Le norme di sicurezza entrate in vigore oggi in Qatar per contrastare l’epidemia di Coronavirus ha obbligato Dorna a cancellare il round d’apertura della MotoGP. Moto3 e Moto2, trovandosi già in Qatar per l’ultima sessione di test disputata in questi giorni, correranno regolarmente. A rischio anche il GP di Thailandia, che potrebbe slittare a fine anno.

IL CORONAVIRUS RIMANDA LO SPETTACOLO

Durante tutta la giornata si è vociferato di questa possibilità, dal momento che Dorna ha chiesto a piloti, componenti dei team e addetti della stampa provenienti da Italia e Giappone di partire anzitempo per il Qatar, in modo da non correre il rischio di rimanere bloccati in aeroporto. Il paddock del motomondiale è una piccola città di circa 5000 persone che si muove in giro per il mondo ed è composto per la maggior parte da italiani. Per Moto3 e Moto2 i problemi non ci saranno, in quanto i vari team sono già in Qatar da oltre una settimana per i test che si sono svolti in questi giorni.

Il problema nasce per i piloti e gli uomini dei team della MotoGP, che hanno iniziato a mettersi in viaggio in queste ore. Tutti gli uomini di Ducati e Aprilia, così come i piloti italiani della MotoGP (Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci, Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli e Valentino Rossi) una volta atterrati in aeroporto in Qatar sarebbero stati messi in quarantena per quattordici giorni, perdendo di fatto il GP in programma il prossimo 8 marzo.

Discorso analogo per i team ed i piloti provenienti dal Giappone, altra nazione con un elevato numero di casi di Coronavirus riscontrati. In questo caso a farne le spese sarebbero stati gli uomini di tutte le case giapponesi e Takaaki Nakagami. In sostanza, avremmo corso il rischio di vedere in pista solo le quattro KTM di Pol Espargaro, Brad Binder, Iker Lecuona e Miguel Oliveira.

A questo punto anche il round tailandese che sarebbe andato in scena il prossimo 22 marzo, rischia di saltare. La soluzione più facile per non perdere anche questo GP sarebbe quella di spostarlo alla fine del calendario, durante il trittico asiatico.

Mathias Cantarini