Si chiama "Long Lap Penalty" ed è il nuovo sistema di penalizzazione in pista (basato su una perdita di tempo ottenuta "allungando" il giro lungo determinate vie di fuga) che sta per essere introdotto nel Motomondiale e testato in Qatar. Tale sistema dovrebbe eliminare l’incognita del distacco tra pilota e pilota, rendendo standard l'ammontare della penalità inflitta a prescindere dalla posizione del trasgressore, ma c'è un problema: la lunghezza degli allungamenti varia da circuito a circuito e non tutti i tracciati hanno vie di fuga sufficienti per poter permettere la realizzazione di una soluzione rapida e sicura.

I piloti approvano

Questa nuova bozza di regolamento, introdotta per cambiare il concetto di penalizzazione durante le gare della MotoGP, sembra piacere a tutti.

Il nuovo sistema si chiama “Long Lap Penalty” e consiste in un prolungamento del circuito in determinate vie di fuga, il cui scopo è far perdere una determinata e definita quantità di tempo ai piloti rei di qualche scorrettezza.

Per quanto riguarda idee alternative, non è piaciuto il concetto di penalità sotto forma di secondi sommati a fine gara, mentre la soluzione del Ride Through è stata valutata come troppo estrema dato che comporterebbe l’esclusione del contendente penalizzato da qualsiasi velleità di podio.

Ne parla il boss

"Vogliamo che la regola sia applicabile in tutti i circuiti del calendario, ma nel caso ci fosse una pista dove i limiti del tracciato ne renderanno impossibile la realizzazione, questo non la invaliderà sulle altre" ha dichiarato Carmelo Ezpeleta a Motorsport.com.

L’intento della direzione del campionato è ben chiaro: se questa novità dovesse funzionare, probabilmente verrà introdotta anche nella Superbike (visto che i due campionati hanno in comune diversi circuiti in calendario); il responso in tal senso verrà dato dopo i test Moto2 e Moto3 dedicati: l’idea è che in Qatar, durante la gara di apertura stagionale, la regola entri già in vigore.

Successivamente bisognerà trovare il modo di adattare tutti i circuiti in calendario per il 2019 secondo i dettami della nuova regola: piste come Valencia, Jerez o il Sachsenring, con vie di fuga principalmente in ghiaia e poco spazio per le modifiche, potrebbero essere difficili da modificare entro quest’anno.

Alex Dibisceglia