Formula E | Ritratto di Jake Dennis, il nuovo campione del mondo
Lo scorso fine settimana Jake Dennis ha vinto a Londra il suo primo titolo in monoposto in Formula E: andiamo alla scoperta del pilota inglese, ripercorrendo la sua carriera sin dagli esordi.
Gli esordi
Nato a Nuneaton, nel Warwickshire, il 16 giugno 1995, Jake Dennis comincia a correre sui kart nel 2003, all'età di otto anni. Dopo una serie di successi, nel 2011, a 16 anni, fa il suo esordio in monoposto, nelle serie monomarca Renault. Il primo titolo arriva nel 2012, nella Formula Renault NEC (Northern European Championship) 2.0, con tre vittore, a Hockenheim, a Oschersleben e ad Assen. L'anno successivo arriva quarto nella serie europea di categoria, la Eurocup Formula Renault 2.0, dietro Pierre Gasly, Oliver Rowland e Esteban Ocon. Sempre nel 2012, vince anche il prestigioso McLaren Autosport BRDC Award, divenendo all'epoca il più giovane di sempre ad ottenere questo riconoscimento.
Jake Dennis in Formula Renault NEC 2.0, nel 2012. © Chris Schotanus[/caption]Nel 2014 passa quindi al campionato europeo di Formula 3 e, dopo un nono posto nella prima stagione con Carlin, nel 2015 passa alla Prema e giunge terzo, conquistando sei vittorie (due a Pau, due a Spa, una al Red Bull Ring e una a Portimao), finendo dietro a Felix Rosenqvist e ad Antonio Giovinazzi, ma chiudendo davanti a quattro piloti del calibro di Charles Leclerc, Lance Stroll, George Russell e Alexander Albon.
I buoni risultati gli permettono di passare nel 2016 in GP3 con il team Arden. Dennis vince due gare, a Monza e a Sepang, e si piazza al quarto posto nella classifica finale. Sembrano le premesse per un'ottima carriera in monoposto, ma invece di essere confermato in GP3 o di passare nella neonata Formula 2, nel 2017 passa alle ruote coperte.
Jake Dennis nel 2016, dopo aver vinto a Monza in GP3, insieme a Jack Aitken e a Jake Hughes. © Zak Mauger/GP3 Series Media Service[/caption]Le ruote coperte
Per la verità, già nel 2016 aveva corso a Le Mans nella classe LMP2, ritirandosi. Ma nel 2017, eccezion fatta per qualche gara part time nella F3 europea, Dennis si dedica principalmente alle ruote coperte. Tra il 2017 e il 2020 Dennis corre ovunque, nel DTM, nell'ADAC GT Masters, nel Blancpain, anche se senza risultati di rilievo. In compenso, nel Blancpain gareggia con l'Aston Martin del team R-Motorsport, e questo gli permette di tornare in monoposto. In quella stagione, infatti, Aston Martin e Red Bull erano legati da una partnership, e l'inglese diventa quindi pilota di sviluppo del team di Milton Keynes.
Quell'anno scese in pista in due sessioni di test, a Barcellona e a Budapest, ma senza di fatto avere alcuna possibilità di fare il grande salto. Lui stesso definì all'epoca i due test "inaspettati". Resta quindi nel DTM anche nel 2019, ma il legame con la Red Bull resiste fino al 2022, anche se senza più scendere in pista.
Jake Dennis durante al volante della Red Bull RB14 in un test a Budapest nel 2018. © Getty Images / Red Bull Content Pool[/caption]Pilota ufficiale BMW e il passaggio in Formula E
Nel 2021 Jake Dennis diventa pilota ufficiale di BMW. Corre qualche gara nel GT World Challenge, ma soprattutto questo gli permette di esordire in Formula E proprio con la casa bavarese, che in quella stagione si appoggiava ad Andretti, al fianco di Maximilian Gunther.
L'esordio è complicato: nei primi due doubleheader di Diriyah e Roma non conquista neanche un punto, collezionando anche due ritiri. La svolta arriva nel round di Valencia: in Gara 1 (funestata da una serie di ritiri negli ultimi giri e di squalifiche a causa dell'esaurimento della potenza) chiude ottavo, ma il giorno dopo riesce dapprima a conquistare la pole, e poi a vincere la corsa.
La classifica particolarmente corta di quella stagione gli consente di restare in lotta per il titolo. Dennis vince un'altra gara a Londra, e conquista una serie di piazzamenti a punti, che lo portano a giocarsi il titolo negli ultimi due round di Berlino. In Gara 1 chiude quinto, e alla domenica, dopo i ritiri di Evans e Mortara, e con un De Vries attardato, sembra addirittura il favorito ad un certo punto, ma un guasto ai freni gli provoca un incidente, e deve abbandonare ogni velleità iridata. Alla fine chiude terzo in campionato, dietro De Vries e Mortara, a soli otto punti dall'olandese.
