MotoGP | Test Portimão: KTM indecifrabile
Chiudiamo il cerchio delle analisi per quanto riguarda la MotoGP ai Test di Portimão. L'ultimo costruttore da trattare è il marchio di Mattighofen, il gruppo composto da KTM e GASGAS. Le quattro RC16 hanno faticato nei due giorni di prove, con tre moto austriache nelle ultime sei posizioni tra i piloti titolari.
KTM: UN TEST IN PROGRESSIONE, MA CI SONO DEI PROBLEMI
Tutti i piloti MotoGP (o quasi) ai test di Portimão hanno migliorato di molto i propri riscontri cronometrici durante i due giorni. Lo stesso vale per il quartetto austriaco, con tutti i piloti che sono scesi di almeno un secondo dal sabato alla domenica. Su questo ci ha marciato molto Jack Miller, reduce da ben sei stagioni in sella ad una Ducati. Proprio l'australiano, che nella sua carriera in MotoGP non ha mai guidato una moto come la KTM, si è detto soddisfatto dei test. Il #43 ha però dei problemi per quanto riguarda le impostazioni dell'elettronica. Miller non si è detto soddisfatto riguardo il freno motore, il traction control e le mappature del motore. Nonostante ciò, il feeling dell'australiano è migliorato nei due giorni in Portogallo. Il ritmo è costante, ma manca quel piccolo step per scendere stabilmente sotto il muro del 1'40".
Particolarmente critico è stato Brad Binder, che ha chiuso i due giorni di test al 9° posto (+0.512). La punta di KTM in MotoGP ai test di Portimão si è però detto preoccupato riguardo il grip al posteriore in frenata. Il #33 ha spiegato come una volta che prende i freni in mano, la gomma posteriore si alza e non ha un contatto con l'asfalto. Ciò rende difficile fermare la moto, che si mette di traverso. Fortunatamente gli uomini di KTM hanno diminuito il problema nella giornata di domenica, permettendo così all'iridato Moto3 2016 di piazzarsi all'interno della top 10. Sorprendentemente, Binder sembra trovarsi meglio con gomme fresche rispetto alle usate: una controtendenza rispetto a ciò che il sudafricano ci ha abituato. Il ritmo di Binder sembra essere migliore rispetto a quello del compagno, andando più spesso sul piede del 1'39".
LE PAROLE DEI PILOTI
Al termine delle due giornate MotoGP ai test di Portimão, Jack Miller ha dichiarato: "Stiamo arrivando: abbiamo tolto un altro secondo e ci siamo avvicinati alla vetta. Sto cercando di capire meglio la moto provando cose che mi facciano sentire a mio agio. Stiamo lavorando duramente ogni giorno: le mappe motore hanno bisogno di qualche ritocco ma posso ritenermi soddisfatto".
Il compagno di squadra Brad Binder ha dichiarato: "Abbiamo fatto un bel passo in avanti oggi. Abbiamo dovuto cambiare approccio rispetto a ieri perché non ero contento di quello che stavamo facendo. La squadra ha fatto un grande lavoro e sono riuscito a spingere di più. Il time attack è andato meglio del previsto: siamo più o meno pronti alla stagione".
GASGAS: UN PASSO INDIETRO RISPETTO A SEPANG
Non è stato un weekend semplice nemmeno per il neonato GASGAS Factory Racing Tech3. Il brand spagnolo ha piazzato la RC16 di Pol Espargaró in 18^ posizione (+1.006), mentre il rookie iridato della Moto2 Augusto Fernández è 22° (+1.699). A differenza dei colleghi di KTM, il duo di GASGAS risulta avere dei problemi simili. Il più giovane dei fratelli Espargaró ha considerato il test di Portimão come un passo indietro rispetto ai test in Malesia svolti ad inizio Febbraio.
Entrambi i piloti hanno faticato con la gomma Soft: stando alle loro dichiarazioni, la mescola più morbida sembra offrire troppo grip e la moto risulta meno controllabile. Al contrario, entrambi gli spagnoli si sono detti più a loro agio nei long run con le gomme Medie. In particolare, Espargaró ha dei problemi al massimo angolo di piega, dove manca grip.
LE PAROLE DEI PILOTI
Dopo i test di Portimão, Pol Espargaró ha dichiarato: "La seconda giornata qui a Portimão è stata particolarmente buona. So che i risultati non sono incoraggianti, ma ci troviamo ad un solo secondo dal record della pista. Abbiamo girato molto in ottica gara, dove non abbiamo un brutto ritmo. Non abbiamo un grande grip al posteriore".
Augusto Fernández ha dichiarato: "Abbiamo lavorato bene questa mattina, facendo dei miglioramenti sulla moto. Sono stato contento della mia simulazione gara perché ho capito meglio come si comporta la moto. Devo migliorare nel time attack sfruttando meglio la gomma Soft".
COSA ASPETTARSI DA KTM E GASGAS?
Difficile dirlo, di sicuro il gruppo KTM sembra essere il costruttore più in difficoltà insieme a Honda. Di sicuro non bisogna mai dare per scontato Brad Binder, che potrà sfruttare la gara Sprint per rifarsi dopo le qualifiche, da sempre il suo tallone d'Achille. Pol Espargaró è felice di essere tornato a guidare una KTM dopo due anni infernali in Honda, ma non sembra essere quello del 2020. Se Binder può puntare ai margini della top 5 in certe piste, sembra difficile vedere Espargaró all'interno della top 10 in una MotoGP così competitiva.
Discorso a parte per i due nuovi piloti. Jack Miller è abituato alla Ducati, una moto ben diversa rispetto alla KTM. Il cambio di casacca si farà sentire almeno per la prima metà della stagione, dove potrà comunque giocarsi la top 10. Di sicuro ci si aspetta di più dall'australiano nella seconda parte di stagione. Per Augusto Fernández si prospetta una stagione in salita alla guida di una moto difficile. L'iridato Moto2 sembra destinato ad una stagione simile ai suoi predecessori Fernández e Gardner lo scorso anno. L'obiettivo principale sarà quello di tenersi la sella, dato che Pedro Acosta scalpita dalla Moto2.
Valentino Aggio
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