IMSA | 24h Daytona: Shank Racing ed Acura a segno, Mercedes vince in GT
Tom Blomqvist/Colin Braun/Helio Castroneves/Simon Pagenaud (Meyer Shank Racing with Curb-Agajanian #60) concedono il bis alla 24h di Daytona, primo appuntamento dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship. La squadra campione in carica si conferma aprendo una nuova era, una bellissima affermazione davanti a Filipe Albuquerque/Ricky Taylor/Louis Delétraz/Brendon Harthley (Konica Minolta Acura ARX-06 #10) e Renger van der Zande/ Sébastien Bourdais/Scott Dixon (Cadillac Racing #01)
Prima vittoria in carriera in GTD PRO e nel 'World Center of Racing' per Jules Gounon/Daniel Jucadella/Maro Engel/Cooper MacNeil (WeatherTech Racing #79/Mercedes), mentre in GTD è da evidenziare il bellissimo acuto di Roman De Angelis/Marco Sorensen/Ian James/Darren Turner (Heart of Racing #27 /Aston Martin). Menzione d'onore anche per Gimmi Bruni/James Allen/Frad Poordad/Francesco Pizzi (Proton Competition #55) e Anthony Mantella/Wayne Boyd/ Nicolas Varrone/Thomas Merrill (AWA #17), rispettivamente a segno in LMP2 e LMP3.
https://twitter.com/MeyerShankRac/status/1619768344336560128GTP, 24h Daytona: WTR #10 arranca, Cameron e Pagenaud regalano spettacolo
La seconda metà della Rolex 24 at Daytona si è aperta con una mitica lotta per la prima piazza tra Dane Cameron (Porsche Penske Motorsport #6) e Simon Pagenaud (Shank Racing #60). Il francese ha avuto la meglio sul rivale, una mossa che precederà un deciso attacco anche da parte di Alex Lynn (Cadillac Racing #02).
Ripartenza complessa, invece, per Filipe Albuquerque e l'Acura #10. WTR with Andretti Autosport ha dovuto aspettare parecchi secondi ai box durante la 7ma caution, i meccanici hanno lavorato intensamente nella zona posteriore.
Cadillac e Porsche rispondono a Acura
Il vantaggio di Shank Racing si è azzerato a 9h e 40 dalla fine con un incidente in curva 6 da parte dell'Aston Martin #64 di TGM Racing. La Safety Car è tornata protagonista, Nick Tandy (Porsche #6) ha preso la testa della Rolex 24 davanti a Lynn #02 e Séb Bourdais (Cadillac Racing #01).
Il nativo di Le Mans ha beffato gli avversari, mentre Castroneves faticava a rientrare con la prima delle due Acura presenti in LMDh. L'alfiere di Shank Racing si è ritrovato alle spalle delle varie Cadillac, molto performanti in ogni segmento del tracciato americano.
La tendenza positiva per Cadillac è continuata con il passare dei minuti, mentre Whelen Engineering Racing Cadillac V-LMDh #31 si arrendeva per un problema tecnico. Difficoltà anche per la Porsche #7, in crisi anche nelle prime ore della Rolex 24 2023.
Porsche saluta la Top3, Tandy sbaglia al 'Kink'
Il 'Kink' del tracciato interno del Daytona International Speedway a tradito Porsche e Nick Tandy. L'ex vincitore della 24h Le Mans ha commesso un errore in curva 4, una sbavatura che ha danneggiato la 693 LMDh #6 di Porsche e Penske.
Il brand tedesco ha perso contatto con la Top3 raggiungendo di fatto la gemella #7. Cadillac Racing ha potuto 'tirare' i remi in barca per qualche segmento di gara, mentre Shank Racing tentava di tornare all'attacco con Blomqvist.
Rolex 24 , 4h finali tutte da vivere
Il finale della Rolex 24 at Daytona è stato oltremodo interessante dopo una bandiera gialla che è scattata in seguito ad un problema alla 'Bus Stop' per High Class Racing. L'Oreca 07 Gibson ha annullato il margine accumulato da Cadillac Racing che ha dovuto nuovamente fronteggiare Acura con Shank Racing.
Simon Pagenaud (Shank Racing #60) ha preso la leadership su Séb Bourdais (Cadillac Racing #01), una battaglia molto interessante che ha preceduto l'uscita di scena da parte della Porsche #6 di Nick Tandy. Nuovo problema per il brand teutonico e Penske, definitivamente fuori dai giochi.
