F1 | GP Russia, l'analisi tecnica delle novità viste a Sochi: momento di stasi
Il Circus della Formula 1 torna in Russia sul circuito di Sochi, vero e proprio feudo Mercedes, che vanta cinque vittorie su altrettante edizioni disputate. Come tutti i circuiti dell’era moderna, anche questo è stato disegnato dalla matita di Hermann Tilke ed è costituito da un mix di soluzioni già viste in precedenza: con un primo settore molto veloce, con la famosa curva tre da affrontare in pieno con ben 3G di forza laterale, e due settori più lenti e guidati caratterizzati da diverse curve ad angolo retto. Il layout può essere paragonato a quello del Bahrain, così come il carico da utilizzare: medio alto per cercare di trovare subito una buona trazione in uscita dalle curve, non per questo l’asse posteriore sarà quello più sollecitato a livello di pneumatici, ma contemporaneamente dovrà essere il più possibile equilibrato con quello anteriore per garantire una buona direzionalità e inserimento in curva.
Per quanto concerne la Power Unit il tracciato è molto esigente: considerando i due rettilinei la farfalla del gas sarà aperta per circa il 70% della percorrenza del singolo giro; criticità ci saranno anche dal punto di vista del consumo e per questo sarà fondamentale il corretto utilizzo della MGU-H e MGU-K. Ruolo importante lo rivestirà il DRS, che sui rettilinei potrà garantire un incremento fino a 20 km/h di velocità massima. Considerando la vicinanza con il GP di Singapore sono poche le novità viste in pista, ma vediamo come si sono preparati i vari team:
Mercedes Il team campione del mondo, dopo le tre sconfitte consecutive, cerca il riscatto sulla pista amica, infatti in Russia la casa della stella ha sempre vinto. Nessuna novità dal punto di vista aerodinamico per la W10, ma una modifica importante per quanto concerne la parte meccanica. Stiamo parlando del nuovo terzo elemento della sospensione anteriore: Bottas aveva provato nel corso delle prove libere di Singapore un terzo elemento dotato di molle Belleville (come sulle Red Bull) al posto del sistema idraulico per vedere le reazioni sull’asse anteriore della monoposto.Evidentemente tale soluzione è stata giudicata subito in modo positivo, tanto da essere provata anche in queste prove libere; poi scopriremo se verrà confermata anche per la gara. Il sistema a tazze e dischi conici ha lo scopo di regolare l’altezza da terra della monoposto, soprattutto in fase di beccheggio, cercando così di mantenere stabile la distanza da terra al fondo piatto, evitando di perdere la vena fluida di carico aerodinamico. Ricordiamo che le sospensioni a comando idraulico saranno abolite nel 2021 mentre si sta discutendo di anticipare tale scelta già dal prossimo anno. Dal punto di vista aerodinamico la Mercedes ha rispolverato le soluzioni da medio carico già viste in precedenza nell’attesa di portare nuove soluzioni in Giappone. (Foto: @AMuS)
Ferrari Dopo gli ottimi risultati ottenuti su piste diametralmente opposte come esigenze di carico e telaio, la Ferrari si presenta a Sochi immutata, ma con voglia di dimostrare di essere rinata. Confermato quindi il musetto anteriore, anche se sono state provate entrambe le soluzioni (nella foto il confronto con le due versioni), il fondo piatto con le fessure che ora sono irrigidite da placche di metallo, in modo da controllare le oscillazioni, e un estrattore con le derive verticali rivisto. Unica differenza con la SF90 vista la scorsa settimana riguarda l’incidenza degli alettoni: ora sono leggermente più scarichi considerando le esigenze della pista russa.La monoposto di Maranello ha dimostrato di essere vincente anche su di un circuito lento e formato da curve ad angolo retto (come quelle che sono presenti nel tratto più guidato di Sochi), così come ha ben impressionato ad inizio anno nel weekend del Bahrain; per la definitiva conferma bisognerà capire se la SF90 sarà efficace anche sulle curve da media percorrenza. (Foto: @AMuS)
Red Bull Il team di Milton Keynes si appresta a vivere un Gran Premio di Russia tutto in salita: considerando la sostituzione della parte endotermica della Power Unit Honda (con annessa penalizzazione in griglia di cinque posizioni) per entrambi i piloti. Obiettivo prepararsi al meglio per Suzuka, dove l'imperativo è vincere.La RB15 a Sochi presenta degli alettoni più scarichi, soprattuto al posteriore, e l’unica novità è costituita dai nuovi bargeboard: l’elemento principale infatti presenta un bordo d’ingresso inferiore più scavato (freccia verde). Questi interventi di micro aerodinamica servono soprattutto ad indirizzare in maniera corretta i flussi verso il fondo piatto, alimentando così il carico deportante della monoposto. (Foto: @AMuS)
McLaren Il team inglese ha confermato le novità portate a Singapore, in particolare modo per quanto riguarda il nuovo diffusore in configurazione da alto carico: nello specifico le derive verticali centrali sono più lunghe e seghettate sul fondo (frecce rosse) per cercare di creare micro vortici e pulire il flusso in uscita dal fondo piatto. Anche la zona intorno al crasi-box è rivista con una diversa disposizione dei flap Gurney (freccia verde) per cercare di incrementa deportanza verso l’asse posteriore. (Foto: @AMuS)
Toro Rosso Anche il team di Faenza subirà l’arretramento di cinque posizioni per entrambe le vetture sempre per la sostituzione del motore Honda. Dal punto di vista aerodinamico è stata confermata la veste sfoggiata a Singapore, anche l’alettone posteriore a cucchiaio, ma in configurazione da medio carico per non essere penalizzati per quanto concerne la velocità in fondo al rettilineo.Da segnalare che per la prima volta sulla STR14 la carenatura dell’Halo è sprovvisto di flap (solamente sulla vettura di Kvyat, freccia gialla) per correggere i flussi aerodinamici. (Foto: @AMuS)
Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano