Come previsto continuano i cambiamenti del calendario a stagione in corso ed a farne le spese è il Gran Premio della Malesia, cancellato ufficialmente anche quest'anno. FIM, Dorna e IRTA hanno comunemente deciso e annunciato che il round di Sepang, previsto per il 29-31 ottobre, non si disputerà. La gara malese verrà sostituita da un secondo GP a Misano, fissato per il 22-24 ottobre.

In base al citato aggiornamento, il calendario della MotoGP prevede una pausa davvero lunga tra il 3 ottobre (GP Americhe) ed il 24 (Misano 2). Dunque è lecito aspettarsi che questo buco di tre settimane venga colmato con l'aggiunta di qualche appuntamento. Si potrebbe pensare ad una seconda gara ad Austin, ma il Texas non è messo troppo bene con le vaccinazioni e le terapie intensive sono quasi al limite. L'altra opzione si ritrova in Termas de Rio Hondo, circuito argentino pesantemente danneggiato dall'incendio di inizio anno. Nel caso in cui la situazione Covid lo permettesse ed i lavori di ristrutturazione dovessero procedere in maniera spedita, allora si potrebbe pensare di uscire dall'Europa e correre tra Stati Uniti e Argentina.

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Si parla comunque di un Mondiale sempre più eurocentrico con Dorna intenzionata ad evitare lunghe e rischiose trasferte. Il tutto per aiutare soprattutto le classi minori e le squadre meno forti economicamente. A questo punto si potrebbe pensare ad una stagione simil-2020, il ché significa rimanere in Europa e minimizzare le spese più ingenti. Ora come ora, infatti, il calendario si sta dirigendo sempre più verso questa direzione. Da Silverstone si passerà ad Aragon, per poi andare verso Misano. Escludendo la tappa del CoTA, si correrebbe di nuovo nel tracciato Marco Simoncelli, che farebbe da prologo alla doppia gara finale corsa tra il Portogallo e Valencia.

Perdendo le trasferte di Motegi, Sepang, Buriram, CoTa e Termas il concetto di Mondiale verrebbe meno per molti appassionati. Tuttavia l'aspetto primario riguarda le spese, logisitiche e non. Se Dorna-FIM-IRTA dovessero riuscire a svolgere anche 17/18 GP significherebbe raggiungere un numero che a marzo sembrava pura utopia.

Matteo Pittaccio

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