F1 | Il "caso" budget cap: Wolff attacca, Horner risponde
Il paddock di Singapore in queste ore sembra un ring pronto ad ospitare il suo match di pugilato. La prima giornata è vissuta anche sul botta e risposta tra Toto Wolff e Christian Horner sul tema di cui tutti parlano, ossia quello del budget cap. Per quanto riguarda il Team Principal della Mercedes, infatti, il discorso non riguarderebbe soltanto il 2021, ma anche le stagioni 2022 e 2023.
WOLFF: "SONO MILIONI CHE FANNO LA DIFFERENZA"
Durante la sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore, Wolff si è espresso in maniera netta ai microfoni di SKY Italia: “Se loro (Red Bull e Aston Martin, ndr) hanno sforato il budget nel 2021, il problema si ripercuote anche sul 2022 e 2023, perché la strategia è la stessa. Se anche noi e Ferrari avessimo saputo di poterlo fare (si parla di circa cinque milioni di euro, ndr) senza una grande penalità, allora lo avremmo già fatto. È un discorso di trasparenza e leadership FIA, sono milioni che fanno la differenza tra vincere e perdere”.
HORNER RIBATTE : "REGOLAMENTO DA CHIARIRE"
Dopo la FP1 comandata da Lewis Hamilton è arrivata la risposta di Christian Horner: “Noi ci occupiamo di fatti, quando abbiamo presentato il bilancio a marzo eravamo al di sotto del limite imposto. Questo è il primo anno di questa regola e la FIA deve effettuare le sue verifiche, il regolamento è molto complicato e ci sono alcuni punti da chiarire. Attendiamo il report di settimana prossima e vedremo: crediamo di aver inserito alcuni punti nel cap da escludere. Siamo un bersaglio facile sul quale puntare il dito”. Le parole del Team Principal Red Bull confermano un atteggiamento della squadra di Milton Keynes sulla difensiva, come prevedibile, in attesa che l’indagine FIA venga conclusa e pubblicata. Sarà alquanto interessante capire quali sono i punti che, secondo le parole dell’inglese a capo di Red Bull, saranno omessi dal budget cap.
Inoltre, come riporta la FIA, in seguito alle indagini relative al 2021, le presunte violazioni, se presenti, saranno trattate secondo il processo formale stabilito dal regolamento. La valutazione determinerà anche l'eventuale presenza di un surplus minore o superiore del 5% relativo al budget cap. Tuttavia, è stato proprio Wolff a parlare anche di 2022 e 2023, motivo per cui la questione non sarà chiusa molto probabilmente in breve termine.
Antonio Fedele