La Formula E unisce le forze con l'UNICEF per proteggere i bambini di tutto il mondo e le famiglie più deboli dal Coronavirus. In particolare le due parti sono coinvolte in iniziative di raccolta fondi, destinati a progetti come quelli che contribuiscono ai programmi di apprendimento remoto e alla fornitura di attrezzature protettive essenziali per il personale ospedaliero e gli operatori sanitari in prima linea.

Nel comunicato rilasciato dalla Formula E si legge: "Come l'UNICEF, la Formula E ha una visione di un futuro più luminoso per bambini e giovani, che cresce su un pianeta più pulito e sicuro. In quanto sport globale con lo scopo di contrastare i cambiamenti climatici accelerando l'adozione dei veicoli elettrici, la Formula E è naturalmente disposta ad utilizzare le proprie piattaforme per aumentare la consapevolezza del lavoro dell'UNICEF per proteggere i bambini dagli effetti del coronavirus. In collaborazione con l'UNICEF, la Formula E avvierà iniziative per raccogliere fondi a sostegno dell'appello globale al coronavirus. Questi sforzi si baseranno su una donazione iniziale all'UNICEF dalla Formula E, per avere un impatto immediato sul lavoro dell'ente benefico.   La risposta globale dell'UNICEF alla pandemia del coronavirus comprende la lotta sia alla salute primaria e al benessere di bambini e giovani in tutto il mondo, sia a un impatto secondario delle opportunità educative perse, nonché alla discriminazione e allo stigma che derivano da una diffusa disinformazione.   Finora l'impatto del coronavirus sui bambini è stato enorme. Già l'incredibile cifra di 1,5 miliardi di bambini sta perdendo l'istruzione a causa della chiusura delle scuole. Con gravi perturbazioni per l'economia globale, molte famiglie rischiano di perdere i propri mezzi di sussistenza e di cadere nella povertà. Questa situazione è diversa da qualsiasi altra il mondo abbia mai conosciuto.   Le donazioni, la raccolta di fondi e il sostegno della Formula E nella sensibilizzazione sulla missione dell'UNICEF mirano a cambiare in meglio la vita dei bambini di tutto il mondo.   Per ulteriori informazioni sulla partnership UNICEF, visitare www.FIAFormulaE.com/UNICEF per poter effettuare una donazione."

Inoltre il boss della Formula E Alejandro Agag, intervistato da Motorsport.com si è espresso in merito al già tanto discusso budget cap in Formula 1, fornendo una personale soluzione:

"Credo che per il motorsport sia una grande occasione, specialmente per la F1. Bisogna rivedere l'intero modello, penso sia anche l'opportunità per tutti i team di condividere le entrate. Sento parlare di budget cap a 125 milioni di dollari, perché invece non portarlo a 75 milioni e renderlo proficuo per ognuno?"

"Ritengo sarebbe una buona cosa per il Patto della Concordia, che ancora non è stato firmato dato che le cose attualmente sono un po' un peso per la F1, visto che alcune squadre contano di più e altre meno. E' uno squilibrio enorme, coglierei l'occasione per dare una scossa all'intero sistema".

"Non penso sia normale che i team che corrono nello stesso campionato ricevano quantità di denaro diverse. Nella Premier League di calcio, ad esempio, la differenza tra il primo e l'ultimo della classifica è molto minore in termini di soldi ricevuti. Se la gente non capisce che il mondo dopo il Coronavirus cambierà, commette un grande errore. L'occasione c'è e va colta, noi non ne facciamo parte, ma nel nostro piccolo possiamo seguire questa strada e stilare nuovi accordi".

Da sottolineare infine che la Formula E ha sospeso la stagione fino a giugno. Al momento dunque rimangono solo appuntamenti prima della fine del campionato, ma ovviamente tutto è in continua evoluzione. Per la serie elettrica è spuntata anche l'ipotesi di correre sui circuiti permanenti data l'ulteriore difficoltà di allestire un tracciato cittadino. Vedremo quali saranno gli sviluppi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

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Carlo Luciani