La 10ma caution ha riportato i protagonisti l'uno contro l'altro, Shank Racing ha confermato la propria posizione in vetta. Anche l'11ma neutralizzazione non ha modificato le sorti dell'evento, una fase cruciale che ha rimesso in gioco l'Acura #10 di WTR. Filipe Albuquerque è infatti riuscito a tornare nel giro del leader, una posizione indispensabile per contendersi il successo nell'evento più importante della stagione.
Acura vs Cadillac
Albuquerque come da pronostico si è messo all'inseguimento di Blomqvist, leader con Acura davanti alle Cadillac di Chip Ganassi Racing. Tutti si sono scontrati senza teammate, la corsa si è decisa negli ultimi 40 minuti dopo la 13ma caution per rimuovere la Ligier #38 di Performance Tech.
Blomqvist #60 ed Albuquerque #10 hanno condotto le danze, mentre Cadillac si contendeva la terza posizione. Shank Racing ha saputo fare la differenza, WTR with Andretti Autosport ha dovuto arrendersi all'auto rivale per il secondo anno consecutivo. Festa per Shank Racing, team che ha tenuto la vetta della graduatoria per due lunghissime settimane tra prove libere, qualifiche e gara.
LMP2: Proton Competition per 16 millesimi!
Proton Competition ha vinto la Rolex 24 at Daytona con Gimmi Bruni/James Allen/Frad Poordad/Francesco Pizzi per soli 16 millesimi! Finale pazzesco in LMP2, volata incredibile con la squadra teutonica che ha saputo imporsi al photofinish su George Kurtz/ Ben Hanley/ Matt McMurry/Esteban Gutierrez (CrowdStrike Racing by APR #04).
https://twitter.com/ProtonRacing/status/1619772575521071104Le ultime 12h ribaltano la graduatoria
La seconda parte di gara ha visto il ritorno al comando di PR1 Mathiasen Motorsports. L'Oreca 07 Gibson #52, presente solamente nella Michelin Endurance Cup, ha avuto la meglio su TDS Racing #35 ed AF Corse #88, squadra al debutto in LMP2 nell'IMSA WTSC dopo il titolo PRO-Am nel FIA World Endurance Championship.
La musica cambierà presto, l'Oreca #52 ha perso progressivamente posizioni in occasione dell'ottava bandiera gialla, una fase che precederà una pesantissima sanzione per un'infrazione in pit road. Ben Hanley (Crowdstrike Racing by APR #04) si ritroverà automaticamente leader, abile nella ripartenza a 9h dalla fine a respingere ogni assalto da parte dell'agguerrita concorrenza.
AF Corse all'attacco del successo
Esteban Gutierrez #04 ha tenuto testa dopo la nona ripartenza a Nicklas Nielsen (AF Corse #88), successivamente davanti a tutti con una bella mossa ai danni dell'ex pilota di F1. Il danese ha tentato di allungare al successivo restart, una missione non scontata.
AF Corse ha continuato ad attaccare la vetta con Vaxivière, presente in vetta contro Paul-Loup Chatin. Da rimarcare la prodigiosa rimonta dell'auto #52, out dalla lotta per il successo nel cuore della mattinata italiana per una serie di problemi.
La ripartenza conclusiva è stata molto spettacolare con AF Corse che ha iniziato ad impensierire la testa della corsa di Crowdstrike Racing by APR #04. Ben Hanley si è ritrovato a lottare contro Nicklas Nielsen, un bellissimo duello che si è risolto negli ultimi secondi.
Gli ultimi giri sono stati semplicemente pazzeschi con Hanley che è stato inseguito ad Allen, abile a salire al secondo posto dopo aver infilato Nielsen. Il francese ha tentato di recuperare la testa della corsa, il #55 del gruppo si è imposto in volata per pochissimi millimetri sul britannico. Terzo posto per Matthieu Vaxivière/François Perrodo/Nicklas Nielsen/Julien Canal (AF Corse #88), competitivi per tutta la gara.
