Torna alla vittoria Scott Dixon che, a Toronto, ottiene il suo successo numero 52 in IndyCar eguagliando una leggenda come Mario Andretti al secondo posto nella lista dei vincitori di tutti i tempi. Dietro il neozelandese del team Ganassi, Colton Herta e Felix Rosenqvist hanno chiuso il podio, mentre ha concluso in P5 il leader della classifica generale Marcus Ericsson.

SUBITO CAUTION

Parte benissimo dalla pole position Colton Herta, con Scott Dixon che deve guardarsi dal minaccioso tentativo di Josef Newgarden di appropriarsi del suo secondo posto, mentre più indietro Takuma Sato viene spinto contro le barriere danneggiando gravemente la sua Dallara con la prima caution chiamata dalla Race Direction.

PRIME SOSTE AI BOX

Alla ripartenza del giro 4 in evidenza sia Rosenqvist, che supera Malukas, sia Power che dalla 16a posizione è già risalito alla 12a forte anche di una strategia differente dal resto del gruppo. Il primo a rompere gli indugi è Alex Palou che, in piena rimonta dalla P22 iniziale, si ferma ai box per effettuare il suo pit imitato dopo pochi giri dal #12 del team Penske in evidente difficoltà contro un arrembante Romain Grosjean. Dopo la prima tornata di soste, la situazione di classifica vede guidare Graham Rahal, seguito da Rinus VeeKay, Pato O'Ward, Jimmie Johnson e Conor Daly impegnati in uno stint lungo sulle primary, mentre tra coloro che si sono già fermati è Scott Dixon quello messo in meglio in classifica.

CONTATTO ROSENQVIST-ROSSI

Lo stint centrale vede Dixon, una volta effettuata la sosta dai piloti sulle primary, guidare agevolmente il gruppo davanti ad Herta, con Newgarden in terza posizione e più staccato dal duo di testa e con Rosenqvist e Rossi in lotta per la quarta posizione. Ed è proprio il loro duello a causare la seconda neutralizzazione di giornata: in curva 3 i due escono appaiati con lo svedese che in accelerazione perde la vettura spingendo contro le barriere l'italo americano del team Andretti.

PROBLEMI PER NEWGARDEN

La caution apre inevitabilmente un'altra tornata di soste, con Newgarden vittima di un pit lentissimo che lo ha fatto rientrare in pista in P11, mentre in testa la situazione è rimasta immutata con Dixon sempre davanti ad Herta, Rosenqvist, McLaughlin, Rahal, Pagenaud, Ericsson e Palou. Alla ripartenza Herta sembra fin da subito in grado di poter sfruttare la scia di Dixon ma un'altra caution, per detriti sparsi in pista, fanno desistere dall'attacco il figlio d'arte.

CONTATTO KIRKWOOD-JOHNSON

La ripartenza del giro 59 ha, però, vita breve in quanto un'altra neutralizzazione è resa necessaria dal contatto tra Kyle Kirkwood e Jimmie Johnson. Il restart vede un arrembante Rahal prendere la P4 a scapito di Scott McLaughlin, con il pilota del team Penske che finendo sullo sporco perde la posizione anche nei confronti di Ericsson, Palou, Lundgaard e Pagenaud.

TRIONFO DI DIXON

Gli ultimi giri sono ravvivati dal duello tra Palou, Rahal e Ericsson per la quarta posizione, mentre davanti Dixon transita sotto la bandiera a scacchi conquistando la vittoria numero 52 in carriera, la quarta in Ontario, e affiancando al secondo posto nella classifica dei vincitori di tutti i tempi in IndyCar una leggenda come Mario Andretti. Dietro il neozelandese chiude al secondo posto Colton Herta davanti a Felix Rosenqvist, mentre Graham Rahal (4°), Marcus Ericsson (5°), Alex Palou (6°), Simon Pagenaud (7°), Christian Lundgaard (8°), Scott McLaughlin (9°) e Josef Newgarden completano la top 10.

In classifica generale incrementa il suo vantaggio Marcus Ericsson che sale a 351 punti davanti a Will Power con 316, Alex Palou con 314 e Scott Dixon e Josef Newgarden con 307.

Prossimo appuntamento con l'IndyCar è con il double header in Iowa del 23-24 luglio.

Vincenzo Buonpane

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