É bastato un nono posto a Francesco Bagnaia per conquistare il titolo MotoGP 2022, Pecco regala a Ducati il secondo titolo piloti dopo quello storico di Stoner nel 2007. Un binomio moto-pilota italiani non vinceva nella classe regina del motomondiale da cinquant'anni quando nel 1972 Giacomo Agostini trionfò in 500 con la MV Agusta. Bagnaia con sette vittorie e dieci podi si porta così a casa il suo secondo titolo mondiale dopo quello conquistato nel 2018 in Moto2.

UN PERCORSO NON FACILE

Francesco Bagnaia è nato a Torino il 14 gennaio 1997, una terra lontana da quella Romagna che per l'Italia è vista come terra florida di talenti. Nonostante questo dopo buonissimi risultati tra le minimoto in Italia dove si sfida, tra gli altri, con il suo futuro compagno di squadra Enea Bastianini. Nel 2008 si laurea campione europeo MiniGP prima di passare in Spagna in un percorso simile a quello del rivale per il titolo Fabio Quartararo. Nel 2010 partecipa al Campionato del Mediterraneo 125 PreGP chiudendo al secondo posto prima di passare nel CEV. Corre nel Campionato Spagnolo per due stagioni terminando in entrambe le occasioni in terza piazza con una sola vittoria per stagione. Il 2011 nella classe 125GP alle spalle di Alex Rins e Alex Marquez, mentre nel 2012 nella neonata Moto3 alle spalle nuovamente di Alex Marquez e del tedesco Luca Amato.

L'ARRIVO NEL MOTOMONDIALE

Nel 2013 Bagnaia passa nel motomondiale con la FTR motorizzata Honda del Team San Carlo Italia. Una stagione complicatissima, senza piazzamenti a punti ed un sedicesimo posto come miglior piazzamento a Sepang. L'anno successivo entra nella famiglia VR46 con lo Sky VR46 Racing Team. I risultati iniziano ad arrivare e grazie ad un avvio notevole di campionato con cinque piazzamenti in top10 nelle prime sette gare si trovava in nona piazza di campionato. A causa di una frattura al radio sinistro è costretto a saltare Assen e Sachsenring ed anche dopo il rientro è parso più in difficoltà chiudendo la stagione in sedicesima posizione la sua seconda stagione in Moto2.

L'anno successivo passa nel team Aspar con la Mahindra con la quale centra il primo podio nel motomondiale. Il 2016 è poi l'anno della consacrazione di Pecco, nonostante la Mahindra avesse annunciato il disimpegno in Moto3 con una moto meno competitiva rispetto a KTM e Honda, Francesco Bagnaia centra la sua prima vittoria in Moto3 ad Assen bissando il successo a Sepang. Con le due vittorie e sei podi Pecco chiude in quarta piazza il campionato Moto3 prima del suo passaggio in Moto2. Come regalo d'addio il team Aspar porterà Pecco sulla Desmosedici del team spagnolo durante i test di Valencia post GP. Nonostante i pochi passaggi Pecco è sembrato subito a suo agio su una MotoGP facendo registrare buonissimi tempi. Un buon augurio per il futuro...

IL RITORNO IN SKY VR46 

Il passaggio in Moto2 è un ritorno nel team con il quale si è messo in mostra nel Motomondiale. Il ritorno nel VR46 Sky Racing Team sulla Kalex porta Pecco subito nelle prime posizioni. Dopo due posizionamenti a punti nelle prime due gare ed il sedicesimo posto di Austin tra Jerez e Le Mans, Bagnaia centra due secondi posti. Una gara opaca con il ventiduesimo posto al Mugello e due piazzamenti a punti a Barcellona ed Assen prima di tornare sul podio al Sachsenring ed a Misano Adriatico. Chiuderà la stagione in quinta piazza finale con nove piazzamenti in top5. L'anno della consacrazione è il 2018 dove conquista il titolo Moto2 grazie a otto vittorie e dodici podi. Il titolo conquistato a Sepang gli spalanca le porte della MotoGP dove approderà nelle fila del team Pramac Ducati.

