F1 | Monza, che succede alla nuova Fanzone?
Nonostante le ottime prevendite, non tutto sembra filare liscio per l'Autodromo di Monza. In vista del Gran Premio in programma il prossimo 11 settembre, le iniziative adottate in occasione del centenario del circuito rischiano di subire un drastico ridimensionamento. Il motivo? I sigilli apposti al cantiere della nuova Fanzone in Autodromo.
La Procura artefice del blocco del cantiere
Manca meno di un mese al Gran Premio d'Italia. Tutto è pronto per ospitare la gara, o almeno così si pensava. L'inizio dei lavori per la Fanzone ha infatti portato ad un blocco del cantiere, con l'inevitabile rischio che la nuova area allestita per l'intrattenimento dei tifosi non sia pronta in tempo.
In seguito alla pubblicazione di foto riguardanti un campo da padel costruito nell'area del Roccolo, il Comitato Parco Villa Reale, da sempre sensibile alle tematiche del polmone verde brianzolo, ha inviato una segnalazione ufficiale con richiesta di accesso agli atti. Da qui sono iniziati i problemi. Nessuno sembrava infatti sapere nulla in merito all'avvio dei lavori, tanto che l'assessore al Parco Arianna Bettin si era subito attivata per cercare di andare a fondo della vicenda. Nei giorni scorsi l'Autodromo ha poi diramato un comunicato stampa, annunciando la realizzazione di una Fanzone da più di 40mila metri quadrati dedicati all’intrattenimento degli spettatori. Il 13 agosto è però arrivata la svolta: il cantiere è stato bloccato, dopo che la Procura della Repubblica di Monza ha apposto i sigilli.
Nella nota del comune di Monza si legge: "Con un’ordinanza dirigenziale siglata la scorsa settimana, il comune era stato costretto a sospendere i lavori già iniziati nella zona tutelata del parco del Roccolo, dopo aver ricevuto la comunicazione di inizio lavori solo lo scorso 10 agosto, a opere già avviate, e avere riscontrato alcune mancanze nella documentazione prodotta." Nonostante l'arrivo dei documenti in comune in data 18 agosto e l'approvazione della fattibilità delle installazioni provvisorie (tranne la ruota panoramica) da parte della Sovrintendenza, i lavori non ripartiranno nell'immediato, perché occorre comunque attenersi alle disposizioni della Procura.
Tutto fermo, quindi, con il rischio che la situazione non si sblocchi in tempo per l’inizio della manifestazione del GP d'Italia.Reazioni
“È davvero indegno e vergognoso quello che sta accadendo. Nemmeno nelle peggiori previsioni, dopo la tornata elettorale che ha cambiato la guida della città di Monza, potevamo immaginare un epilogo di questo tipo. Il mondo attende il Gran Premio del centenario e il comune di Monza invece di stimolare Sias a fare di più, invia esposti, denunce e rimane seduto a godersi lo spettacolo dei sigilli posti dalla Procura a quella che doveva essere la grande vetrina della città? Credo che il sindaco Paolo Pilotto, che conosco e stimo, sia ostaggio di una esigua minoranza che gode nel fare la guerra all’Autodromo”. Queste le parole di Andrea Monti, vice capogruppo della Lega in regione Lombardia (oltre che grande appassionato di motorsport).
Da notare infatti come Monza, in seguito all'esito delle ultime elezioni amministrative, abbia registrato il successo della coalizione di centro-sinistra. Paolo Pilotto, nuovo sindaco, col suo programma ha dedicato molta attenzione ai temi legati all'ambiente e all’efficienza energetica. "Dobbiamo recuperare tempo perduto sulla pianificazione ambientale, per l’energia e per il clima." Egli però sembra ora trovarsi tra due fuochi: da una parte la componente ambientalista che lo sostiene, e dall’altra l’autodromo stesso che intende portare avanti i suoi progetti per la migliore promozione dell'evento.
Problema ambientale
C’è dunque grande incertezza intorno al progetto. Alcuni hanno accolto favorevolmente l’iniziativa pensando che l’evento correlato al GP sia perfettamente in linea con l’importante traguardo dell’Autodromo da celebrare; altri hanno invece storto il naso, lamentando che esso andrà a precludere ai residenti alcune zone del Parco, oltre a rappresentare fonte di inquinamento acustico. Tale contrapposizione diventa così una sorta di manifesto dei problemi che l'autodromo di Monza dovrà affrontare in vista del Gran Premio. Già nel 2008 (giusto per citare uno dei tanti episodi), infatti, le associazioni ambientaliste si erano attivate contro le concessioni alla Sias dell'autodromo, giudicate contro la valorizzazione del bene storico, paesaggistico e naturalistico.
In Italia problemi, all'estero si investe
Se in Italia ogni anno si affrontano difficoltà economiche e strutturali che mettono a rischio la realizzazione del Gran Premio d'Italia di Formula 1, in altre nazioni si investe proprio per non perdere questa opportunità e sfruttare al meglio l'occasione.
È notizia degli ultimi giorni che la nota catena alberghiera MGM Resort, attiva nel settore dell’intrattenimento, è pronta ad un investimento dai 20 ai 25 milioni di dollari a Las Vegas per acquistare dalla F1 biglietti da mettere poi in vendita sotto forma di pacchetti comprensivi di pernottamenti. E questi pacchetti potrebbero arrivare a superare i 100mila dollari. Insomma, non un GP da tutte le tasche!
Anche i promotori del Gran Premio del Belgio si attivano puntando con ingenti investimenti extra-sportivi al mantenimento dell’appuntamento nelle Ardenne. Spa-Francorchamps diventerà così una sorta di piccola Tomorrowland, con le esibizioni di 35 DJ e altre esperienze per il pubblico.
È una Formula 1 che continua ad andare in direzione dell'intrattenimento: anche il recente appuntamento di Miami ne è stato un esempio. Anche Monza ha bisogno di investire su questo aspetto, altrimenti l'addio al Gran Premio d'Italia nell'autodromo brianzolo potrebbe diventare un rischio concreto.
Anna Botton