Siamo soltanto al termine della prima tre giorni di test pre-stagionali ed è ovviamente troppo presto per poter dare giudizi sulle prestazioni delle monoposto costruite secondo il nuovo regolamento tecnico. Tuttavia è lecito chiedersi se questa generazione di vetture sarà davvero più lenta di quella precedente o se si riuscirà a chiudere il gap in poco tempo.

IL CONFRONTO CON IL 2021

Per poter avere un’idea sulle differenze in termini di tempi cronometrati, l’unico confronto possibile è con il GP di Spagna 2021, anno in cui si è corso per la prima volta con la modifica di curva 10 al Montmelò. 

Il tempo più veloce fatto segnare nei test fino a questo momento è quello di Lewis Hamilton in 1:19.138, ottenuto con mescola Pirelli C5, vale a dire la più morbida della gamma. Con la gomma C3, invece, il tempo più veloce di questa tre giorni appartiene a Charles Leclerc, che ha fermato il cronometro in 1:19.689. 

Nel 2021 la pole position del GP di Spagna è stata ottenuta sempre da Lewis Hamilton con un tempo di 1:16.741. Si potrebbe dunque facilmente affermare che le monoposto 2022 sono ben più lente della generazione precedente di ben oltre 2 secondi.

Sulla carta, questo era il distacco ipotizzato già lo scorso anno, anzi, circa 3-4 secondi al giro. Ma, considerando che siamo soltanto al terzo giorno di scuola, questo gap è da prendere con le pinze.

DOVE SI POTRÀ ARRIVARE?

Difficile dire ovviamente fin dove si potranno spingere queste vetture, ma se l’inizio è questo allora si può sicuramente affermare che il potenziale è alto. Fino ad ora sono pochi i pareri dei piloti che hanno descritto le proprie sensazioni al volante delle nuove monoposto.

Tra queste spicca sicuramente quella di Sebastian Vettel che ha dichiarato: “Nelle curve lente l’auto è lenta come un camion e questo è dovuto al peso elevato”È difficile quindi quantificare quali siano le vere prestazioni delle monoposto 2022, ma certo è che questi test di Barcellona ci hanno detto poco o niente. Team e piloti sono ancora in fase di rodaggio, ma sicuramente il limite sarà abbassato facilmente. La sensazione è che si possa progredire rapidamente già nel corso della stagione, raggiungendo magari verso la fine dell’anno i livelli del 2021, migliorando però allo stesso tempo la lotta in pista.

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Carlo Luciani