MotoGP | Test Mandalika, day1: Pol Espargaro comanda nel fango
Chiuso il primo giorno di test a Mandalika per la MotoGP, in una giornata interrotta da una bandiera rossa a causa del fango in pista a chiudere al comando è Pol Espargaro. Non è stato un primo giorno di test facile per i piloti MotoGP, la pioggia caduta nella notte ha sporcato terribilmente la pista costringendo i commissari ad esporre la bandiera rossa e pulire la pista. Per fortuna nel corso della giornata le condizioni sono migliorate tanto da permettere a Pol Espargaro di siglare il miglior tempo in 1'32"466. Quasi mezzo secondo meglio del fratello Aleix su Aprilia e di Brad Binder su KTM. Quinto Fabio Quartararo, diciassettesimo Marc Marquez e ventiduesimo Pecco Bagnaia.
UN BAGNO DI FANGO
Dopo giornate in cui i piloti hanno postato foto sui social in piscina o sorseggiando noci di cocco per sconfiggere il caldo il meteo nella notte che precedeva la prima giornata di test ha fatto cadere sulla pista di Mandalika un'acqua torrenziale. Questa pioggia ha trasportato in pista terra e fango rendendo l'asfalto molto scivoloso. Nelle prime ore in pista infatti ne hanno fatto le spese Bagnaia, Di Giannantonio e Bezzecchi, fortunatamente senza conseguenze. Impressionanti le condizioni delle moto al rientro ai box dopo i primi run della mattina. Tanto che la KTM RC16 di Brad Binder assomiglia molto di più alla SX-F 450 del nostro Tony Cairoli che ad una MotoGP.
POL PIU' VELOCE DI RAZGATLIOGLU
Fortunatamente dopo che le operazioni in pista sono state interrotte con la bandiera rossa e i commissari hanno pulito la pista i piloti sono potuti tornare a girare senza troppi rischi. Tanti giri per tutti ma nessun vero e proprio time attack, assolutamente inutile viste le condizioni della pista non ottimali. L'unico che ha provato a stampare un tempo di rilievo è stato Pol Espargaro, il pilota Honda Repsol ha fermato il crono in 1'32"466, quattro decimi meglio del tempo in Superpole di Toprak Razgatlioglu dello scorso novembre. Alle spalle dell'alfiere HRC troviamo il fratello, Aleix Espargaro lontano 471 millesimi. Il pilota Aprilia, dopo la presentazione ufficiale di ieri, si è confermato al top come a Sepang. Terza piazza per Brad Binder che ripulita la sua RC16 si è fermato a soli sei millesimi dal tempo dello spagnolo.
Quarta piazza per Alex Rins con la Suzuki davanti al campione del mondo Fabio Quartararo che incassa però sei decimi da Polycio. Sesta piazza per Jack Miller, unico ducatista a montare la gomma morbida nel finale mentre Pecco, ventiduesimo, ha continuato a lavorare con la gomma hard. Davide Tardozzi si è detto comunque contento ed è certo che se Pecco avesse montato la soft sarebbe stato davanti. Settima piazza per l'Aprilia di Maverick Vinales davanti a Joan Mir ed Andrea Dovizioso che per la prima volta entra nelle posizioni che contano. Chiude la top10 Jorge Martin con la Desmosedici GP22 del team Pramac Racing protagonista di una scivolata nelle fasi finali della giornata.
ITALIANI LONTANI MA E' SOLO L'INIZIO
Giornata poco fortunata per i colori azzurri che vedono Franco Morbidelli dodicesimo miglior italiano lontano un secondo da Pol. Quattordicesima piazza per Fabio Di Giannantonio miglior rookie del day uno di Mandalika davanti anche a Marc Marquez. Il pilota di Cervera è solo diciassettesimo ma non ha provato, a differenza del compagno di squadra, un time attack ed anzi nelle fasi centrali della giornata è stato anche al comando della classifica. Diciottesimo Enea Bastianini davanti alla coppia del Team VR46 Marini e Bezzecchi ed al collega ufficiale Ducati Francesco Bagnaia fermo in ventiduesima posizione.
Mathias Cantarini