F1 | GP Messico, gara: Verstappen eguaglia Prost, Ferrari sul podio con Leclerc
Nel giorno in cui il team mate e idolo di casa Checo Perez crolla definitivamente, Max Verstappen continua la sua marcia da schiacciasassi. L’olandese si è aggiudicato il Gran Premio di Città del Messico, prendendosi la prima posizione allo start di forza infilandosi tra le due Ferrari. Hamilton si è aggiudicato il secondo posto dopo una bella battaglia con Leclerc, terzo.
Max ingiocabile, Checo fuori alla prima curva
La chiave del GP del Messico è stata la partenza, con gli 800 metri a dividere la pole dalla prima staccata che hanno giocato un brutto scherzo alle due Ferrari in prima fila. Non ci è voluto tanto, infatti, a Verstappen per sbarazzarsi di Sainz e poi andare ad affiancare Charles Leclerc. A questo punto, un ruolo fondamentale lo ha giocato Sergio Perez, anche lui scattato bene e portatosi all’esterno dei due rivali.
Nel momento di impostare la traiettoria, però, il messicano, spinto a gran voce dai suoi tifosi, ha girato come se all’interno non ci fosse nessuna vettura. Il contatto con Leclerc è stato inevitabile, con conseguente “volo” della Red Bull che nel ricadere sull’asfalto è andato a picchiare pesantemente con il fondo della vettura. Un ritiro certamente amaro per lui, mentre la Ferrari di Leclerc ha subito solo un leggero danno all’ala anteriore.
In tutto questo parapiglia, ad approfittarne è stato Max Verstappen, trovatosi in testa incolume e al riparo da tutti i danni subiti e provocati dai rivali. A questo punto, l’olandese ha potuto iniziare ad impostare il proprio ritmo, senza che nessuno dietro di lui potesse avvicinarsi. Vittoria n.51 per lui, esattamente come il Professore Alain Prost.
La bandiera rossa agevola la tattica Red Bull
Al contrario dei piloti alle sue spalle, Verstappen si è fermato al giro 19 per montare le gomme bianche ed impostare così una strategia a due soste. Rientrato in pista, ha iniziato a martellare come solo lui sa fare, andando a superare nell’ordine Russell, Piastri e uno splendido Ricciardo. Al momento del pit di Leclerc, al giro 31, Max si è così trovato leader con 16.5 secondi sul monegasco, che però non si sarebbe più dovuto fermare.
Dopo due passaggi, però, Kevin Magnussen è andato violentemente a sbattere contro le barriere nel secondo settore, a causa di un cedimento della sospensione posteriore sinistra. A questo punto la Direzione Gara ha dapprima mandato in pista la Safety Car, per poi esporre bandiera rossa a causa delle condizioni delle barriere. Verstappen ha così potuto cambiare il proprio set di gomme dure senza perdere la prima posizione.
Ferrari, un podio importante
Dopo la pole position e la prima fila monopolizzata ieri, oggi Verstappen ha chiarito subito che alle due Ferrari il discorso vittoria era praticamente precluso. Leclerc ha dovuto fare gara su Hamilton, ma la bandiera rossa ha un po’ rovinato i piani del monegasco, che ha dovuto affrontare la ripartenza da fermo con gomma dura.
Hamilton, alle sue spalle, ha invece optato per la media, ed è quindi riuscito ad essere più veloce da subito, passandolo dopo pochi giri e mettendo tra di loro un gap importante da gestire nel finale, quando la prestazione della gialla è andata leggermente calando. Alla fine, l’inglese si è portato a casa un meritato secondo posto, dopo quello negato di Austin.
Terzo dunque Leclerc, davanti al compagno di squadra Sainz. Lo spagnolo, rispetto al team mate, ha avuto una prima parte di gara più lenta, per poi trovare un ritmo più consistente dopo la ripartenza, quando però davanti i giochi erano ormai fatti.
Grande rimonta di Norris, punti importanti per Ricciardo
Il pilota di giornata non può che essere Lando Norris. Il britannico della McLaren ha dovuto mettere in pista un recupero incredibile dall’ultima posizione a suon di sorpassi, di cui un paio memorabili come quelli su Ricciardo e Russell. Quinta piazza finale per lui, mentre Piastri ha chiuso ottavo dopo un contatto con Tsunoda.
Punti importantissimi sono arrivati anche per Daniel Ricciardo e Alpha Tauri. La sesta posizione (tenuta nel finale da Russell) è sfuggita per un pelo all’australiano, che comunque ha fatto una gara magistrale dopo la bellissima qualifica di ieri. A punti anche Albon e Esteban Ocon.
Da sottolineare il doppio ritiro Aston Martin, con Alonso praticamente mai in gara e Stroll coinvolto in un contatto con Valtteri Bottas. Incredibile l’involuzione del team di Silverstone dopo la prima parte di stagione.
Cambia lo scenario, ma non il protagonista: Max Verstappen è il dominatore assoluto di questa Formula 1, e Città del Messico ne è stata l’ennesima dimostrazione.
Nicola Saglia