Un episodio che ha consentito alla Red Bull con Daniel Ricciardo di tornare in prima fila dopo una lunga assenza, lasciando il box di Maranello con un pieno di recriminazioni. Ma se Rosberg continua a sorridere, nel box Mercedes l'altra faccia della medaglia è rappresentata da Lewis Hamilton: il campione del mondo in carica (il quale doveva già scontare una penalità di cinque posizioni in griglia per la sostituzione del cambio) non è riuscito nemmeno a siglare un tempo cronometrato nel Q1 in seguito ad un problema all'ERS che lo costringerà a scattare dall'ultima piazza. un momento decisamente difficile per il britannico, il quale sarà chiamato ad una complicata rimonta dal fondo per cercare di limitare i danni. Di certo, suscita perplessità la scelta della Mercedes di voler percorrere solo 2 giri nel corso della terza sessione di libere per risparmiare set di gomme: una decisione che ha messo in luce il guaio alla Power Unit di Hamilton quando ormai era troppo tardi per intervenire.

Dicevamo della Ferrari, apparsa come non mai in grado di potersi giocare le proprie chance dopo aver dominato la seconda sessione di libere ed in virtù dell'assenza di Hamilton dalla lotta per la pole. Le cose però non sono andate come previsto per la scuderia di Maranello, la quale dovrà accontentarsi di una seconda fila che assomiglia tanto ad un'occasione perduta. Probabilmente sarebbe stato comunque difficile lottare per la pole, considerando soprattutto la prestazione "monstre" di Rosberg nel terzo settore, ma il fatto di trovarsi al via davanti anche una Red Bull non può fare altro che complicare i piani di Raikkonen e Vettel. Quest'ultimo ha scelto di utilizzare un solo set di Supersoft nel finale, riducendo così a zero i margini per un eventuale errore: il quale si è puntualmente verificato nel Q3, dimostrando come in questo caso (soprattutto considerando anche la pioggia arrivata subito dopo la bandiera a scacchi) l'azzardo non abbia pagato.

Dopo un inizio di weekend decisamente in salita, alle prese con una monoposto apparsa ingovernabile nel tratto guidato, Valtteri Bottas è riuscito nell'impresa di portare la Williams in terza fila, mentre Massa non è riuscito a superare la tagliola del Q2: all'interno della top ten si sono infatti piazzati Kvyat (con la seconda Red Bull), quindi Perez, le due Toro Rosso di Sainz e Verstappen e l'altra Force India di Hulkenberg. Il tedesco è però suo malgrado finito sotto investigazione dopo aver perso la ruota anteriore sinistra (evidentemente mal fissata) nel finale del Q2: un problema che con ogni probabilità comporterà una grossa multa per il team indiano. 

Al proprio ritorno in pista dopo l'assenza di Sakhir, Fernando Alonso si è dovuto accontentare del 12° tempo, alle spalle dell'ex-compagno Massa ma davanti a Jenson Button; a seguire Grosjean e le due Sauber di Ericsson e Nasr, la cui presenza nel Q2 regala un timido sorriso ad una scuderia in evidente difficoltà. Grossa delusione, invece, per la Renault, con entrambi i piloti eliminati nel Q1 insieme a Gutierrez, mentre Wehrlein non ha potuto registrare nemmeno un crono dopo essere finito pericolosamente a muro sul rettifilo dei box, in seguito ad una chiazza di asfalto bagnato, lasciata in eredità dalla pioggia del mattino. L'incidente ha causato una lunga interruzione di circa 20', con i commissari impegnati nel tentativo di asciugare la pista nel tratto incriminato. A tal proposito, sono nuovamente emerse le evidenti lacune dell'organizzazione cinese: dopo le lungaggini di ieri per ripulire la pista dai detriti, oggi si è vista persino una vettura di servizio sostare tranquillamente nella via di fuga della pit lane, prima di un inopinato tentativo di piazzare una pila di gomme all'interno del tornantino per evitare il "taglio" dei piloti nel Q3: episodi che devono far riflettere sulla necessità di intervenire in circuiti laddove vengono disputati pochi eventi nel corso dell'anno, con commissari di conseguenza poco reattivi e preparati.

In ogni caso, la gara di domani promette emozioni: il via alle ore 8:00 italiane, con commento audio su radio LiveGP a cura di Fabrizio Crescenzi e Marco Pezzoni.

 

Marco Privitera