MotoGP | Caso Marquez: come copiare (male) la Formula1
Continua a lasciare strascichi il primo GP della stagione MotoGP. Stamane lo Stewards Panel ha rettificato il primo comunicato sulla penalità di Marquez, rinviando il doppio LLP al primo GP in cui lo spagnolo gareggerà. Un cambio di penalità arrivato dopo che nella giornata di ieri si era ampiamente dibattuto sulla correttezza o meno della penalità da scontare in un GP che lo spagnolo non disputerà a causa dell'infortunio. Il regolamento sportivo non prevede che la penalità possa essere "sospesa" fino al rientro in pista del pilota, ma per HRC è tardi per poter presentare reclamo. La MotoGP nell'ultimo anno sta copiando sempre più cose dalla F1: Sprint Race, drivers parade ed ora anche una applicazione "libera" del regolamento sportivo.
COME LA FORMULA1
Che Carmelo Ezpeleta e Dorna stiano copiando a due mani dalla Formula1 non è un mistero. Tutte le novità di questa stagione sono copie, più o meno riuscite, del format del campionato a quattro ruote più importante del mondo. Che i due mondi siano sempre più vicini lo mostra anche la presenza di Stefano Domenicali, CEO di Liberty Media, nel paddock della MotoGP in Portogallo. Proprio ai microfoni di Sky il manager imolese ha parlato di come vorrebbe ridurre a zero le prove libere, a suo dire interessanti solo per gli ingeneri. Una strada già intrapresa dalla MotoGP, che ha ridotto da quattro a tre le sessioni di libere e dimezzato il tempo del warm up della domenica.
Le altre introduzioni dalla Formula1 sono ovviamente la Sprint Race, che ha già fatto discutere (con l'infortunio di Enea Bastianini, ndr) e cose di contorno come la MotoGP Riders Parade e la nuova "theme song".
PEGGIO DELLA FORMULA1
Chi segue la Formula1 è probabilmente abituato ad applicazioni "fantasiose" del regolamento tecnico e sportivo. Per la MotoGP, almeno fino ad ora questo non era stato fatto. Era successo che Ducati giocasse su "grigi" regolamentari introducendo per prima le ali e poi gli abbassatori. Ma a livello sportivo fino ad ora le decisioni dello Steward Panel non erano mai state troppo nell'occhio del ciclone. Si era discusso in Australia durante la gara della Moto2 della mancata interruzione della gara per soccorrere Jorge Navarro. Di grosse discussioni sulle decisioni per le penalità però non ne erano mai arrivate. Nemmeno quando Takaaki Nakagami a Barcellona, con una dinamica simile a quella di domenica, eliminò dalla gara Pecco Bagnaia e Alex Rins. In quel caso il giapponese non venne nemmeno punito, ritenendo quello un "incidente di gara".
Marc Marquez invece si è da subito addossato la colpa dell'incidente ed ha accettato senza battere ciglio la decisione dello Steward Panel. Ancor prima che gli venisse scoperta la frattura al primo metacarpo che ha spinto Marc ad annunciare che non sarà in Argentina. Il primo comunicato sulla penalità è chiaro: "For the above reasons, THE FIM MOTOGP Steward Panel has imposed a Double Long Lap Penalty for the GRAN PREMIO MICHELIN DE LA REPUBLICA ARGENTINA MotoGP Race. (in accordance with articles 3.2.1. and 3.3.2.3)". Già qui nascono le prime incongruenze con il nuovo format ed un'applicazione assolutamente libera del regolamento e delle tempistiche di attuazione delle penalità. Andiamo per ordine.
QUANDO SCONTARE LE PENALITÀ
Siamo solo alla prima gara della stagione e già abbiamo diversi piloti che hanno dovuto scontare delle penalità. Il primo in ordine cronologico è Ivan Ortola ritenuto colpevole della caduta di David Alonso. Poi è stato il turno di Celestino Vietti Ramus che nella gara della Moto2 ha dovuto scontare un doppio LLP per aver ignorato la bandiera nera con cerchio arancio nell'ultimo GP del 2022. Per la MotoGP invece il primo a dover scontare la penalità è Joan Mir responsabile di aver coinvolto Fabio Quartararo nella MotoGP Sprint. Nessuna penalità invece per Luca Marini che in una dinamica simile a quella dello spagnolo ha steso Enea Bastianini causandogli anche la rottura della scapola destra che lo obbligherà a saltare anche il GP d'Argentina. Due pesi e due misure per aver tagliato fuori dalla gara due piloti che seppur entrambi ufficiali hanno un peso mediatico diverso.
DALLA SPRINT ALLA GARA, DALLA GARA ALLA...?
Come dicevamo prima, Joan Mir è stato penalizzato per il contatto durante la MotoGP Sprint di sabato con un LLP da scontare domenica in gara. Dunque da questa decisione dello Steward Panel abbiamo appreso che chi commetterà errori durante la "mezza gara" del sabato sarà penalizzato per la gara vera e proprio della domenica. A stretto giro di regolamento potrebbe anche essere la giusta interpretazione della norma che prevede che la penalità venga scontata nella successiva gara.
