Non conosce interruzioni il dominio firmato da Max Verstappen nel Mondiale di Formula 1 2023. Il campione del mondo in carica in Ungheria ha infatti conquistato il suo settimo successo consecutivo (il nono dall'inizio dell'anno), imponendosi in una gara che lo ha visto prendere il comando già alla prima curva nei confronti del poleman Hamilton. Sul podio si conferma uno splendido Lando Norris ed un redivivo Sergio Perez, mentre delude una Ferrari ormai sempre più quarta forza in campo.

UN UOMO SOLO AL COMANDO

Inattaccabile, inavvicinabile, imprendibile. Max Verstappen continua a "divorarsi" il Mondiale proseguendo anche a Budapest la propria striscia vincente. Dopo essersi visto soffiare per soli tre millesimi la pole position nelle qualifiche di ieri, l'olandese non ha avuto alcuna pietà nei confronti di Lewis Hamilton, scavalcato già alla prima staccata. Da quel momento, per lui è iniziata una fuga solitaria con un vantaggio sempre crescente nei confronti degli inseguitori, conclusa con oltre mezzo minuto su un comunque eccellente Lando Norris. Per Red Bull si tratta del 12° successo consecutivo, un nuovo record che va a cancellare quello precedentemente realizzato dalla McLaren durante la trionfale stagione 1988.

CONFERMA NORRIS, PEREZ SI 'SALVA' IN CORNER

Dopo il podio ottenuto nella gara di casa a Silverstone, si conferma su altissimi livelli Lando Norris. Il giovane britannico ha ottenuto la piazza d'onore, in una gara che lo aveva visto nelle battute iniziali accodarsi al compagno Piastri, autore di una partenza eccellente. Dopo essere stato richiamato per primo ai box rispetto al compagno di squadra, Norris si è impossessato del secondo posto contenendo il possibile ritorno nel finale da parte di Sergio Perez. Il messicano si è reso autore di una gara gagliarda dopo una qualifica difficile, pur rimanendo ad anni luce di distanza dal proprio compagno di squadra.

Mezza delusione invece per Lewis Hamilton, in difficoltà dopo la strepitosa pole di ieri: dopo essere scivolato al quarto posto sin dalle prime battute, il pilota Mercedes ha faticato molto nei primi due stint di gara, salvo poi recuperare parzialmente terreno nel finale su gomma media e riuscire a tenersi alle spalle la McLaren di un Oscar Piastri in costante crescita e autore di un ottimo start.

FERRARI SEMPRE PIU' INDIETRO

Se la Mercedes non ride con Hamilton, può almeno ritenersi soddisfatta per l'ottima rimonta messa a segno da George Russell, giunto sesto dopo essere scattato dalla penultima fila. Il giovane inglese ha avuto la meglio nel finale nei confronti della Ferrari di Sainz, riuscendo poi a precedere anche l'altra Rossa di Leclerc grazie ai 5" di penalità inflitti a quest'ultimo per eccesso di velocità in corsi box.

Per il Cavallino, quella di Budapest è stata un'altra gara in sordina: dopo un avvio promettente, in cui i due piloti erano riusciti a portarsi in quinta e sesta posizione, il ritmo gara non si è rivelato assolutamente all'altezza di McLaren e Mercedes, impedendo a Leclerc e Sainz di andare oltre una scialba settima e ottava posizione finale. Per il monegasco, da segnalare un primo pit stop che gli ha fatto perdere oltre 6" per un guaio alla posteriore sinistra, oltre al grave errore commesso in ingresso della pit-lane che di fatto gli è costato la posizione finale a vantaggio di Russell.

GARA DA DIMENTICARE PER ALFA ROMEO

Gara difficile anche per Aston Martin, incapace di andare oltre le due posizioni ai margini della top ten con Alonso e Stroll, per una AMR23 che sembra lontana parente di quella vista sino ad un paio di mesi fa. Buona la gara di Albon, capace di portare la Williams ad un passo dalla zona punti, mentre la giornata si è rivelata disastrosa per il duo Alfa Romeo: dopo l'ottima qualifica, Zhou ha dapprima stallato al via e dopo poche centinaia di metri ha urtato Ricciardo nel posteriore, innescando la carambola che ha costretto entrambe le Alpine al ritiro.

In tutto questo non si è salvato nemmeno Bottas, giunto dodicesimo dopo una gara anonima. Buono il rientro di Daniel Ricciardo, 13° sotto la bandiera a scacchi e autore di un lunghissimo terzo stint, ma in ogni caso ben davanti al compagno Tsunoda anche in gara. In difficoltà anche le Haas, mentre Sargeant nel finale si è unito ad Ocon e Gasly nel novero dei piloti che non hanno visto la bandiera a scacchi.

Tra una settimana si replica in Belgio, su uno dei circuiti più spettacolari della stagione e dove Verstappen punterà a ripetersi per regalare l'ennesima gioia alla marea di tifosi pronti a sostenerlo.

Marco Privitera