Dopo sole due stagioni Daniel Ricciardo saluta la McLaren, per giunta con un contratto che lo legava al team di Woking anche per il 2023. Il matrimonio tra l’australiano e la scuderia britannica non è stato roseo come tutti si potevano aspettare.

LE GRANDI ASPETTATIVE DELLA COPPIA RICCIARDO-MCLAREN

Un pilota capace di vincere Gran Premi con un team pluricampione del Mondo: doveva essere un’accoppiata vincente, la quale avrebbe potuto vedere la luce già nel 2018, dopo l’uscita di scena di Alonso, ma in quel caso l’australiano rifiutò. La dura separazione con Red Bull ed Helmut Marko, la parentesi Renault e poi l’occasione in McLaren, ma per varie ragioni la scintilla non è mai scattata. Da una parte l’emergente Norris ha evidenziato i pregi della monoposto inglese, facendo risaltare invece le difficoltà che Daniel ha avuto nel biennio 2021-2022. Ricciardo cercava da McLaren una squadra che potesse permettergli di tornare a giocarsi le vittorie e, sebbene le sue difficoltà siano state lampanti, questa vettura non è mai arrivata nelle mani dell'australiano.

"Sono sorpreso che non siamo riusciti a far funzionare il rapporto perché con tutto ciò che Daniel ha mostrato prima, avendo vinto così tante gare, pensavamo che la transizione sarebbe stata più facile, e quindi è davvero un peccato che siamo finiti in questa situazione".

"Abbiamo avuto anche alcune responsabilità. Non daremo la colpa a Daniel per la nostra posizione nel campionato costruttori. Un pilota di F1 per ottenere prestazioni, deve essere completamente tutt'uno con la macchina. Non siamo riusciti a metterlo a suo agio come Lando, soprattutto quando si trattava di spingere al limite. Abbiamo messo molto impegno come squadra per vedere cosa potevamo fare sulla macchina per aiutarlo. Anche lui si è impegnato molto. Ma non siamo ancora riusciti a sbloccare queste percentuali che ci mancavano". Queste sono state le parole di Andreas Seidl, Team Principal McLaren, dopo l'addio di Daniel Ricciardo.

L'UNICA LUCE DEL BIENNIO NERO: IL GP D'ITALIA 2021

Dopo un periodo di apprendistato alla sua prima stagione, la luce in fondo al tunnel sembrò arrivare con la vittoria del Gran Premio d’Italia. Tuttavia, il cambio regolamentare alle monoposto non ha giovato al portacolori australiano, che ha continuato a faticare con la nuova MCL36, giungendo alla separazione dal team di Woking. Daniel ha sempre dichiarato di essere consapevole delle sue difficoltà tecniche con il mezzo, e McLaren ha fatto il possibile per garantire una possibilità di lottare al vertice ad un pilota che vanta 8 GP vinti in carriera. Malgrado ciò, la risposta è sempre stata la stessa: “So cosa devo fare e dove perdo da Lando, ma semplicemente non riesco”. Parole che si rispecchiano anche nel suo annuncio di separarsi dalla McLaren, lasciando presagire un periodo amaro della sua carriera.

Resta comunque curioso come Daniel sia l’unico pilota ad aver riportato al successo la scuderia inglese dal Gran Premio del Brasile del 2012. Un segno che Ricciardo ha sempre colto le opportunità nella sua carriera, nonostante i periodi difficili. Nuove sfide ora attendono il pilota australiano, che vorrà soprattutto dimostrare di non aver perso lo smalto in questi due anni non fortunati per lui.

Antonio Fedele