LMP3: AWA svetta nel 'World Center of Racing'
Anthony Mantella/Wayne Boyd/ Nicolas Varrone/Thomas Merrill (AWA #17) vincono la Rolex 24 at Daytona in LMP3 con un margine enorme sulla concorrenza. La vettura in questione festeggia concludendo davanti a João Barbosa/ Lance Willsey /Nico Pino/Nolan Siegel (Sean Creech Motorsport #33) ed James Vance/Nick Boulle/Yu Kanamaru/Antonio Serravalle (FastMD Racing #87)
https://twitter.com/IMSA/status/1619776388827058176AWA ringrazia i problemi degli altri e vince
Le prime ore della domenica di Daytona hanno sancito l'uscita di scena di Jarett Andretti/Gabby Chaves/Dakota Dickerson/Ramus Lindh, alfieri di Andretti Autosport #36 che a lungo si sono ritrovati al comando della prova.
AWA #17 ha approfittato degli errori degli altri per balzare in vetta alla graduatoria, leader con una ampio scarto sulla competitiva Ligier #33 del Sean Creech Motorsport affidata a João Barbosa/ Lance Willsey /Nico Pino/Nolan Siegel.
Proprio quest'ultima vettura si renderà protagonista nelle ultime ore di notte grazie al competitivo Nico Pino. Il 18enne, autore della pole-position, ha saputo riportare in auge la Ligier #33, più in difficoltà nel previsto in quel di Daytona.
Il colpo di scena è arrivato a 5h to go con un problema per la Ligier di testa che ha rimesso tutto in discussione. Sean Creech Motorsport #33 ha subito il ritorno di Anthony Mantella/Wayne Boyd/ Nicolas Varrone/Thomas Merrill (AWA #17), successivamente vincitori. La Ligier #33 ha concluso in ogni caso al terzo posto precedendo James Vance/Nick Boulle/Yu Kanamaru/Antonio Serravalle (FastMD Racing #87).
GTD PRO, 24h Daytona: Mercedes mette tutti in fila
Mercedes vince per la prima volta la classe GTD PRO a Daytona con Jules Gounon/Daniel Jucadella/Maro Engel/Cooper MacNeil (WeatherTech Racing #79/Mercedes). Debutto nella 'Victory Lane' del catino americano per il quartetto legato al brand tedesco, vincitori davanti a Antonio Garcia/Jordan Taylor/Tommy Milner (Corvette Racing #3) ed a Ben Barnicoat/Jack Hawksworth/Mike Conway (Vasser Sullivan #14/Lexus).
https://twitter.com/RaceWeatherTech/status/1619769560026189824Mercedes vs Aston Martin nella notte, Corvette torna nella mischia
Mercedes (WeatherTech Racing #79) ed Aston Martin (Heart of Racing #23) hanno dato spettacolo nelle prime fasi della seconda metà della Rolex 24. Daniel Juncadella è riuscito con il passare dei minuti a prendere un piccolo margine con la propria AMG, una situazione che ha ricordato per certi versi le prime battute di una competizione oltremodo interessante.
Nella notte, invece, è arrivata l'uscita di scena di Ferrari e Risi Competizione. Nulla da fare per la squadra texana che dopo il secondo posto della passata stagione tentava di rifarsi con l'inedita 296 GT3.
La Safety Car per spostare l'incidentata Aston Martin #64 di TGM ha cambiato la gara, Corvette Racing #3 ha infatti potuto rientrare nella mischia per il successo. Tommy Milner ha iniziato ad impensierire i rivali, Juncadella ha tenuto il controllo provvisorio della classe a 9h dalla fine.
Heart of Racing si arrende
Una noia meccanica ha tradito l'Aston Martin #23 di Heart of Racing ad 8h dalla conclusione. La vettura britannica ha dovuto arrendersi, un cedimento ha rallentato uno dei protagonisti della GTD PRO all'uscita di curva 2.
L'andorrano Guonon (Mercedes), nel frattempo, ha preso il largo con 7 secondi di scarto sulla Corvette #3 di Antonio Garcia. Leggermente più attardati i rivali, rispettivamente con Lexus (Vasser Sullivan #14) e Lamborghini (Iron Lynx #63).
6h di sfida tra Chevy e Mercedes
Mercedes e Chevy hanno dato spettacolo nel catino di Daytona. Daniel Juncadella ha tentato in tutti i modi di riprendere il primato su Jordan Taylor, determinato a mantenere la vetta dopo una sofferta e lunghissima rimonta.
Il duello è proseguito anche a meno di quattro ore dalla bandiera a scacchi con uno splendido duello tra Gounon e Millner. Mercedes ha preso la vetta sulla Chevy, una bagarre a cui successivamente si unirà anche la Lexus #14 di Vasser Sullivan Racing.
