Come ogni fine anno, è tempo di bilanci anche per i protagonisti delle due ruote. Tiriamo le somme del team di MotoGP Aprilia. Per la casa di Noale, il 2019 è stato un altro anno di crescita e la coppia Aleix Espargaro e Andrea Iannone ha fatto il possibile per portare più in alto la moto italiana, nonostante il diverso modo di approcciarsi alle corse ed alla vita pubblica tra i due. Il primo tutto famiglia e box, mentre al secondo piace il red carpet e la vita patinata.

APRILIA VOTO 7

A Noale erano ben consapevoli già nel 2015, al rientro nella classe regina, che ci sarebbero voluti anni prima di iniziare a vedere risultati degni del blasone della Casa. Nel 2019, infatti, Aprilia si è confermata in crescendo. E' riuscita a sfondare il tetto dei 100 punti nella classifica mondiale. Guardando la recente storia, nel 2016 la coppia Alvaro Bautista e Stefan Bradl fecero 145 contro i 106 del 2019: il bilancio sembrerebbe negativo, ma non dobbiamo dimenticare, però, i cambi regolamentari e di piloti che a Noale sono riusciti ad interpretare con piccoli passi. Dunque, confrontando la stagione appena conclusa con le ultime due, il balzo in avanti non è poco: 67 punti nel 2017 e 64 nel 2018. Quest'anno la casa di Noale è tornata nella top ten conquistando il nono posto con 106 punti. Se non ci fossero stati problemi di affidabilità staremmo qui a parlare di ben altri risultati. Sono stati infatti 5 i ritiri per Espargaro e 4 per Iannone.

ALEIX ESPARGARO: VOTO 7

Il 2019 per Aleix Espargaro è stato all'insegna della ricerca della regolarità e di punti con la sua Aprilia. Ormai un veterano della MotoGP, Aleix ha disputato infatti la sua ottava stagione nella classe regina. In sella alla moto di Noale è riuscito a stare a ridosso della zona punti in quasi tutte le gare della stagione. Il miglior risultato è arrivato ad Aragon conquistando il settimo posto. Certo è lontano dai tempi della Suzuki, ma quando ha firmato il contratto con Aprilia era consapevole di sposare un nuovo progetto e che ci sarebbe voluto tempo per tornare nella top ten della MotoGP. Il pilota spagnolo è uno del quale è facile "innamorarsi". E' di cuore e non pensa alle copertine. La presenza della moglie e dei due figli nel paddock è ormai una costante che piace agli appassionati veri del motociclismo. Un 7 meritato per Aleix che ha battuto il suo primo rivale, il compagno di box Andrea Iannone.

ANDREA IANNONE: IN ATTESA DI GIUDIZIO

Il pilota di Vasto, ex Ducati ed ex Suzuki, ha vissuto una stagione con un...coup de théâtre arrivato in extremis. A contratto già rinnovato e subito prima della festa di Natale di Aprilia, è arrivata la notizia della sua positività ai test antidoping del 3 novembre a Sepang. Per il patinato Iannone è stato un fulmine a ciel sereno. Non solo per il test, le cui risultanze delle controanalisi sono attese per il 7 gennaio, ma anche per i modi in cui la vicenda è stata resa nota dalla MotoGP. Il rischio squalifica è dietro l'angolo e la Aprilia avrebbe già contattato altri rider. Voci insistenti sostengono che il pilota di Vasto salterebbe di sicuro i test del 7-9 febbraio a Sepang. Di certo non è il migliore dei modi per concludere una stagione che tutto sommato non era andata poi male per Iannone. Su 19 gare ne ha disputate 13 ed ha portato a casa 43 punti. 16esima posizione finale e miglior risultato a Phillip Island, tra i suoi gabbiani ed i suoi canguri, con un sesto posto. Alla sua prima stagione in Aprilia non è poco. Avrebbe meritato un sei politico, ma per adesso resta in attesa di giudizio, uno di quelli che potrebbe cambiargli la carriera. Alla soglia dei 31 anni, una squalifica più o meno lunga potrebbe pregiudicare la sua permanenza nella MotoGP. Iannone, nonostante le critiche anche autorevoli che gli vengono spesso fatte per il suo stile di vita patinato, è comunque un ottimo pilota, degno di far parte del circus del motomondiale e che ha bisogno di una moto che gli permetta di far vedere di che pasta è fatto.

Fabrizio Crescenzi

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