Fine della corsa per Suzuki in MotoGP? Secondo quanto affermato da The Race e Simon Patterson sì, la compagine di Hamamatsu lascerà la classe regina del Motomondiale alla fine della stagione in corso. Se dovesse andare a finire così Suzuki chiuderebbe l'unico proprio progetto ufficiale nel mondo delle competizioni.

NOTIZIA TRAPELATA NEL PADDOCK DURANTE I TEST DI JEREZ

Sempre citando The Race veniamo a scoprire che la scioccante notizia si sia diffusa proprio oggi a Jerez, scenario sia del Gran Premio corso ieri sia dei test odierni. Ci teniamo a ricordare che Suzuki stessa non abbia ancora rilasciato un comunicato ufficiale, secondo Simon Patterson in arrivo domani mattina.

Se venisse confermata tale decisione Suzuki lascerebbe la MotoGP all'improvviso, come accaduto alla fine del 2011. Al termine di quel campionato la casa giapponese decise di ritirare la partecipazione nonostante fossero già stati firmati i contratti dei futuri piloti, all'epoca Randy De Puniet e Alvaro Bautista. Alla base di quella scelta, però, ci furono i disastri ambientali ed economici in Giappone, paese fortemente colpito dalle difficoltà affrontate nel 2011.

Il paradosso si ritrova nella decisione, presa da Suzuki stessa nell'aprile scorso, di rinnovare il contratto con Dorna fino al 2026. È proprio per questo motivo che l'eventuale abbandono farebbe molto discutere. La presa di posizione da parte di chi lavora nel QG di Hamamatsu provocherebbe un forte "terremoto" nel paddock della MotoGP. Infatti, si andrebbe a generare un incredibile movimento di tecnici e, soprattutto, piloti. Joan Mir e Alex Rins dovrebbero trovare una nuova squadra (sempre che non abbiano già degli accordi in essere), così come i meccanici, gli ingegneri e tutti i membri del team. Inoltre, la MotoGP stessa perderebbe di nuovo uno delle aziende di riferimento del motociclismo e questo non farebbe bene all'immagine dell'intera organizzazione.

IL MERCATO PILOTI SI POTREBBE APRIRE A NUOVI SCENARI

Probabilmente Mir e Rins sarebbero vicini al rinnovo contrattuale ma il ritiro di Suzuki lascerebbe entrambi i piloti a piedi. Tuttavia, i due non farebbero fatica a trovare una collocazione siccome molte squadre sarebbero interessate a coinvolgere entrambi nei progetti futuri. Il mercato piloti, quindi, potrebbe intraprendere una strada molto più contorta e il "gioco delle selle" diventerebbe molto più delicato ed interessante.

Al tempo stesso finirebbe Livio Suppo? Il manager italiano è appena tornato in MotoGP per studiare e sviluppare un progetto a lungo termine. Ora, invece, anche il suo futuro si trasforma in un grande punto interrogativo, sebbene Suppo non faticherebbe a ricoprire ruoli importanti in altre squadre considerando l'esperienza nel paddock e i risultati ottenuti a capo delle formazioni.

Non resta quindi che aspettare domani mattina, momento in cui dovrebbe arrivare la notizia del ritiro di Suzuki dalla MotoGP. Se le voci del paddock dovessero confermarsi speriamo solo che questa sia solo una breve pausa, magari simile allo stop che si verificò tra il 2012 ed il 2015.

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