IndyCar | Cambio radicale nelle qualifiche della 500 Miglia di Indianapolis
La direzione della serie IndyCar ha annunciato un cambiamento radicale per quanto riguarda il programma delle qualifihe relativo alla prossima 500 Miglia di Indianapolis, che in Maggio giungerà all'edizione numero 103. Sabato 18 Maggio verranno definite le posizioni di partenza dalla piazzola 10 alla 30, mentre le posizioni dalle prime tre file (Fast Nine Shootout) e dell'ultima fila (quello che una volta era il Bump Day) saranno decise domenica 19 maggio. In altre parole, il fu Bump Day è stato spostato dal sabato (sul tardo pomeriggio) alla domenica pomeriggio, condensando in una giornata tutto il pathos che le particolari qualifiche della 500 Miglia di Indianapolis possono regalare.
Le novità
Entrando nel dettaglio, dopo una sessione di prove libere (della durata di 90 minuti) del sabato mattina, tutti i partecipanti (quest'anno ci si aspetta un'affluenza attorno alle 36 - 37 combinazioni di vettura e pilota) prenderanno parte alle qualificazioni, in cui l'ordine di entrata in pista sarà definito dal tradizionale sorteggio del venerdì. Una volta che tutti i piloti avranno esaurito il loro tentativo obbligatorio, il tracciato rimarrà aperto per gli ulteriori tentativi fino quasi alle 18:00, così da avere una lista dei tempi in cui solo dal decimo al trentesimo avranno la posizione in griglia definita: i primi nove e gli aspiranti alle ultime tre posizioni si giocheranno rispettivamente le caselle in griglia il giorno successivo.
Domenica mattina ci saranno due sessioni di prove da mezz'ora ciascuna: la prima per chi si giocherà la pole, la seconda per chi si giocherà l'ultima fila. Intorno a mezzogiorno sarà il turno del Last Row Qualifying, dove i piloti avranno un tentativo a testa (seguendo l'ordine di entrata stabilito il venerdì precedente) per prendere il via nella gara del Memorial Day dall'ultima fila. Successivamente sarà il turno del Fast Nine Shootout con i nove piloti più veloci che si giocheranno la pole, sempre con un tentativo a disposizione, ma entrando in pista dal più lento al più veloce secondo i tempi ottenuti il sabato. Una volta definita la griglia, il tracciato sarà aperto per una sessione di prove per i 33 partenti, seguita da un'analoga sessione lunedì 20.
Chi ci guadagna
Secondo il presidente IndyCar, Jay Frye: "Con questo programma, i fans avranno modo di vivere un fine settimana fenomenale, con due giorni di qualifica, la lotta per l'ultima fila, per la pole e la sessione di prove che, a tutti gli effetti, è la gara prima della gara".
Arriviamo all'angolo delle considerazioni. Sicuramente chi guadagnerà da questa novità sarà la televisione: la NBC potrà trasmettere le fasi più cruciali dell'evento in un orario (domenica, da mezzogiorno in poi, ora di Indianapolis) in cui ci sarà la più vasta platea possibile. A ben vedere l'esposizione televisiva migliore è la chiave per leggere questo cambiamento: nella scorsa edizione della Indy 500 le esclusioni della Mann e di Hinchcliffe si erano perse nei palinsesti televisivi. Un'idea vincente, a patto che, durante la fase di bump, ci siano abbastanza vetture a sfidarsi.
Sicuramente anche i team beneficeranno dell'avere qualche ora di respiro in più, soprattutto per preparare una fase cruciale come il Last Row Qualifying: viene da pensare soprattutto a quei team che si presentano esclusivamente per la corsa sul catino dell'Indiana, in cui storicamente bastava un banale problema meccanico per dire arrivederci anzitempo ai sogni di gloria.
Una soluzione che piace?
Tutti contenti, dunque? Non proprio: la sessione del sabato, con le posizioni decise dalla quarta alla penultima fila, potrebbe (e quasi sicuramente lo farà) perdere di appeal; inoltre la domenica sarà una giornata molto densa, che potrebbe portare a qualche problema organizzativo e gestionale in seno ai team.
In ogni caso teniamo a mente un'osservazione fondamentale: partire in pole è sempre importante (e a Indianapolis è molto remunerativo), ma la storia prova come la Indy500 possa essere vinta da qualsiasi posizione in griglia.
Per chi non fosse molto familiare con il lessico, dinamiche e meccaniche di una delle corse più famose e conosciute al mondo, possiamo fare riferimento a questo articolo pubblicato in precedenza, nel quale scopriremo come le qualifiche (e non solo…) alla 500 Miglia di Indianapolis rappresentino un universo a parte rispetto al resto del mondo della competizione in pista.
Luca Colombo