Formula E | E-Prix Berlino 2, gara: Nato vince, De Vries Campione del Mondo
Nyck De Vries è Campione del Mondo al termine della season 7 della Formula E. L’olandese della Mercedes, che ha conquistato anche il Titolo Costruttori, ha ottenuto il titolo finendo l’ultima gara della stagione a Berlino in ottava posizione, dopo che tutti i suoi avversari per il titolo si sono praticamente auto eliminati. Vittoria in Germania per Norman Nato su Venturi, davanti a Rowland e Vandoorne.
Partenza decisiva: Mortara, Evans e Dennis subito fuori
Lo start dell’ultimo round stagionale ha visto subito fuori due dei principali contendenti al titolo. Allo spegnimento dei semafori, il grande favorito era Mitch Evans, terzo in qualifica a cinque punti da De Vries, solo 14°. Peccato che la sua Jaguar si sia ammutolita proprio al momento della partenza, lasciandolo fermo sulla piazzola mentre sopraggiungeva il gruppo alle sue spalle.
Dietro di lui, Gunther si è spostato all’ultimo per evitarlo, non lasciando però nessuno scampo a Edo Mortara, che si è trovato la Jaguar ferma senza aver il tempo di reagire. L’impatto è stato violento e inevitabile; entrambi i piloti sono usciti illesi, ma delusi per essersi giocati le proprie chances per il titolo. Entrambi, comunque, sono da considerarsi esenti da colpe.
Chi può essere più rammaricato è sicuramente Jake Dennis. L’inglese di BMW-Andretti, alla ripartenza dopo la bandiera rossa necessaria per pulire la pista, si è fatto trarre in inganno dal movimento di Sebastien Buemi, e alla staccata della prima curva è arrivato lungo andando a sbattere. Con una condotta più attenta e meno aggressiva, avrebbe sicuramente potuto contendere la conquista del titolo a De Vries.
Nato perfetto nella gestione gara
È passata quasi inosservata la vittoria di Norman Nato sulla Venturi, ma il francese ha compiuto un capolavoro. Bravissimo nella gestione degli attack mode, si è difeso alla perfezione dagli assalti degli avversari, ed ha riportato il team di Suzie Wolff sul gradino più alto del podio. Un risultato importante, da cui partire per imbastire le trattative per il rinnovo del contratto per la prossima stagione.
Secondo posto per Oliver Rowland, sempre coriaceo e veloce; male l’altra Nissan di Buemi, solo 14°. A completare il podio è stato Stoffel Vandoorne, il poleman di oggi. Il belga può recriminare per la strategia che gli ha fatto tardare molto l’utilizzo del primo attack mode, compromettendo un po’ la sua gara.
Bellissima la lotta per il quarto posto tra Lotterer e Sims, con i due a darsi sportellate durante l’ultimo giro, ma con grande rispetto reciproco. Sesto posto per l’altra Porsche di Wehrlein, mentre alla fine De Vries si è accontentato di un ottavo posto che lo ha tenuto fuori dai guai. Maglia nera di giornata Lucas Di Grassi, che ha messo a muro Antonio Felix Da Costa, che non ha mancato di fargli notare il proprio disappunto con un applauso ironico.
Per Nyck vittoria con vista sulla F.1
Una bella soddisfazione per De Vries, già conquistatore della F.2 nel 2019. La qualifica di stamattina non lasciava troppe speranze, ma l’olandese si è tenuto lontano dai guai, sfruttando anche la sfortuna degli avversari diretti.
Da sottolineare anche come Mercedes, sotto l’occhio attento di Toto Wolff, abbia ottenuto una vittoria che mostra la totale competenza e superiorità nell’ambito motorsport, almeno per quanto riguarda le monoposto. Il futuro non è certo, ma sicuramente la struttura resterà in pista, magari con un altro nome per questioni di sponsor, e sarà sempre un cliente scomodo per gli avversari.
Tra questi, da sottolineare la brutta prestazione di DS Techeetah, che abdica dopo tre anni di regno praticamente incontrastato. Per De Vries, ora è tempo di godersi il successo. Certo, le voci che lo vogliono presto su una Williams in F.1 si faranno più insistenti; staremo a vedere cosa decideranno di fare il giovane olandese e il suo capo Wolff. Per ora complimenti a lui, e arrivederci alla season 8, che vedrà debuttare la Gen3 delle vetture full-electric by Dallara.
Qui le classifiche complete della gara di oggi.Nicola Saglia