WorldSBK | Jerez: tutti insieme appassionatamente al Venerdì
In Andalusia i tempi sul giro sono tutti ravvicinati, con i valori in campo pienamente rispettati ed un gradito ritorno in cima alla classifica.
Al termine della giornata di prove libere sul circuito di Jerez lo schieramento del WorldSBK ci si presenta più compatto del solito, in quella che è l’ultima tappa della stagione, decisiva per il campionato. I valori in campo sono rimasti più o meno gli stessi: Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega sono davanti, pronti a contendersi il titolo a partire dalla Gara 1 di domani. Ma a comandare la classifica per ora è un outsider.
Perché sono tutti così vicini
Il primo leitmotiv del venerdì del WorldSBK a Jerez è stato la compattezza della griglia di partenza: sono ben 14 i piloti racchiusi in un secondo, di cui undici in cinque decimi. Merito della natura del tracciato spagnolo, corto e con poche curve, che riavvicina un po’ tutti. Un altro fattore è quello della conoscenza della pista, sia da parte dei team che del fornitore di gomme. Jerez è molto frequentata per i test invernali, grazie al clima mite ed a un layout che mette alla prova la meccanica a 360 gradi. Nella giornata di oggi il record della pista non è stato ritoccato, ma attendiamo le prossime sessioni che potrebbero far cadere il primato di 1’39”007 firmato da Alvaro Bautista.
Rinaldi ritorna al top con la lotta mondiale sullo sfondo
Al termine delle FP2 il pilota più veloce in pista risulta essere Michael Ruben Rinaldi. Il riminese, alla sua ultima uscita con Motocorsa (e nel WorldSBK in generale, ndr) ha sorpreso tutti firmando il miglior crono in 1’39”591. Non solo: con la gomma SCQ al posteriore ha fatto diversi passaggi sul 39 alto, evidenziando un passo interessante in ottica Superpole Race. In ogni caso le Ducati si sono mostrate veloci. Nicolò Bulega ha firmato un 1'39”741 sotto la bandiera scacchi: una prestazione notevole, perché ottenuta con gomme che avevano alle spalle già qualche giro. Il romagnolo ha lavorato soprattutto per il passo gara così come ha fatto Alvaro Bautista, che però non è andato oltre l’undicesimo tempo. Forse allo spagnolo manca ancora qualcosa per essere della partita con i big.
Toprak Razgatlioglu ha ottenuto il quarto tempo nelle FP2, pagando meno di due decimi da Rinaldi. Il numero #54 è apparso più tranquillo del solito, al punto da finire il lavoro con quasi due minuti di anticipo rispetto allo scadere della sessione. Le M 1000 RR in generale sono apparse competitive in Andalucia, come ha dimostrato Michael Van Den Mark, sesto. Non è stato particolarmente brillante Garrett Gerloff anche se nel time attack ha artigliato la top ten. Scott Redding è stato veloce nelle FP1, ma non si è ripetuto nelle FP2.
Si rivede anche Rea
Tornando alle Ducati, Rinaldi non è stato l’unico pilota satellite a brillare. Danilo Petrucci ha comandato la sessione del pomeriggio per metà del tempo, poi è stato scavalcato da Rinaldi rimanendo comunque in top 3. Non è andato male neanche Andrea Iannone, settimo, ma la vera sorpresa è stata Jonathan Rea. Il sei volte campione del mondo ha dato un bel segnale di risveglio con il quinto tempo, mantenendo il distacco dalla vetta a meno di tre decimi. La Kawasaki ha mostrato dei lampi con Axel Bassani mentre Alex Lowes ha pagato il tempo perso nelle FP1 per un guasto tecnico.
Riccardo Trullo
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