F1 | GP Europa, le pagelle ai protagonisti
Nico Rosberg 10: Dopo gare decisamente non ai suoi livelli, con conseguente avvicinamento del rivale al titolo Lewis Hamilton, ecco che Nico piazza un weekend perfetto con Grand Chelem annesso e vantaggio in calssifica iridata di colpo aumentato grazie al fine settimana "no" dell'anglo-caraibico. Meglio di così...
Sebastian Vettel 9: Secondo posto con zero rimpianti rispetto a quello del Gran Premio del Canada. Alla partenza non gli riesce la magia e pazientemente si mette in attesa del degrado gomme di Ricciardo che puntualmente arriva e gli permette di andare all'inseguimento del battistrada Rosberg. Manca poco per stare davanti secondo Arrivabene, ma intanto il distacco in classifica comincia ad essere importante.
Sergio Perez 10: Un altro podio dopo quello di Montecarlo. In qualifica è strepitoso e si guadagna la prima fila, che un regolamento assurdo gli toglie facendolo retrocedere al 7° posto. Ma il messicano non si arrende e porta a casa un piazzamento che lo candida sempre più ad uomo mercato per un sedile che conta. Staremo a vedere...
Kimi Raikkonen 8,5: Questa volta a Kimi non si poteva chiedere di più. In qualifica, ma in generale in tutto il weekend, è sempre francobollato al compagno di squadra, sia in qualifica sia in gara, dove perora per l'ennesima volta la causa Ferrari cedendo il passo al compagno di squadra. Una penalità tanto assurda quanto fiscale lo priva di un podio che alla luce dei fatti sarebbe stato meritatissimo. Da riconferma assoluta.
Lewis Hamilton 5: Dopo due vittorie, il blackout di Baku. Perde tutte le sue chances di vittoria con l'errore in qualifica che lo fa scattare dal 10° posto e in gara non va meglio, visto che degli inconvenienti tecnici minano le già flebili velleità di rimonta. Fortuna per lui che ci sono ancora tantissime gare da qui alla conclusione del campionato.
Valtteri Bottas 7,5: Altro weekend positivo per il finlandese della Williams che, in attesa di tempi e volanti migliori, massimizza il materiale che ha a disposizione con una gara gagliarda e ben gestita tatticamente dal suo muretto.
Daniel Ricciardo 6: La terza posizione (seconda poi per via della retrocessione di Perez) faceva presagire tutt'altra gara per l'australiano che, invece, soffre terribilmente il degrado degli pneumatici scivolando via via sempre più in basso in classifica, nonostante dal muretto tentino un'altra magia con le strategie.
Max Verstappen 6: Anche l'olandese viene penalizzato dal degrado eccessivo delle sue Pirelli. L'unica consolazione è il piazzamento a punti che serve, se non altro, a consolidare il 6° posto nel Mondiale.
Nico Hulkenberg 5: Forse con la mente a Le Mans, pista che evoca dolcissimi e vincenti ricordi per lui, non riesce ad esprimere tutto il potenziale della sua Force India, venendo battuto sonoramente da Perez sia in qualifica che in gara.
Felipe Massa 5,5: Dopo aver dovuto interrompere la sua striscia di piazzamenti a punti in Canada, il brasiliano artiglia l'ultima pozione utile, ma come nel caso del duo Force India è ampio il divario prestazionale tra lui e Bottas. Così come i punti in classifica...
Jenson Button 6: L'unico duello (vinto tra l'altro) è quello con il compagno di squadra Fernando Alonso, che comunque lo relega immediatamente fuori dalla zona punti. Peccato!
Felipe Nasr 6,5: Il dodicesimo posto vale quanto una vittoria per la Sauber di questi ultimi tempi. La gara è tutta d'attacco per il brasiliano, il quale sperava in una safety car che avrebbe potuto sparigliare la carte e permettere al team elvetico un piazzamento a punti davvero vitale.
Romain Grosjean 5: Sembra aver perso lo smalto delle prime gare. Durante il primo stint rimane inspiegabilmente fuori troppo a lungo e nel secondo le cose non vanno poi tanto meglio: il 13° posto è il massimo risultato conseguibile.
Kevin Magnussen 6: Non fosse stato per il regolamento che impone il cambio della mescola, sarebbe riuscito nell'impresa di concludere la gara sullo stesso treno di pneumatici (ben 44 giri)?. Non lo sapremo mai...quello che sappiamo è che, nonostante la strategia azzardata, il biondo danese non va oltre il 14°posto.
Jolyon Palmer 6: Più conservativo rispetto al compagno di squadra ma con il medesimo risultato, visto che gli finisce immediatamente dietro.
Esteban Gutierrez 5: Un'altra gara anonima di un campionato sempre più anonimo per lui.
Marcus Ericsson 5: Non ha il passo del compagno di squadra e si vede nettamente. Salvato dalla maglia nera dell'ultima posizione, solo Haryanto ne ha meno di lui...
Rio Haryanto 6: Sufficienza perchè, per una volta, sta davanti in qualifica al più talentuoso compagno di squadra, salvo poi rientrare immediatamente nei ranghi durante la gara.
Fernando Alonso 6: Fino a quando è in gara dà l'impressione di poter centrare la zona punti. Un guasto lo mette fuori dai giochi dando un'altra picconata alla sua già pericolante pazienza.
Pascal Werhlein 6,5: In alcuni fasi della gara si ritrova in piena zona punti e sembra di rivedere l'impresa del povero Jules a Montecarlo 2014. Ma purtroppo Jules non c'è più e Pascal si deve ritirare per un guasto ai freni.
Carlos Sainz s.v.: Ben presto la sua Toro Rosso lo lascia fuori dalla contesa. Ingiudicabile.
Daniil Kvyat 7: Bistrattato nelle ultime gare, merita pienamente il voto per l'ottimo 6° posto ottenuto in griglia. Poi, come per il compagno di squadra, un ritiro lo mette fuori dai giochi.
Vincenzo Buonpane