Il motociclismo piange la scomparsa di Mirko Giansanti, ex-pilota con una lunga carriera alle spalle tra 125 e 250 nel Motomondiale, avvenuta oggi all'età di 46 anni. Il ternano negli ultimi anni aveva ricoperto il ruolo di direttore sportivo del team Yamaha GRT, da lui fondato insieme a Filippo Conti.

ADDIO MIRKO

Una giornata triste per il mondo del motociclismo, che perde uno dei suoi principali protagonisti a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila. Giansanti si è spento dopo aver affrontato una lunga malattia presso l'hospice della sua città natale. Avrebbe compiuto 47 anni tra poco più di un mese.

Figlio d'arte (il padre Fosco fu infatti pilota professionista negli anni Settanta), Mirko Giansanti aveva iniziato nel 1996 la propria carriera nel Motomondiale in 125 con il team Pileri, prendendo parte al Gran Premio d'Italia in qualità di wild card. L'anno dopo l'impegno nel Mondiale per lui divenne a tempo pieno con la Honda del team Matteoni Racing, con la quale concluse al nono posto nel 1997 e al sesto l'anno successivo, conquistando quattro piazzamenti sul podio. Nel 2000, trasferitosi al team Benetton Playlife, sembrava in grado di poter lottare per il titolo, fino a quando una caduta al Montmelò (con relativa frattura ad una mano) gli compromise le chance di lottare per l'iride.

DODICI PODI SENZA LA GIOIA DEL SUCCESSO

Avrebbe quindi proseguito la sua esperienza nella cilindrata minore sino al 2004, collezionando un totale di ben 12 podi pur senza mai riuscire a conquistare il successo. Nel 2005 passò quindi in 250 con l'Aprilia del Matteoni Racing, concludendo l'annata in 15° posizione. Una volta uscito dal Motomondiale, collezionò l'esperienza in Supersport sia nel Mondiale (con una breve esperienza di cinque gare) che nel Campionato Italiano Velocità. Dopo aver appeso il casco al chiodo, ha fondato insieme a Filippo Conti il GRT Racing Team, squadra che attualmente gareggia nella World SBK con Remy Gardner e Dominique Aegerter.

Il mondo delle due ruote ricorda oggi la scomparsa di una figura unanimemente apprezzata non soltanto per le sue qualità professionali ma anche e soprattutto per le sue doti umane. La redazione di LiveGP.it si unisce al cordoglio di familiari e amici.

Marco Privitera