La NTT IndyCar Series riparte questo fine settimana da St. Petersburg. Un campionato che da marzo a settembre si snoderà in 17 appuntamenti, con la gara clou della 500 miglia di Indianapolis del 28 maggio, e 12 circuiti per eleggere il successore di Will Power, vincitore la passata stagione

UNA SOLA NOVITA' IN CALENDARIO

Come detto 17 appuntamenti e 12 circuiti, di cui sette su stradale e cinque su ovale, con una sola novità rispetto alla passata edizione del campionato rappresentata dal Renaissance Center che sostituisce il tracciato di Belle Isle. Per il resto calendario grossomodo sulla falsariga di quello scorso con partenza da St. Petersbug in questo fine settimana, per poi, dopo quasi un mese di sosta affrontare un mese di aprile con ben tre appuntamenti (Texas, Long Beach e Barber). Poi il tradizionale mese di Indianapolis, quello di maggio, con la gara sullo stradale giorno 13 e l'edizione numero 107 della 500 miglia schedulata per il 28. Dopo un giugno con soli due appuntamenti (Detroit e Road America), il campionato osserverà un vero e proprio tour de force con ben quattro gare a luglio, per prepararsi al rush finale e la conclusione a Laguna Seca il 10 settembre.

CACCIA A POWER

Il campionato ripartirà con lo scettro di Campione nelle mani dell'australiano Will Power che lo scorso anno grazie alla sua continuità ha avuto la meglio su avversari agguerritissimi. Diversi sono stati, questo inverno, i cambi di casacca da parte di molti dei protagonisti in pista. Uno di questi è certamente Alexander Rossi che, dopo sette anni con Andretti, da quest'anno difenderà i colori della McLaren assieme ai confermati Pato O'Ward e Felix Rosenqvist. Al suo posto, nel team di Andretti, Kyle Kirkwood che dividerà il box con Colton Herta, Romain Grosjean e Devlin DeFrancesco.

TANTI ROOKIE

Uno di questi è Marcus Armstrong che, dopo tre stagioni in F2, approda al team Ganassi dove correrà solo le gare stradali mentre quelle su ovale saranno appannaggio di Takuma Sato, due volte vincitore ad Indianapolis. Via Jimmie Johnson, tornato a tempo pieno nella Nascar, l'IndyCar accoglierà un altro pilota proveniente dalle ruote coperte, Agustín Canapino, che sarà al via con la vettura dello Juncos Hollinger Racing al fianco di Callum Ilott. Gli altri debuttanti sono Sting Ray Robb (Dale Coyne) e Benjamin Pedersen (AJ Foyt), entrambi reduci dal campionato di Indy Lights.

Team Motore Numero Pilota
Team Penske Chevrolet 2 Josef Newgarden
Team Penske Chevrolet 3 Scott McLaughlin
Team Penske Chevrolet 12 Will Power
AJ Foyt Racing Chevrolet 4 Benjamin Pedersen
AJ Foyt Racing Chevrolet 14 Santino Ferrucci
McLaren IndyCar Team Chevrolet 5 Pato O’Ward
McLaren IndyCar Team Chevrolet 6 Felix Rosenqvist
McLaren IndyCar Team Chevrolet 7 Alexander Rossi
Meyer Shank Racing Honda 06 Helio Castroneves
Meyer Shank Racing Honda 60 Simon Pagenaud
Chip Ganassi Racing Honda 8 Felix Rosenqvist
Chip Ganassi Racing Honda 9 Scott Dixon
Chip Ganassi Racing Honda 10 Alex Palou
Chip Ganassi Racing Honda 11 Marcus Armstrong Takuma Sato
Rahal Letterman Lanigan Racing Honda 15 Graham Rahal
Rahal Letterman Lanigan Racing Honda 30 Jack Harvey
Rahal Letterman Lanigan Racing Honda 45 Christian Lundgaard
Dale Coyne Racing w/ HMD Motorsports Honda 18 David Malukas
Dale Coyne Racing w/ Rick Ware Racing Honda 51 Sting Ray Robb
Ed Carpenter Racing Chevrolet 20 Conor Daly
Ed Carpenter Racing Chevrolet 21 Rinus VeeKay
Andretti Autosport Honda 26 Colton Hera
Andretti Autosport Honda 27 Kyle Kirkwood
Andretti Autosport Honda 28 Romain Grosjean
Andretti Autosport Honda 29 Devlin DeFrancesco
Juncos Hollinger Racing Chevrolet 77 Callum Ilott
Juncos Hollinger Racing Chevrolet 78 Agustin Canapino

POCHE NOVITA' NEL 2023

Con l'avvento dei nuovi motori V6 2.4 rimandato al 2024, sono davvero ridotte al lumicino le novità per la stagione che sta per prendere il via. Una, decisamente storica, riguarda il punteggio assegnato alla 500 Miglia di Indianapolis, che da quest'anno non sarà più "doppio". Una scelta mirata e ben precisa atta a dare più consistenza ai team che lottano per il titolo come ha dichiarato nei recenti test in California il presidente della IndyCar Jay Frye: "Nelle ultime 17 stagioni la Indycar è sempre stata decisa all’ultimo atto e il punteggio doppio assegnato a Indianapolis non ha mai dato influenza per la corsa al titolo, e nella maggior parte dei casi ha dato effetto negativo alle squadre di alta classifica. Dato che la nostra entry list si sta ampliando, abbiamo deciso di dare più consistenza ai team che lottano per il titolo, oltre a dare valore al più grande spettacolo tra le corse".

COPERTURA TELEVISIVA

Come da qualche anno a questa parte sarà l'emittente satellitare Sky a trasmettere qualifiche e gare del campioanto sul canale Sky Sport.

Vincenzo Buonpane