F1 | Viaggio nelle Academy: Ferrari, poche vittorie ma tante conferme
Il 2023 è stato un anno interlocutorio per la Ferrari Driver Academy: un solo titolo conquistato (ad inizio anno nella Formula 4 degli Emirati Arabi Uniti), e poche vittorie di tappa. Eppure, ci sono state delle importanti conferme, soprattutto in ottica 2024.
Formula 2: Bearman, esordio promettente
Partendo dalla Formula 2, occorre evidenziare l'ottima stagione di Oliver Bearman. Il pilota inglese ha iniziato un po' in sordina, racimolando appena tre punti nei primi tre round. Classici problemi di adattamento, soprattutto per quanto riguardava la gestione degli pneumatici. La svolta è arrivata a Baku, quando l'inglese si è reso protagonista di un weekend perfetto, primeggiando in tutte le sessioni e facendo quasi punteggio pieno. Gli è sfuggito soltanto il giro veloce nella Feature Race, ma in ogni caso quello azero è stato per lui il miglior weekend stagionale. Dopo un fine settimana, invece, non esaltante a Monaco, a causa di una pessima qualifica, Bearman è tornato al top a Barcellona, vincendo la Feature.
In quel momento sembrava potesse rientrare in lotta per il titolo, ma un'estate complicata l'ha fatto retrocedere in classifica. Tra il Red Bull Ring e Zandvoort ha conquistato infatti solo un terzo posto a Budapest (escludendo la Sprint Race di Zandvoort, che non ha assegnato punti), e ha dovuto abbandonare le speranze di vincere il campionato. Si è ripreso a Monza conquistando una vittoria di forza, ma un'altra pessima qualifica ad Abu Dhabi gli ha impedito di vincere il titolo rookie, andato a Victor Martins. La sua stagione si è conclusa quindi con un sesto posto finale e quattro vittorie. Poteva andare certamente meglio, ma l'inglese si è ben comportato, e sarà uno dei favoriti per il prossimo anno, quando rimarrà in Prema. Attenzione, però, perchè si troverà a dividere il box con un team mate scomodo: Andrea Kimi Antonelli.
Inoltre, ha potuto togliersi lo sfizio di debuttare su una F1. Ha guidato infatti la Haas nelle FP1 dei GP del Messico e di Abu Dhabi, impressionando gli addetti del team. E chissà che nel 2025 non ci sia, per lui, la possibilità di essere titolare nel team americano.
Oliver Bearman nel vittorioso weekend di Baku. © Twitter Prema TeamDiscorso opposto per quanto riguarda Arthur Leclerc. Il monegasco era partito forte, conquistando anche un insperato terzo posto nella caotica Feature di Melbourne. Sembrava il preludio ad un'ottima stagione, ma da lì Leclerc è evaporato, chiudendo il campionato solo 15esimo, con 116 punti di ritardo dal suo compagno di team Iwasa. I suoi risultati l'hanno fatto uscire dalla Ferrari Driver Academy, e adesso non è chiaro dove sarà il prossimo anno. Pare che, in ogni caso, resterà nella famiglia Ferrari, forse con un ruolo da rookie collaudatore analogo a quello ricoperto da Shwartzman negli ultimi anni. Meriterebbe probabilmente almeno un altro anno in F2, ma al momento sono rimasti pochi sedili vacanti, e lui non sembra essere tra i candidati.
Formula 3: Beganovic rimandato al 2024
Ci si aspettava probabilmente di più da Dino Beganovic quest'anno. Lo svedese arrivava infatti da campione in carica della Formula Regional, e poteva godere del supporto di Prema. Eppure, per l'alfiere della Ferrari Driver Academy, è stata una stagione piuttosto mediocre, intesa con il significato latino di "nel mezzo". Dopo un promettente esordio in Bahrain, con un quarto e un terzo posto, la sua annata è andata in calo. Qualche buono sprazzo, come il secondo posto a Monaco e a Budapest e il terzo a Barcellona, ma anche diverse prestazioni scialbe, che l'hanno fatto chiudere al sesto posto in campionato.
Quel che è peggio, è che ha chiuso alle spalle dei suoi compagni di squadra, O'Sullivan (secondo) e Aron (terzo), con i due che hanno quantomeno provato a contrastare Bortoleto. Per finire, Beganovic ha anche buttato all'aria un probabile podio nel GP di Macao, quando è finito nel muro alla curva Lisboa nel tentativo di sorpasso su Minì.
Alla fine, a ben vedere, non è stato un 2023 totalmente da buttare, e sia la Ferrari che la Prema l'hanno giustamente confermato per il 2024 in F3. Stagione in cui, se da un lato sarà chiamato a vincere il titolo, dall'altro dovrà vedersela contro il suo nuovo compagno di team Gabriele Minì, che sembra avere i favori del pronostico.
Formula Regional: da Camara ci si aspettava di più, bene la Weug
Per Rafael Camara si conclude un biennio all'ombra di Kimi Antonelli. Dopo aver chiuso il 2022 al terzo posto sia nella F4 italiana che in quella tedesca (vinte dal compagno di squadra italiano), il brasiliano ha iniziato anche il 2023 finendo terzo nella Formula Regional Middle East, anch'essa vinta da Antonelli. Nella serie europea, dopo un terzo posto nella gara inaugurale a Imola, ha avuto un inizio travagliato. La svolta è arrivata a Spa, dove ha vinto la prima gara, ma a quel punto era già troppo lontano dai vertici della classifica per tentare la rimonta.
