Quella dell’Austria è stata sicuramente una delle gare più belle del 2022 con le battaglie per la vittoria e per la zona punti che hanno regalato grande spettacolo in pista. Il risultato finale, con Leclerc vincitore davanti a Verstappen e con l’ottimo piazzamento di Mick Schumacher e della Haas, ha anche offerto molti spunti a livello statistico: vediamo i più importanti e i più curiosi.

Ferrari festeggia la quarta vittoria del 2022. Fonte: Ferrari.com

LECLERC, TABÙ SFATATO

Dall’inizio della sua esperienza in Ferrari nel 2019, Charles Leclerc aveva conquistato quattro vittorie (Belgio e Italia 2019, Bahrain e Australia 2022), tutte ottenute partendo dalla pole position. Con il successo dell’Austria, Leclerc ha infranto quindi un tabù dato che scattava dalla seconda posizione. Non solo: domenica Leclerc ha rotto il digiuno di vittorie Ferrari a Spielberg che durava da diciannove anni. L’ultimo successo era datato 2003 con Michael Schumacher. Dopo di lui hanno vinto solo Mercedes (2014, 2015, 2016, 2017, 2020) e Red Bull (2018, 2019, 2021). Facendo seguito alla vittoria di Sainz in Gran Bretagna, Ferrari torna a vincere per la prima volta dal 2019 almeno due gare consecutive (in quell’occasione furono tre tra Belgio e Singapore, ndr) e per la prima volta dal 2018 ha vinto 4 gare nelle prime 11 disputate. Inoltre, entrambi i piloti della Rossa hanno vinto almeno un GP nelle prime undici gare disputate in un Mondiale: non accadeva dal 2008.

Ottavo podio del 2022 per Max Verstappen. Fonte: Red Bull Content Pool

DOPPIA “PRIMA VOLTA” PER VERSTAPPEN

Prima di Spielberg aveva ottenuto sei vittorie e un terzo posto: il secondo posto di domenica è stato quindi il primo nel 2022 per Max Verstappen ma è stato anche il primo in assoluto in Austria. Prima dello scorso weekend, l’olandese aveva ottenuto 3 vittorie (2018, 2019 e 2021), un podio (2016) e due ritiri (2017 e 2020). Verstappen, inoltre, ha raggiunto Mark Webber come pilota che ha disputato più gare con Red Bull, eguagliandolo a quota 129. Con Red Bull, Verstappen ha ottenuto tutti i suoi 68 podi e nella classifica all-time è all’ottavo posto: eguagliato Rubens Barrichello. L’Austria, gara di casa della Red Bull, mette invece fine alla striscia di sei vittorie consecutive (ottenute tra Imola e Montréal): è la seconda striscia di vittorie più lunga nella storia del team di Milton Keynes (dopo le 9 consecutive tra Belgio e Abu Dhabi 2013).

SCENARIO INEDITO PER HAMILTON

Non era mai successo che Lewis Hamilton vivesse un digiuno così lungo di vittorie nella sua carriera: se nel 2009 erano state 10, quest’anno, con una W13 non alla pari di Red Bull e Ferrari, Hamilton è già a 12 gare consecutive senza un successo, contando anche Abu Dhabi 2021. Mancano le vittorie ma il terzo posto dell’Austria è il terzo consecutivo di Hamilton e il settimo della Mercedes nel 2022. L’inglese è l’unico ad essere sempre arrivato al traguardo (10 risultati a punti e un 13° posto a Imola). Nonostante un’annata anomala rispetto alle precedenti, c’è da evidenziare come Hamilton sia riuscito a conquistare altri due record che si aggiungono alla sua lunghissima striscia di primati poiché in Gran Bretagna è riuscito a chiudere almeno un giro di gara al comando, diventando il primo a farlo per 16 stagioni, e a conquistare 13 podi su un singolo circuito (Silverstone, ndr.). Spostandoci su casa Mercedes: con il quarto posto di George Russell in Austria, il team di Brackley ha chiuso al 3° e 4° posto per la quinta volta quest’anno e per la nona volta in 11 gare è andata a punti con entrambi i piloti. Nessuno ha fatto meglio di loro in questa prima metà di stagione.

Mick Schumacher in lotta a centro gruppo nel corso del GP d'Austria. Fonte: haasf1team.com

SPIELBERG MINIERA D’ORO PER LA HAAS

Con il sesto e l’ottavo posto ottenuto a Spielberg, la Haas ha chiuso in zona punti con entrambe le vetture in due gare consecutive: non è la prima volta che accade nella storia del team ma è la prima volta che succede dalle ultime due gare del 2018 quando Magnussen e Grosjean, in quel caso, chiusero a punti in Brasile e ad Abu Dhabi in quella che fu la miglior stagione di sempre del team americano. È, inoltre, il miglior risultato in Austria dal 2018 della squadra (quando chiuse in quarta e quinta posizione) ed è la settima volta nella sua storia che il team ottiene un sesto posto in gara. Quello dell’Austria è stato un GP con diversi ricorsi storici anche per Mick Schumacher. In primis perché il tedesco ha ottenuto il suo miglior piazzamento con una sesta posizione in Austria: per la prima volta da Monza 2012 uno Schumacher chiude in top-6. In secondo luogo, perché Mick ha imitato il padre, che nell’edizione del GP d’Austria del 1997 partì dalla nona posizione per finire sesto.

LO SAPEVATE?

Chiudiamo con un’ultima curiosità statistica: a Spielberg Esteban Ocon è diventato il 75° pilota nella storia della Formula 1 a raggiungere le 100 gare in carriera. Il prossimo a raggiungere la tripla cifra sarà Pierre Gasly (nel Gran Premio d’Olanda). Sempre Ocon ha disputato in Austria la sua 50^ gara con Renault-Alpine.

Mattia Fundarò