MotoGP | GP Argentina, gara: il ritorno di Morbidelli, salvatore Yamaha
Il GP di Argentina di MotoGP ci ha regalato grande spettacolo ed emozioni. Tra le sorprese – positive – di questo weekend spicca anche Franco Morbidelli, giunto quarto al termine di una gara che lo ha visto a lungo virtualmente sul podio. Un risultato importante per Yamaha, ma soprattutto per il morale del pilota italo-brasiliano, che negli ultimi due anni ha sofferto molto a causa dei mancati risultati. Bene anche Fabio Quartararo, autore di un'incredibile rimonta dalla sedicesima alla settima posizione dopo un contatto con Nakagami durante il primo giro.
MORBIDELLI È TORNATO!
Dopo Bezzecchi, vincitore (e dominatore) della gara, Termas de Rio Hondo ha visto un altro pilota italiano sugli scudi: Franco Morbidelli. Protagonista durante tutto il weekend, già durante la Sprint Race abbiamo capito che le condizioni per fare bene anche in gara c'erano tutte. Morbido è subito partito bene, rimanendo al comando della sprint per i primi due giri, mostrandosi di nuovo competitivo e a suo agio alla guida.
Una confidenza in sella che non si era più vista dal 2021 ad oggi, periodo in cui è stato travolto da una crisi tecnica (insieme a Yamaha) dalla quale sembrava non riuscire ad uscire. Un primo risultato che ha riacceso l'entusiasmo di Morbidelli, che a fine Sprint non ha trattenuto l'emozione: "È stato bellissimo lottare con i top rider e avere la sensazione di poter fare qualcosa di interessante, sono stracolmo di gioia", ricordando anche la sofferenza degli ultimi due anni.
Un'importante iniezione di fiducia per lui, che nella gara di domenica ha confermato queste buone sensazioni con un'altra prestazione da incorniciare. Partito subito forte, Morbidelli è rimasto vicino al gruppo di testa, pur non avendo il passo per impensierire seriamente le Ducati davanti a lui. Dopo essere stato a lungo sul podio "virtuale", a pochi giri dal termine non ha potuto evitare il ritorno di Zarco, che lo ha superato senza troppe difficoltà.
A fine gara, la gioia per essere tornato competitivo ha la meglio su tutto: "Sono molto contento. Pur con condizioni e situazioni diverse (sabato e domenica, ndr), siamo stati in grado di fare bene in tutte le occasioni, quindi ne approfitteremo". C'è anche un pizzico di rammarico per il podio sfumato: "Mi è dispiaciuto vedere che Johann (Zarco) stava recuperando terreno. Ho dato tutto per mantenere il podio, ma non ci sono riuscito. È stato un peccato". Un risultato comunque positivo, che dà la carica in vista di Austin: "È stato un grande fine settimana per me e dobbiamo continuare su questa strada. Dobbiamo vedere cosa succederà in Texas. Il feeling che ho avuto questo fine settimana è stato buono. Mi piacerebbe averlo anche ad Austin."
QUARTARARO COSTRETTO ALLA RIMONTA
Grande prestazione anche per Fabio Quartararo, costretto alla rimonta dopo essersi ritrovato nelle retrovie a inizio gara. Partito dalla decima piazza, nel corso del primo giro il francese è stato protagonista di un contatto con Nakagami (LCR Honda), che lo ha costretto ad andare lungo in una piega verso destra. Rientrato in sedicesima posizione, Quartararo ha messo il turbo alla sua Yamaha e ha rimontato fino al settimo posto, mettendo a segno in più giri dei tempi simili a quelli registrati dal compagno di squadra Morbidelli.
Nonostante la grande rimonta, dopo la gara il pilota francese non ha nascosto il suo disappunto per quanto accaduto nelle fasi iniziali: "Sono sia felice che triste. C’è sempre qualcuno che rende difficile la mia gara nei primi giri senza motivo. La mia partenza è stata abbastanza buona ed ero più o meno nella stessa posizione in cui ho iniziato. Non ero così lontano, ma Nakagami ha fatto quella mossa come se fosse l’ultimo giro, ma non lo era". Quartararo ha poi continuato la sua analisi sulla prestazione di Yamaha, evidenziando i passi avanti fatti: "La cosa positiva di oggi è stato passare dall’ultimo al settimo posto. Il nostro passo sul bagnato era abbastanza buono, quindi sono contento di questo. Penso che una posizione top-5 sarebbe stata possibile oggi se le cose fossero state diverse."
Giorgia Guarnieri
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