MotoGP | Incognite e litigi in vista della ripartenza
La strada per la ripartenza della MotoGP è sempre più impervia tra la quarantena imposta in Spagna, il no alle wild card ed alcuni team contrari ai test prima della gara inaugurale. La data del 19 luglio potrebbe essere solamente fittizia in attesa di capire cosa succederà con il Covid-19.
19 luglio: Dorna ha fissato questa data come l’inizio possibile della stagione 2020 della MotoGP, dopo aver proposto un piano alla città di Jerez per una seconda gara il 26. Possibile anche il round del Mondiale Superbike sempre nella città andalusa il 2 agosto.
Ma la strada per arrivare a Jerez è sempre più piena di insidie, tra la quarantena imposta dalla Spagna, il no alle wild card ed alcuni team contrari ai test in vista della prima gara. Tante spine che Dorna deve risolvere prima di arrivare alla fatidica data del 19 luglio.
Andiamo però con ordine.
Quarantena
Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, negli scorsi giorni ha presentato un piano per la ripartenza del Mondiale a governatori e autorità dei vari circuiti spagnoli ma non deve aver fatto i conti con il governo spagnolo, che ha imposto una quarantena di 14 giorni per chi arriva dall’estero. Come a dire “fare i conti senza l’oste”…
No alle wild card
La riunione della MSMA, l’associazione dei costruttori capeggiata da Herveè Poncharal, ha partorito la decisione di vietare le wild card per la stagione 2020. Jorge Lorenzo (Yamaha), Stefan Bradl (Honda), Lorenzo Savadori (Aprilia), Michele Pirro (Ducati), Dani Pedrosa (KTM) e Sylvain Guintoli (Suzuki) saranno praticamente messi da parte in questo 2020. Soprattutto, il maiorchino Jorge Lorenzo, che pregustava il rientro in pista nella sua Barcellona (come previsto dal contratto Yamaha), dovrà invece “accontentarsi” di seguire i suoi compagni di marca da bordo pista, rimanendo a disposizione in caso di forfait di uno dei quattro piloti. Il tutto nell’ottica di riduzione del personale e di costi voluta da Carmelo Ezpeleta per facilitare una ripartenza veloce del Mondiale.
I bastian contrari
Terzo motivo che rende impervia la strada verso la ripartenza del Mondiale sono i bastian contrari, con alcuni team non in linea ad alcune decisioni prese da Dorna in ottica prima gara. Aprilia per esempio è contraria al congelamento dei motori fino al 2021, avendo portato nei test di febbraio il motore 2020 che ha bisogno ancora di sviluppo e non essendo riuscita, nel corso dei test qatarioti, a completare un long run. Non solo, secondo KTM alcuni team sarebbero contrari ai test pre gara del 15 luglio, necessari per far riprendere a team e piloti gli automatismi dopo uno stop forzato di 5 mesi.
Come abbiamo visto, non è assolutamente facile arrivare alle due gare di Jerez del 19 e 26 luglio, soprattutto considerando la quarantena imposta dalla Spagna per chi viene dall’estero. Raggiungere un accordo con il governo spagnolo non sarà assolutamente facile di questi tempi, dato che la Spagna è una delle nazioni europee più colpite dal Covid-19. La strada verso la ripartenza è sempre più impervia…
Marco Pezzoni