La nostra seconda incursione nel mondo dei video musicali a tema motoristico ci porta ad una produzione recente: "Dangerous" di David Guetta. Ancora una volta ci troviamo davanti ad un tributo verso la massima Formula e le sue sfide, anche se la creazione del regista Jonas Åkerlund rimane memorabile per altri motivi.

Parole e musica

"Dangerous" è il secondo singolo estratto dall'album "Listen", il sesto firmato dal DJ produttore francese.

Il tema del pezzo, in cui si nota l'inserto vocale di Sam Martin, è riassumibile da questo estratto: "Baby, this is getting serious / Oh, oh, oh, oh, oh / Da-dan-da-dangerous" ("Piccola, le cose si fanno serie / Oh, oh, oh, oh, oh / Pe-pe-pe-pericoloso"). Dopo avere ascoltato centinaia di volte "Domino" dei KISS, non riusciamo a farci sorprendere dal testo.

Dal punto di vista musicale, invece, la chitarrina funkeggiante, il giro di basso ruffiano e il loop di sintetizzatore (che starebbe bene in un brano di pop ipnagogico) risultano molto apprezzabili.

Trama del videoclip

L'ambito motoristico entra in gioco con il videoclip associato al singolo. Qui faremo riferimento alla versione extended cut del video, ma esistono una versione radio-edit ed una con il testo (nella quale fluttuano degli asteroidi).

Nel filmato David Guetta e JP (l'attore britannico James Purefoy) sono due piloti rivali, pretendenti al campionato di Formula 1. Il clip si focalizza sull'ultima gara, con il ritmo scandito dai tempi di un programma televisivo. Sotto la bandiera a scacchi passa per primo Guetta e le immagini vanno a sfumare nella festa del podio.

Un risultato memorabile?

A meno che uno non sia in preda agli ormoni o sia un amante di questo genere di prodotti, ci troviamo davanti ad un filmato ridicolo, almeno per gli appassionati di automobilismo.

Se da una parte è chiara l'intenzione di voler tributare un omaggio alla massima Formula, dall'altra si nota come sia sfuggita la mano con l'estetica glamour indotta dalla "firma" di Guetta.

Dettagli interessanti

Nonostante il video sembri essere guidato da una mente con il testosterone fuori controllo, ci sono tantissimi dettagli che denotano una certa cura e stridono con il risultato finale particolarmente bovino.

Nelle sequenze iniziali vediamo il modellino della F2005 e David Guetta che gioca con le macchinine elettriche di una pista Polistil. Sul televisore scorrono immagini di repertorio (prese anche dall'IndyCar e dalla Formula E) ed il calendario appeso nella "cameretta" del DJ segna il 1976.

Forse la scelta di Jerez come teatro della sfida decisiva è stata una casualità dettata dalla logistica, eppure non si può non pensare a quella gara datata 1997 dove si decideva il titolo in una corsa a due.

La cura con cui sono stati selezionati questi dettagli fa intendere che dall'altra parte ci sia una mente molto competente in materia. Solo che poi partono le immagini delle sequenze principali e la magia svanisce. Forse la scelta di questi dettagli è stata solo frutto del caso.

Note finali

Il video è stato lanciato nel 2014, anno particolarmente critico per la Formula 1 (inizio dell'era turbo-ibrida ed incidente di Jules Bianchi…), nel quale Bernie Ecclestone aveva sottolineato come non fosse interessato a pubblicizzare il prodotto F1 verso una "clientela" più giovane.

Nel videoclip sono però evidenti le partnership con il produttore di champagne GH Mumm e con la Lotus (notevole il cameo di Romain Grosjean). In altre parole, si nota come ci fosse una divergenza di visione tra il padrone della vaporiera e... gli ingranaggi della vaporiera stessa.

Per la cronaca, visto che siamo in argomento, la vettura guidata da David Guetta è una Lotus E20 (del 2012), quella affidata a JP una Formula Renault 3.0 e tutte le altre vetture viste nel filmato sono delle Formula Renault 2.5.

Ritornando alla metafora della vaporiera, attualmente i "padroni del vapore" sono cambiati, così come le strategie di marketing legate al prodotto. Alla luce di tutto questo, e senza entrare troppo nel merito della discussione, già l'abolizione delle grid girls fa sembrare questo filmato un ricordo di un'epoca molto lontana.

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Luca Colombo