova era del Circus. Nei prossimi giorni sapremo, se effettivamente Ross Brawn comincerà questo nuovo progetto insieme a Liberty Media. Un progetto che potrebbe cambiare in maniera sostanziale il volto della Formula 1 rispetto all’era di Ecclestone.

Chiara Zaffarano