Se Mir come detto ha scontato la propria penalità nella gara della domenica, perchè lo Steward Panel ha inflitto il doppio Long Lap Penalty a Marc Marquez per il successivo GP d'Argentina e non per la successiva MotoGP Sprint? Eppure anche quella assegna punti: qui però inizia il bello, come si suol dire. Seppur generalmente chiamiamo la gara del sabato "Sprint Race" quello non è il suo nome, che è invece solamente "MotoGP Sprint". Non è una gara ma assegna punti iridati, può dare penalità per la gara del giorno successivo, ma non puoi scontare durante di essa penalità acquisite nella gara precedente. Insomma, la MotoGP Sprint è un turno ufficiale che, citando una famosissima battuta del film "Balto": non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è.
CAMBIO DI DECISIONE DELLO STEWARD PANEL
Nella giornata di ieri, alcuni colleghi hanno scritto diversi articoli dove senza troppi giri di parole lasciavano intendere complicità tra Marc Marquez, Dorna e lo Steward Panel. Inutile dirvi cosa è nato da quegli articoli: siti generalisti, che normalmente non trattano la MotoGP, si sono gettati sulla notizia storpiando ulteriormente la realtà. La verità è che il regolamento è abbastanza chiaro (per chi volesse cimentarsi nella lettura lo trovate qui, ndr) ed era stato applicato in maniera corretta infliggendo a Marc Marquez una penalità per il GP successivo a quello dove è stato commesso l'errore.
La gogna mediatica creata intorno a Marc Marquez, MotoGP e Steward Panel in queste 24 ore ha spinto quest'ultimo a rivedere la propria decisione. Una modifica arrivata in corsa ed in maniera assolutamente maldestra. Nel nuovo comunicato di notifica della penalità si legge: "Following the decision of the FIM MotoGP Steward Panel taken on 26/03/15:13, the FIM MotoGP Steward Panel hereby clarifies its decision as regards applicability. Considering the injury and non-partecipation of Marc Marquez, Rider #93, at the GRAND PREMIO MICHELIN DE LA REPUBLICA ARGENTINA, and with a view to comply with the intention underlying the decision taken by the FIM MotoGP Stewards Panel, the Double Long Lap Penalty shall be served by the Rider at the next MotoGP Race in which he will be able to partecipate".
LEGGE AD PERSONAM
Non è la prima volta che Marc Marquez ha fatto cambiare una norma del regolamento MotoGP. Al suo debutto in MotoGP nel 2013 venne tolta la regola che proibiva ai rookie di debuttare in un team ufficiale. Poi fu il turno di Quartararo che poté debuttare in Moto3 "sotto età" avendo vinto il FIM JuniorGP. Insomma Dorna e MotoGP non sono nuove a creare norme ad hoc in favore dei propri interessi e di quelli dei piloti. Oggi però per la prima volta il regolamento sportivo è stato modificato unilateralmente a campionato in corso sotto pressione dell'opinione pubblica.
Un fatto grave che crea un pericoloso precedente per una MotoGP che assomiglia sempre di più ad una Formula1. Oggi questa norma punirà Marc Marquez, e "il grande pubblico" applaude alla scelta, in futuro però potrebbe colpire altri piloti che oggi festeggiano. Un'applicazione così libera del regolamento con una penalità da scontare a tempo indeterminato è una cosa mai vista nello sport.
Trasportandoci in un terreno da calcio è come se un giocatore venisse espulso e in settimana si infortunasse per tre settimane. La FIGC a questo punto sospenderebbe l'espulsione fino al momento in cui il giocatore non tornerà nei convocati dell'allenatore. Ho usato il calcio perchè è lo sport più popolare al mondo, ma il concetto è applicabile a tutti gli sport. Per dire quanto assurda sia questa applicazione del regolamento, capita in sport stagionali che un atleta venga squalificato per qualche mese (solitamente per doping). Mesi che non coincidono con quelli di effettiva competizione, e quest'ultimo non salterà di fatto alcuna competizione.
L'OPINIONE PUBBLICA PIÙ FORTE DEL REGOLAMENTO
La stampa ed i social hanno giocato un ruolo cruciale in questa vicenda, questo è evidente. La MotoGP è in calo di appeal da quando Valentino Rossi ha lasciato il circus del motomondiale. Se davvero si vuole seguire la Formula1, che negli ultimi anni (è innegabile) ha messo la freccia e superato la MotoGP come popolarità dopo anni difficili, non bisogna commettere lo stesso errore di seguirla anche negli atteggiamenti e nella poca chiarezza di alcune decisione prese dalle direzioni gara e dagli organi che permettono i regolari svolgimenti dei GP.
Il MotoGP Stewards Panel oggi si è evidentemente fatto coinvolgere nell'isteria di dover accontentare il "proprio pubblico" (saremmo curiosi di sapere quanti di questi che si sono scagliati contro la decisione abbiano mai visto un GP dal vero, ndr). Svendendo la propria credibilità in favore di una pace che si prospetta poco durevole, perchè tra sole 72 ore le MotoGP saranno nuovamente in pista per l'ormai imminente GP d'Argentina.
Mathias Cantarini