F1 | GP Ungheria, qualifiche. Hamilton fa 104: “Come la prima volta”
Lewis Hamilton batte Max Verstappen per 3 millesimi regalandosi, in Ungheria, la prima pole position in Formula 1 da Jeddah 2021: “Come se fosse la prima volta”.
Per la prima volta dal passaggio alle vetture a effetto suolo e 33 gare dopo l’ultima volta, Lewis Hamilton è a Budapest ha posto fine a un lungo digiuno tornando in pole position. Reduce da uno dei venerdì più difficili dell’anno nel quale “non si era sentito bene per niente” e con una vettura “terribile”, il sette volte campione del mondo ha prima chiuso al comando le FP3 con 2 decimi di vantaggio su Verstappen, battuto poi anche in qualifica per 3 millesimi sotto la bandiera a scacchi per la pole numero 104 della sua carriera. Con Mercedes che torna in pole position per la prima volta da Ungheria 2022 quando davanti a tutti ci fu George Russell, oggi addirittura eliminato in Q1.
https://twitter.com/F1/status/1682796132676534274?s=20UNA SERIE DI RECORD BATTUTI
Un colpo che regala una serie di record assoluti a Hamilton. L’inglese è diventato il primo pilota a conquistare nove pole su un singolo circuito, battendo così Senna (a Imola), Schumacher (a Suzuka) e sé stesso (in Australia) a quota otto. Lewis ha anche registrato il nuovo record di distanza temporale tra la prima e l’ultima pole. Primato fissato ora a 16 anni, un mese e 13 giorni (315 GP con la prima pole fatta segnare il 9 giugno 2007 a Montréal). Battuto Raikkonen, fermo a 15 anni, due mesi e quattro giorni (e 283 gare).
POLE INATTESA: “SENSAZIONE MERAVIGLIOSA”
L’inglese è stato l’ultimo a tagliare il traguardo e con un giro perfetto ha tolto a Verstappen la soddisfazione della sesta pole consecutiva e dell’ottava stagionale: “Penso di non aver respirato per l’intero giro, alla fine avevo il fiato cortissimo”, ha detto Hamilton in conferenza stampa dopo la qualifica. “È una sensazione meravigliosa, dopo il tempo passato qui e i successi raccolti. È vero che è la pole numero 104 ma è come se fosse la prima”. Hamilton non ha nascosto come le aspettative di oggi non contemplassero la possibilità di una pole: “È difficile spiegare quanto sia speciale. Non ci aspettavamo in alcun modo di lottare per la pole position oggi, anche se George l’aveva ottenuta qui l’anno scorso”, ha ammesso. “Loro (indica Max e Lando, ndr) sembravano fortissimi, ma speravo di chiudere il più avanti possibile”.
Hamilton ha dichiarato anche che il clic è arrivato nel Q2 (con la gomma media) chiuso subito dietro Norris: “Quando siamo arrivati in Q2 ci siamo sentiti improvvisamente bene, eravamo secondi. In Q3 ero a un decimo da Max e sapevo che avrei potuto trovare qualche centesimo dalla vettura”, ha commentato. “Ho perso la maggior parte del tempo in curva 2 e soprattutto in curva 4 e 11, non so se loro alzassero il piede lì. Io ho dovuto dare tutto e sperare di restare in pista e l’ultimo settore è sembrato forte. È stato epico, sono felicissimo per tutto il team. È stato un anno e mezzo difficile personalmente e anche collettivamente. Abbiamo cercato di trovare il giusto percorso, di mantenere la motivazione di tutti ed è stata una sfida per tutti. Questo è stato un lavoro di team e il team oggi se lo merita”.
SITUAZIONE RIBALTATA DAL VENERDÌ
Alla fine della giornata di ieri Hamilton aveva candidamente ammesso come le cose non fossero state positive per sé stesso e per la Mercedes. Una grande differenza con il rendimento avuto nella giornata di oggi, imputabile, per Lewis, al grande lavoro fatto dietro le quinte: “Al simulatore, prima di ogni gara, ogni tanto le cose sembrano andare bene, ogni tanto sembrano terribili. Siamo arrivati qui sperando di avere un bilanciamento decente, ma 9 volte su 10 invece è terribile”, ha detto. “Ieri per noi non è stata una bella giornata, ma abbiamo lavorato nel corso della sera. Il team ha lavorato duramente al simulatore e abbiamo trovato una nuova direzione per oggi. Abbiamo fatto grandi modifiche alla macchina che ci hanno messo in una posizione migliore e sono riuscito a ripartire da lì”. In vista della gara, il sette volte iridato ha ammesso la superiorità di Red Bull e la speranza in un podio: “Normalmente non è una brutta vettura questa in gara, tendiamo ad avere un buon passo. Quello di Max ieri era straordinario, erano più veloci di noi. Se c’è un modo di mantenere le posizioni, forse possiamo lottare. Sarebbe bello chiudere in top-3: sono carico tanto quanto lo ero quando ho vinto la prima gara in Canada nel 2007”.
RITROVATA LA STRADA VERSO LA VETTA?
Se nel 2022 la Mercedes non sembrava trovarsi in una posizione felice in ottica futura, Hamilton ha ammesso come nel team la speranza di tornare davanti c’è stata sin dal momento in cui è stato deciso il cambio di filosofia portato dopo le prime gare che gli ha permesso di lavorare e ottenere i primi benefici: “L’anno scorso non eravamo da nessuna parte. Non arrivo in prima fila dal 2021 (da Interlagos 2022, ndr). Ho sempre creduto che un giorno, se ci fossimo applicati nel modo corretto, saremmo tornati. La domanda però era quanto ci avremmo messo. Abbiamo iniziato l’anno con la vettura gemella della precedente e tutto era identico”. Secondo Hamilton, il passaggio dal concetto zero-sidepod ad una filosofia più convenzionale sta portando i primi benefici sebbene il percorso sia ancora lungo: “Abbiamo iniziato questo viaggio ribaltando alcune delle decisioni sbagliate prese e stiamo andando oltre le aspettative”, ha concluso. “Stiamo iniziando a vedere lentamente i benefici. Ci sono altri passi avanti da fare per essere ancora più a nostro agio con la macchina, per lottare costantemente per la prima fila”.
Mattia Fundarò