MotoAmerica | Road Atlanta, gara1: Gagne sbaglia, Petrux no
Terza vittoria su tre gare per Danilo Petrucci nel MotoAmerica Superbike, il ternano si prende la vittoria anche a Road Atlanta dopo la doppietta del COTA. Sul podio con lui Mathew Scholtz e Jake Lewis, quarta piazza per un altro exMotoGP Hector Barbera. Il campione in carica Jake Gagne a terra mentre era al comando della gara. In Supersport prima storica vittoria della Panigale V2 grazie a Josh Herrin, compagno di squadra di Danilo Petrucci nel team Warhorse HSBK Racing Ducati NYC.
PETRUX D'AMERICA
Danilo Petrucci sta trovando una nuova giovinezza nel MotoAmerica, dopo il doppio successo del COTA Danilo si prende il primo gradino del podio anche a Road Atlanta. Una pista decisamente più complicata e soprattutto sconosciuta al ternano. Dopo una super qualifica che lo ha visto chiudere al secondo posto per soli sei millesimi alle spalle di Jack Gagne, Danilo si impone davanti a Scholtz proprio come in Texas. Al via il più veloce è proprio il campione in carica del MotoAmerica ma dopo pochi giri mentre il solo Petrucci riusciva a copiare il suo passo ha commesso un errore scivolando a terra. Questo errore ha lasciato strada a Danilo Petrucci che ha così centrato la sua terza vittoria nel MotoAmerica Superbike su tre gare corse. Sul podio con lui proprio come ad Austin Mathew Scholtz e la Suzuki di Jake Lewis.
Quarta piazza per Hector Barbera con la BMW M1000RR, altro exMotoGP che ha tentato il rilancio nel MotoAmerica. Quinto con la Suzuki GSX-R 1000 Richie Escalante davanti a Kyle Wyman, sesto posto per Corey Alexander e Hayden Gillim con le altre Suzuki in top10 mentre chiudono la top10 le due BMW di Travis Wyman e Ashton Yates.
SUPERSPORT LA PRIMA DELLA PANIGALE V2
Vince la gara del MotoAmerica Supersport Josh Herrin con la Panigale V2 del team Warhorse HSBK Racing Ducati NYC, compagno di squadra di Danilo Petrucci. Nella gara interrotta per la bandiera rossa dopo soli due giri e ripartita con sole undici tornate il californiano si è preso una vittoria meritata davanti alla Suzuki GSX-R 600 di Samuel Lochoff e la Yamaha R6 di Benjamin Smith.
Mathias Cantarini