Nel 2022 BMW decide di abbandonare la Formula E. Resta ancora come motorista per Andretti per quest'ultima stagione prima del passaggio alla Gen 3, ma di fatto viene a mancare il supporto ufficiale. Nonostante un terzo posto nella gara inaugurale a Diriyah, il team fatica a mantenere il passo dei competitor. La stagione di Dennis si risolleva solo nel finale, quando conquista una vittoria, un secondo posto, due pole position e due giri veloci nelle due gare casalinghe di Londra, e poi un terzo posto nella gara finale di Seoul. Questo colpo di reni gli consente di salire al sesto posto nella classifica piloti, surclassando però il compagno di team Oliver Askew, che chiude con 102 punti in meno. Alla fine della stagione fa anche un test in Indycar a Sebring con Andretti, ma conferma il suo impegno nel mondiale elettrico.
2023: l'anno della consacrazione
Con il passaggio alle vetture Gen 3, BMW esce ufficialmente di scena, ma Dennis rimane comunque in Andretti, firmando un contratto pluriennale. La squadra americana passa quindi al powertrain Porsche, e la scelta si rivela subito azzeccata: nella prima gara stagionale a Città del Messico Dennis vince dominando, mentre il suo nuovo compagno di team André Lotterer chiude al quarto posto. Nelle successive due gare di Diriyah l'inglese giunge due volte secondo alle spalle della Porsche ufficiale di Pascal Wehrlein, partendo entrambe le volte undicesimo.
Jake Dennis dopo aver vinto il round inaugurale della stagione 2022-2023 di Formula E a Città del Messico. © FIA Formula E - Sam Bagnall[/caption]Sembra il preludio di una stagione trionfale. Ma nelle successive gare Jaguar ed Envision emergono, e Dennis assomma quattro zeri, che lo fanno sprofondare in classifica. Nella seconda gara di Berlino l'inglese torna sul podio, secondo, e apre una striscia di cinque rostri consecutivi. Giunge infatti terzo a Montecarlo, per poi chiudere secondo anche nelle due gare di Giacarta e a Portland. Questi risultati gli consentono, al termine della gara americana, di tornare in testa alla classifica.
Roma
Nel frattempo, Pascal Wehrlein, nonostante una vittoria a Giacarta, sembra essere sempre più in crisi di risultati. Dall'altro lato, Cassidy e Evans sembrano avere un leggero vantaggio tecnico dato dalla powertrain Jaguar, ma continuano a togliersi punti a vicenda. Si arriva in questa situazione a Roma, per la quart'ultima e la terz'ultima gara del campionato, con quattro piloti in lotta per il titolo. Qui la Casa del Giaguaro sembra essere in vantaggio, e infatti Evans e Bird blindano la prima fila, mentre Dennis è solo settimo. Il tremendo incidente nel corso dell'ottavo giro scombussola però le carte: Wehrlein viene coinvolto, danneggiando la vettura e chiudendo solo nono. In Andretti sbagliano la strategia, non rendendosi conto della possibilità dei giri aggiuntivi. Nel finale Dennis deve rallentare parecchio per non restare a secco, perdendo il podio a vantaggio di Gunther.
Il successo di Evans e il secondo posto di Cassidy sembrano complicare le cose per Dennis, ma l'inglese reagisce già il giorno dopo, conquistando la pole position. In gara sembra prefigurarsi un triello con Evans e Cassidy. Incredibilmente, però, i due kiwi si eliminano a vicenda in un contatto fratricida, lasciando Dennis libero di vincere la gara.
La svolta del campionato
Dennis esce da Roma con 24 punti di vantaggio a due gare dalla fine, e la possibilità di vincere il titolo già in Gara 1 a Londra. Sul suolo di casa Dennis è cauto, e inizialmente sembra che la pressione lo stia schiacciando. Ma il ritiro di Cassidy per il contatto con Buemi gli spalanca le porte verso il suo primo titolo mondiale. Nell'ultima gara stagionale coglie un altro terzo posto, arrivando a quota undici podi. Mai nessuno ne aveva conquistati così tanti in una singola stagione di Formula E. Jake Dennis diventa inoltre il primo inglese a vincere in Formula E, e l'ottavo campione della storia.
Il prossimo anno Jake Dennis sarà chiamato a confermare il titolo. L'inglese nella categoria elettrica sembra però aver finalmente trovato la sua dimensione, e potrebbe tranquillamente riconfermarsi. Nel frattempo, con le voci di un possibile ingresso di Andretti in Formula 1, la casa americana farebbe bene a guardarsi in casa: forse potrebbero già avere il candidato giusto per un sedile.
Alfredo Cirelli