Una prima stagione in MotoGP complicata con ben sei ritiri e pochi risultati di rilievo, soprattutto paragonata alla stagione che invece un'altro rookie come Fabio Quartararo. il 2020 porta però il primo podio a Misano Adriatico e nonostante un'altra stagione con alti e bassi anche per via del ritiro di Andrea Dovizioso approda al team ufficiale. Nel team Factory Ducati parte la stagione con quattro podi nelle prime tre gare, pesante lo zero del Mugello mentre si trovava in testa alla gara a far aumentare il divario tra lui e Quartararo in stagione. Nel finale infine lo sblocco: ad Aragon è arrivata la prima vittoria in MotoGP in un duello fino all'ultimo giro con Marc Marquez. Negli ultimi sei GP quattro vittorie, un terzo posto ma soprattutto lo zero di Misnao che ha regalato a Fabio Quartararo il suo primo titolo MotoGP.

IL 2022 A DUE FACCE

Dopo il finale di stagione 2021 da mattatore e dei test impressionanti il favorito per la stagione 2022 ad inizio anno era senza ombra di dubbio Francesco Bagnaia. L'avvio di stagione per il torinese è però da dimenticare. Una caduta in Qatar in cui ha coinvolto anche un incolpevole Jorge Martin. Arrivati a Mandalika dopo delle ottime prove Pecco trova una gomma anteriore fallata che lo costringe a limitare i danni chiudendo solo in quindicesima piazza. Due quinti posti tra Argentina e Austin prima di tornare in Europa a Portimao. Sulla pista portoghese Pecco inizia a ricostruire il proprio campionato, non tanto per il risultato, ma per le sensazioni finalmente positive in moto. Pecco scattato dal fondo della griglia è riuscito a risalire fino alla quinta piazza.

A Jerez è arrivata la prima vittoria stagionale, seguita però da un nuovo zero a Le Mans mentre si trovava in seconda posizione dopo il sorpasso subito da Enea Bastianini. Bagnaia mette subito alle spalle la caduta vincendo al Mugello prima dei due zeri di Barcellona e Sachsenring. Entrambe le gare terminate dopo pochi secondi, infatti in Catalogna l'incolpevole Pecco è stato centrato da Nakagami alla prima curva mentre in Germania è scivolato senza troppe spiegazioni in curva 1 nel secondo passaggio mentre seguiva proprio Fabio Quartararo. Con questi due zero Bagnaia scende quinto nel mondiale e con ben 91 punti di ritardo dal francese.

IL RITORNO DI PECCO

Dalla gara di Assen, ultima prima della pausa estiva, troviamo però un nuovo Francesco Bagnaia. Capace di centrare quattro successi consecutivi tra Assen, Silverstone, RedBull Ring e Misano. Un poker di successi incredibile per Bagnaia che in Ducati nessuno era stato in grado di fare. Con questi 100 punti in quattro gare Pecco riduce da 91 a soli 30 i punti di ritardo da Fabio Quartararo. A questo punto di va ad Aragon dove Pecco comanda la gara per la maggior parte del tempo e solo nell'ultimo passaggio Enea Bastianini riesce a mettersi davanti costringendolo al secondo posto.

Arrivati in Asia sia Pecco che Quartararo inciampano in una domenica storta con il francese solo ottavo e Bagnaia addirittura a terra nell'ultimo giro per provare a prendersi la nona posizione. Dopo questo errore Pecco gestisce le gare di Buriram e Phillip Island dove gli viene segnalato lo "zero" di Quartararo prendendosi due terzi posti. Al primo match point a Sepang dopo una qualifica complicata va a vincere costringendo Quartararo a salire sul podio per portare il mondiale a Valencia. Nella gara finale Pecco ha gestito il largo margine chiudendo in nona posizione che grazie alla quarta posizione di Quartararo si laurea per la prima volta campione del mondo MotoGP.

Mathias Cantarini

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