F1 | GP Spagna: Kvyat e Verstappen sotto i riflettori nella conferenza stampa
Daniil Kvyat: "Devo ammettere che la decisione è stata abbastanza sorprendente, per me è stato un vero e proprio shock, ma ormai è andata così e adesso cercherò come sempre di rispondere in pista. Credo che nulla cambierà per quanto mi riguarda, cercherò di fare del mio meglio nelle diciassette gare che ancora mancano alla fine della stagione. La Toro Rosso è un team che mi piace moltissimo, sono molto grato dell'accoglienza che mi hanno dato e questo mi aiuterà nel fornire la migliore risposta in pista. Non penso di essere andato in Red Bull troppo presto, se guardiamo a quanto accaduto fino a tre settimane fa io ero sul podio, dopodichè è stata presa questa decisione. Come detto sono i vertici del team ad averla presa e io non posso fare altro che accettarla e cercare di fare del mio meglio in Toro Rosso. Non ci sono state delle vere spiegazioni da parte loro in merito a quanto accaduto, semplicemente se vogliono che qualcosa accada la mettono in pratica. Nelle prime ore per me è stata dura, dopodiché una volta andato in fabbrica alla Toro Rosso ho potuto apprezzare la grande determinazione di questi ragazzi, che è la stessa che sento di avere io, pertanto penso ci siano molti più aspetti positivi di quanto possa sembrare. Credo che insieme si potrà fare un ottimo lavoro, e soltanto a quel punto sarà opportuno fare le valutazioni per il futuro. L'episodio di Sochi una scusa per retrocedermi? Credo che la parola retrocesso sia un po' eccesiva, penso di aver fatto tutto ciò che potevo per il team, portando punti e contribuendo al lavoro di sviluppo, pertanto credo sia una domanda da rivolgere a chi ha preso questa decisione, loro potranno senz'altro fornire una risposta migliore. Chi mi ha dato la notizia? Ero a casa a guardare la tv e mi ha telefonato il dottor Marko per comunicarmela. Dopodichè sono tornato sul divano a guardare Games of Thrones".
Max Verstappen: "Sono molto contento dell'occasione che mi è stata concessa, adesso potrò lottare per il podio, che da sempre rappresenta il mio obiettivo. Rischi? Forse quello più grosso è stato quello di arrivare così giovane in Formula 1, adesso si tratterà di dovermi adattare alla nuova macchina, non sarà facile farlo a stagione in corso ma insieme al team abbiamo lavorato molto bene in fabbrica. Ricciardo è un ragazzo molto in gamba, un pilota velocissimo e cercherò di imparare da lui. Non sono io a stabilire se Daniil meritasse tutto questo, penso soltanto a sfruttare al meglio questa opportunità".
Fernando Alonso: "Credo che la macchina stia migliorando, le prossime tre gare dovrebbero essere più positive rispetto alla Cina e Russia, visto che i circuiti si adattano maggiormente alle nostre caratteristiche. Avremo degli aggiornamenti di carattere aerodinamico e siamo sicuramente più ottimisti rispetto ad un mese fa. Qui in Spagna c'è ancora un buon entusiasmo per me e per Carlos, sicuramente non è come negli anni in cui occorreva fare una coda di 45 minuti per poter arrivare in circuito, però l'interesse è ancora piuttosto alto. Purtroppo le gare non sono più visibili a tutti a causa dei canali a pagamento ed il numero di spettatori è sicuramente calato, però la Formula 1 rimane uno sport ancora popolare". Momento d'ilarità generale quando è stato chiesto a Fernando un parere sullo scambio di piloti tra Red Bull e Toro Rosso: "Davvero lo hanno fatto? Non lo sapevo... - ha risposto ridendo - ma penso sia una loro decisione, finora hanno fatto un ottimo lavoro nel concedere delle opportunità ai giovani piloti.
Lewis Hamilton: "Credo che la Ferrari stia migliorando costantemente la propria macchina e qui a Barcellona porteranno degli aggiornamenti. Finora sono stati molto vicini, vogliono vincere e hanno molta fame, come noi. Del resto, abbiamo una capacità di sviluppo molto simile se non al loro stesso livello, dunque dobbiamo mantenere alta la concentrazione e continuare su questa strada. Lo scambio Kvyat-Verstappen? Non ne ho idea...credo sia una bella opportunità per entrambi, la Red Bull ha sempre fatto un ottimo lavoro, ma devono anche essere consapevoli che ci voglia tempo per crescere. La pressione è tanta, soprattutto ora che si entra sempre prima in Formula 1. Il mio parere non conta, ma sicuramente non è una cosa che mi sia molto piaciuta".
Kevin Magnussen: "Il risultato di Sochi ha reso tutti più felici, ma sappiamo di avere avuto anche un po' di fortuna per i ritiri altrui. Siamo consapevoli del fatto di dover migliorare ancora un po' prima di poter lottare costantemente per la zona punti, ma è stato bello entrare nella top ten. Le qualifiche sono il nostro punto debole, non riusciamo ancora a sfruttare appieno il potenziale della vettura, stiamo lavorando su diverse aree. Stiamo cercando di recuperare, passo dopo passo, lavorando molto sodo. L'ultima gara ha dimostrato che è possibile entrare in zona punti e se dovesse sucedere qualcosa a chi ci sta davanti noi dobbiamo farci trovare pronti per sfruttare l'occasione. Le nuove regole 2017? Spero soltanto che le macchine saranno più veloci...".
Carlos Sainz: "L'inizio di stagione è stato un po' complicato, abbiamo dimostrato di avere velocità e un buon passo in gara, ma per un motivo o l'altro non siamo finora riusciti a concretizzare il nostro potenziale. Sono ottimista però sul fatto che d'ora in avanti riusciremo ad ottenere i risultati che meritiamo. Ci sono stati parecchi cambiamenti all'interno del team ma non spetta a me valutare quanto accaduto. Devo soltanto avere fiducia in quello che Red Bull e Toro Rosso hanno deciso di fare, credo che sia per il bene del team, degli ingegneri e del personale coinvolto. Insieme a Daniil potremo lottare per il quinto posto in campionato, che era l'obiettivo che ci eravamo posti all'inizio della stagione. Non sono qui per valutare le prestazioni dei piloti, questo spetta ai miei capi, ma evidentemente non era ancora il mio momento. Apprezzo molto le opportunità che Red Bull fornisce ai giovani piloti, ci sono ancora tante gare e se riuscirò ad ottenere dei buoni risultati credo che arriverà anche la mia opportunità". Allo spagnolo è poi stato chiesto se il rapporto deteriorato tra lui e Verstappen possa aver contribuito in quanto accaduto: "Io e Max ci siamo sempre rispettati, pur lottando duramente in pista. Credo sia stata una decisione presa più che altro per una questione di prospettive del team. Comunque ci sfideremo presto sul kart...".
Marco Privitera