Finale scoppiettante a tre
Tra le GTD tradizionali, Maro Engel #79 ha sfidato Ben Barnicoat #12 e Antonio Garcia #3 per la prima posizione in GTD PRO. Il terzetto non si è risparmiato, una lotta senza esclusioni di colpi che ci ha tenuti incollati allo schermo.
Mercedes ha tentato di scappare sin da subito con Engel, abile ad approfittare della presenza di alcune GTD per guadagnare qualche metro sui diretti avversari. Corvette ha alzato il piede ed ha amministrato la seconda piazza, Lexus ha tagliato il traguardo in terza posizione dopo aver tentato invano di impensierire la Chevy #3.
GTD, 24h Daytona: Aston Martin con Heart of Racing
Roman De Angelis/Marco Sorensen/Ian James/Darren Turner (Heart of Racing #27 /Aston Martin) conquistano la Rolex 24 at Daytona in GTD, vincitori davanti a Andy Lally/John Potter/Spencer Pumpelly/Nicki Thiim (Magnus Racing #44/Aston Martin) ed a Brendan Iribe /Frederik Schandorff/Ollie Millroy / Marvin Kirchhöfer (Inception Racing #70/McLaren).
Affermazione storica per il quartetto del team americano, per la prima volta una squadra GTD ha infatti saputo abbattere tutte le GTD PRO in una sfida della serie. Dopo 13 gare la missione è riuscita, un fatto non banale al termine di una gara tiratissima.
https://twitter.com/AMR_Official/status/1619777608786542592Mercedes ed Aston Martin in vetta
Anche in GTD, come in GTD PRO, la lotta per la vetta a 12h dalla conclusione è stata rilegata a Mercedes ed Aston Martin. Winward Racing #57 ha dovuto subire il ritorno di Heart of Racing #23, un bel duello tra Phil Ellis e Roman De Angelis. Il canadese, campione in carica, si è messo in scia al rivale, ex protagonista del DTM che negli ultimi anni ha gareggiato sempre in North America tra GTWC ed IMSA WTSC.
Il duello tra il britannico ed il nordamericano è continuato anche nelle ore seguenti, una lotta ad ami pari per la prima posizione assoluta di classe. I due non si sono risparmiati, mentre Mike Skeen tentava di riportarsi davanti con l'AMG #32 del Team Korthoff Motorsports.
Team Korthoff Motorsports #32 saluta la gara
La situazione è rimasta immutata anche nelle ore seguenti, la fine della notte ha consegnato un colpo di scena importante. Mike Skeen/Mikael Grenier/Maximilian Goetz/ Kenton Koch ( Team Korthoff Motorsports #32 /Mercedes) hanno infatti dovuto ritirarsi per un problema tecnico, una beffa dopo una prova praticamente perfetta.
Dopo Mercedes è arrivato il turno di Aston Martin, Marco Sorensen ha infatti perso diversi secondi in seguito ad un problema che ha costretto il danese ad accostarsi lungo il rettilineo che porta alla ribattezzata 'Le Mans Chicane'.
Contro le GTD PRO per la gloria
Il finale, in mezzo alle GTD PRO, è stato pazzesco, l'ultimo atto di una lotta oltremodo spettacolare tra Winward Racing #57 e Heart of Racing #27. La ripartenza dall'ultima SC, avvenuta a meno di 40 minuti dalla bandiera a scacchi, non ha mancato di regalare emozioni con Marco Sorensen in lotta contro Phil Ellis.
La ripartenza a 28 min dalla conclusione ha visto l'uscita di scena dell'AMG di Winward Racing, out contro le barriere di turn 2 dopo un contatto con Corvette Racing. Sorensen ha dovuto lottare nuovamente alla successiva ripartenza, una nuova fase ricca d'azione come da pronostico.
Il danese ha portato a casa la manifestazione con Heart of Racing, meritatamente a segno davanti a Andy Lally/John Potter/Spencer Pumpelly/Nicki Thiim (Magnus Racing #44/Aston Martin) ed a Brendan Iribe /Frederik Schandorff/Ollie Millroy / Marvin Kirchhöfer (Inception Racing #70/McLaren).
Prossimo appuntamento con l'IMSA WeatherTech SportsCar Championship a metà marzo con la mitica 12h di Sebring, appuntamento che seguirà di un giorno la sfida inaugurare del FIA World Endurance Championship.
Luca Pellegrini