Nonostante qualche buona prestazione (ha vinto anche in Austria), in generale è stato più un outsider che un vero contendente al titolo. Alla fine ha chiuso quinto in campionato, ben lontano dall'italiano, ma il finale di stagione è stato in crescita. Nel 2024 rimarrà nella serie europea, e dovrebbe essere uno dei favoriti. Con Antonelli e Martinius Stenshorne emigrati, e con Tramnitz e Haverkort che dovrebbero fare altrettanto, sarà il pilota più in alto in classifica nel 2023 a correre nel 2024. Dovrà però guardarsi dai rookie, in primis Ugo Ugochuckwu. Se non dovesse vincere neanche nel 2024, il futuro del brasiliano in Ferrari potrebbe complicarsi.
Rafael Camara, impegnato in Formula Regional nel 2023. © Scuderia Ferrari[/caption]Stagione invece estremamente positiva per Maya Weug, ben più di quanto non dica la classifica finale. La KIC Motorsport era una squadra ben lontana dall'essere di prima fascia, ma la pilota olandese si è ben difesa, entrando spesso in zona punti. Nessuno dei suoi compagni di team c'è riuscito, e alla fine ha chiuso diciassettesima in classifica e terza tra i rookie. La gara migliore è stata la seconda di Spa, dove sotto il diluvio ha chiuso in sesta posizione, nella corsa purtroppo funestata dalla morte di Van'T Hoff.
Nonostante i buoni risultati, il prossimo anno dovrebbe fare un downgrade. Come già annunciato dalla stessa Ferrari, infatti, la Weug rimarrà nell'Academy, ma andrà a correre in F1 Academy. Non si sa ancora con quale team, ma è abbastanza probabile che sarà una delle favorite per la vittoria del titolo.
Maya Weug, impegnata quest'anno in Formula Regional con KIC Motorsport. © Sebastian Rozendaal / Dutch Photo Agency[/caption]Formula 4: in crescita Taponen, in calo Wharton
A inizio anno sembrava prospettarsi una stagione fantastica per la Ferrari Driver Academy. Nella F4 UAE a contendersi il titolo erano stati infatti i suoi due alfieri James Wharton e Tuuka Taponen, con il neozelandese che aveva prevalso sul rookie finlandese. Di fatto, però, questo è stato l'unico titolo conquistato dalla Ferrari Driver Academy nel 2023. Nessuno dei due è stato in lotta per il titolo di F4 italiana, con Wharton troppo distante dai primi tre, mentre Taponen si è dimostrato più veloce in qualifica che in gara. Il finlandese, quantomeno, è andato in crescendo nel corso dell'anno. Alla fine hanno chiuso quarto e quinto in campionato. Un po' meglio in Euro 4, dove Wharton ha chiuso secondo, mentre Taponen ancora quinto.
Tuuka Taponen, finlandese della FDA. © ACI Sport[/caption]Infine, c'è da parlare ancora di Aurelia Nobels. La brasiliana è spesso stata la migliore delle ragazze, chiudendo più in alto in classifica rispetto alle altre (26esima a zero punti). Tuttavia, nella classifica riservata alle ragazze, a causa del sistema di punteggio ha chiuso terza, dietro la Haussman e la Blokhina.
James Wharton. © Scuderia Ferrari[/caption]Il prossimo anno Taponen salterà in Formula Regional, dove correrà con R-Ace GP, sia nella serie mediorientale che in quella europea. Il finlandese resterà comunque in Ferrari, così come la Nobels, che affiancherà la Weug in F1 Academy. Lo stesso non si può dire di Wharton: non solo non è stato confermato in Ferrari, ma al momento non è neanche chiaro cosa farà.
Aurelia Nobels. © Scuderia Ferrari[/caption]Verso il 2024
Il 2024 per la Ferrari Driver Academy sarà un anno di conferma. Degli otto piloti del 2023 ne sono stati confermati sei, con Wharton e Leclerc che lasceranno l'Academy. Nessuna nuova aggiunta, anche se su questo c'è stato un piccolo "giallo": René Lammers (figlio dell'ex pilota di F1 Jan) ha vinto le Finali Mondiali della FDA Scouting, ma non è stato ammesso nel programma. L'olandese, che il prossimo anno correrà comunque in F4 spagnola nel 2024, non è stato ritenuto pronto dal Cavallino, che si riserverà magari di riprenderlo in futuro. Ci sarà poi un cambio al vertice, con Jock Clear che prenderà il posto di Marco Matassa.
Guardando ai piloti rimanenti, le migliori chance saranno sicuramente in F2. Oliver Bearman dovrebbe essere uno dei favoriti insieme a Victor Martins e Antonelli per la vittoria al titolo. Grandi chance anche in F1 Academy, con Maya Weug che dovrebbe essere anch'essa la favorita. L'unica che potrebbe contrastarla dovrebbe essere Doriane Pin, che si vocifera andrà anch'essa a competere nella serie femminile.
In F3 e in FRECA, invece, sarà un po' più complicato, se Beganovic da un lato e Camara e Taponen dall'altro hanno sicuramente le carte per vincere, dovranno guardarsi le spalle, e potrebbero non avere vita facile.
Alfredo Cirelli