Celestino Vietti conquista un'altra gara in Moto2 nel GP d'Argentina. Sono adesso due le vittorie stagionali per il numero 13 del team VR46, autore di una gara quasi perfetta. Alle spalle di Vietti troviamo Chantra e Ai Ogura, che vince al fotofinish la sfida nei confronti di Aron Canet. Sfortunato invece Niccolò Antonelli autore di una caduta, mentre Arbolino chiude sesto.

Sfortuna anche per Fermin Aldeguer, che ieri aveva ottenuto la pole position, diventando così il più giovane poleman della classe "di mezzo", proprio a pochissimi giorni dal suo 17° compleanno.

LA CRONACA

Aldeguer si porta subito davanti a tutti, sfruttando la pole position. Alle sue spalle Tony Arbolino e Vietti. Incidente fra Antonelli e Kelly, dove il nostro portacolori esce di scena. Vietti va all'attacco del connazionale e guadagna la seconda piazza.

Col passare dei giri il #14 perde terreno e si vede superare da molti avversari. Vietti sale al comando, mentre purtroppo vediamo il poleman Aldeguer cadere. Caduta che sembra innescata da Vietti che gli sta addosso nella lotta corpo a corpo, ma il nostro Celestino non subirà alcuna sanzione.

Alle spalle di Vietti ora ci sono Chantra e Canet. Errore per Vietti, che va largo e Chantra ne approfitta passando in testa. Ma ecco che Vietti torna sotto e si riprende la leadership della gara. Intanto la lotta è accesissima fra Ai Ogura e Aron Canet, poco più indietro: Ogura passa terzo, ma Canet lo attacca.

Una bellissima battaglia che proseguirà fino al traguardo: Ogura intanto torna sul gradino più basso del podio, con i due che sono quasi appaiati negli ultimi due giri disponibili, mentre Gabriel Rodrigo nelle retrovie cade.

Sembra che Canet possa tenere la terza piazza e proprio mentre Vietti va a vincere ecco che passa incredibilmente Ogura sulla linea del traguardo prima dell'avversario. Vince quindi Vietti, davanti a Chantra, Ogura e Canet!

L'appuntamento con il quarto round stagionale della Moto2 è fra 7 giorni negli Stati Uniti, ad Austin. Giulia Scalerandi Leggi anche: MOTOGP | GP ARGENTINA: APRILIA, UN DIGIUNO VENTENNALE