Con l'inizio dei test pre-stagionali a Barcellona è stata presentata in maniera ufficiale la nuova RS16, la monoposto che riporta ufficialmente la Renault nel campionato di Formula Uno come costruttore, dopo l'addio della Lotus che a sua volta aveva preso il posto della scuderia francese. La nuova monoposto si presenta molto simile alla precedente E22, ma ad una più attenta osservazione si notano delle nette differenze rispetto alla precedente monoposto della Lotus. Partiamo dalle protezioni laterali dell'abitacolo, che sono diventate più alte per rispettare i nuovi parametri previsti dal regolamento 2016 e con il muso che si presenta corto e con delle forme lineari. 

Quello che si nota maggiormente è la differente soluzione per il wastegate: mentre altri team hanno adottato uno sdoppiamento del condotto, la Renault ha messo in campo un solo terminale sopra quello dello scarico principale. Inoltre, rispetto alla passata stagione, le "orecchie" per il raffreddamento ai lati del roll hoop sono poste più in basso rispetto alla ultima Lotus.

A Nick Chester è affidato il compito di spiegare come la monoposto si sia evoluta al meglio per disputare questa stagione: "La RS16 nasce sulla base delle precedenti monoposto progettate a Enstone, ed ovviamente abbiamo dovuto cambiare alcuni dettagli per ospitare la power unit della Renault. I principali cambiamenti rispetto al passato sono sicuramente al posteriore, in particolare nel sistema di raffreddamento. Il resto della macchina è un’evoluzione, perché abbiamo una base accettabile proveniente dalla passata stagione e abbiamo sviluppato ulteriormente senza cambiare i principi fondamentali". Inoltre, Chester ha rivelato ai giornalisti che a Enstone stanno già lavorando ai vari aggiornamenti da portare in pista nel corso del campionato.

Cyril Abiteboul, direttore della divisione corse della casa francese, ha spiegato quali sono le realistiche intenzioni della squadra per la stagione 2016: "Non ci facciamo illusioni sui risultati di questa stagione. Dimostreremo, però, che abbiamo preso il progetto molto seriamente e creato la base e l’ambizione per gettare solide fondamenta per le prossime stagioni”.

Modifiche anche nella parte della power unit, tanto criticata dalla Red Bull al punto da mettere al rischio la permanenza della squadra anglo-austriaca in Formula 1, come spiega Remi Taffin: "Abbiamo apportato diverse modifiche alla camera di combustione, al turbo e all’elettronica per fare in modo da avere più potenza e insieme affidabilità. Fino ad ora i vari test al banco sono stati ottimi e aspettiamo di vedere riscontri anche in pista".
Ora occorrerà aspettare le prime gare ufficiali del campionato per sapere se la monoposto sarà abbastanza competitiva rispetto a quella della passata stagione, e quale basi riuscirà a gettare per dare vita al ritorno in vetta della squadra francese.

Chiara Zaffarano