F1 | GP Abu Dhabi: Max-Oscar, start col botto a Yas Marina
Il contatto tra Verstappen e Piastri ha segnato le prime fasi del GP di Abu Dhabi, con l'olandese a prendersi dieci secondi di penalità.
È stata una delle partenze più caotiche ed emozionanti che abbiamo mai visto sul tracciato di Abu Dhabi in F1. La prima fila totalmente occupata non ha messo al riparo i due piloti della McLaren dagli attacchi di Max Verstappen, che però questa volta è sembrato esagerare, finendo a contatto con Piastri. Da lì è iniziata un’altra gara, in cui ancora una volta gli stewards non sono sembrati esenti da polemiche relativamente alle penalità inflitte nel corso della gara.
Max attack, ma Oscar chiude
Allo spegnimento dei semafori, Norris e Piastri hanno avuto un ottimo spunto, con l’inglese a prendere con autorità la leadership in vista della prima staccata e l’australiano a cercare di portarsi a centro pista per prendere la sua scia e mettersi quindi in protezione. Alle sue spalle, però, Verstappen si è mostrato molto più reattivo del resto del gruppo, bruciando subito Sainz e mettendosi all’interno delle due McLaren. Qui forse l’olandese ha preso la decisione che ha segnato la prima curva del Gran Premio di Abu Dhabi, mettendo il muso della sua Red Bull completamente sulla sinistra, con praticamente tutta la macchina sul cordolo interno di curva 1.
Piastri, da par suo, non ha mollato nulla, impostando la traiettoria regolarmente, senza allargare praticamente per nulla. Il contatto, a questo punto, è stato inevitabile, ed entrambi sono finiti in testacoda, perdendo da subito la possibilità di giocarsi la vittoria dell’ultimo GP stagionale. Dagli on board, appare evidente come Piastri abbia girato senza accorgersi della presenza di Max, che, però, da par suo, è sembrato essere fin troppo aggressivo in quel frangente. Caratteristica, questa, che solitamente ci piace in lui, ma che a volte può portare a conseguenze negative per la sua gara e per quella dei rivali accanto a lui.
Verstappen stavolta esagera, ma gli stewards…
Lo ribadiamo, a noi Max piace così, nessun tentativo di stigmatizzare il suo operato. Un pilota come lui quando vede quello spazio ci si butta, soprattutto in partenza, ed è quello che lui ha fatto senza esitare. Forse, però, questa volta avrebbe potuto essere più guardingo, ben sapendo che le possibilità maggiori le avrebbe potute avere qualche metro più in là, senza rischiare più di tanto. Detto questo, riguardando le immagini una volta terminata la gara, l’olandese non è sembrato essere proprio l’unico ad avere delle responsabilità in merito.
Piastri, infatti, ha veramente chiuso la porta come se nessuno fosse al suo interno. Ribadiamo, Max ha certamente la maggior parte delle colpe, ma Oscar, dal canto suo, non ha fatto nulla per evitare il contatto, forse tratto in inganno dalla presenza stessa della Red Bull all’interno. I commissari non l’hanno pensata così, infliggendo dieci secondi al pilota di Hasselt che non l’ha presa bene, ovviamente. Francamente, in partenza andare a dare questo tipo di penalty può essere controproducente. Dopo tutto, si tratta del momento in cui è più facile effettuare sorpassi, e si deve lasciare la libertà di provare.
Controversa anche l’altra penalità a Bottas nel corso del primo giro, con il finlandese coinvolto in un contatto in curva 6, la chicane alla fine del lungo rettilineo. Anche qui, situazione caotica al primo giro con Perez ad avere la peggio. Vero che Valtteri non è sembrato irreprensibile, ma anche qui sono sembrati un po’ troppo zelanti, ecco.
Insomma, l’ultimo GP della stagione è iniziato veramente col botto, al di là di tutte le polemiche. La speranza è che chi di dovere arrivi alle conclusioni corrette, e cerchi in qualche modo di porre argine alle continue polemiche che, in questa F1, la fanno da padroni nei confronti di chi dirige l’azione in pista.
Nicola Saglia