Il Gran Premio del Canada ha visto le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz terminare rispettivamente in quarta e quinta posizione. Può sembrare un risultato poco positivo, ma l’analisi complessiva del weekend sembra voler suggerire una realtà ben diversa rispetto a quanto potrebbe apparire. Le prestazioni finali, infatti, non erano così distanti, almeno da Aston Martin e Mercedes, e potrebbero fare ben sperare per il futuro.

Un weekend positivo, peccato per il sabato

Già dalle prove libere di venerdì, l’atmosfera in casa Ferrari era sembrata ben diversa rispetto alle prime sette gare stagionali. Il passo evidenziato da entrambi i piloti, infatti, era sembrato subito positivo, tanto da indurre qualche sorriso in più e alcune parole positive da parte di entrambi i drivers in vista dei due giorni più importanti del weekend.

Poi, però, è arrivata la doccia (nel vero senso della parola) gelata del sabato e delle qualifiche. Prima la prestazione negativa dei piloti (Leclerc in particolare) e poi la penalizzazione di Sainz, hanno ricacciato indietro le Rosse, costringendole a lottare, almeno nelle prime fasi, nella pancia del gruppo. Il nervosismo del monegasco alla fine della sessione era un chiaro segnale, che mostrava per la prima volta in stagione l’amarezza per il risultato svanito. Un segnale, al di là di tutte le dichiarazioni e le analisi successive, che qualcosa si sta muovendo.

Una gara accorta e la strategia (finalmente) funziona

Il Gran Premio del Canada della Ferrari ha visto però tutta un’altra storia rispetto alle qualifiche, e tanti aspetti che solitamente creavano confusione oggi sono andati nella giusta direzione. A partire dalla strategia; quando infatti quasi tutti i piloti sono rientrati ai box approfittando della Safety car al 12° giro per montare gomme dure, gli uomini del muretto rosso non si sono fatti prendere dal panico e hanno deciso di continuare.

Una scelta corretta, evidentemente, dal momento che ha consentito a Leclerc e Sainz di continuare a girare su tempi competitivi (nell’ordine dell’1:16 basso) e di risparmiare una sosta, rispetto alle due di tutti i rivali. Il secondo aspetto da considerare, nel weekend di Montreal, è la competitività ritrovata da parte delle Rosse. Perlomeno, è inutile negare che Aston e Mercedes siano state nel mirino per tutta la durata della gara, e il passo ha permesso di effettuare una rimonta che poteva essere ben più difficile, come visto fino a questo momento in stagione.

La luce in fondo al tunnel? Forse, ma serve costanza

“È stata la gara migliore per quanto riguarda la gestione gomme e il passo. Stiamo lavorando, ma aspettiamo conferme sulle prossime piste”. Queste le dichiarazioni, in sintesi, del team principal Vasseur al termine del GP di Spagna. Come dire che per parlare di rinascita e luce in fondo al tunnel sia ancora presto, ma oggi è lecito fare i complimenti al team per i miglioramenti effettuati.

Non c’è dubbio che degrado e ritmo siano migliorati, ma adesso occorre fare lo step in più. Serve costanza, e non solo nei risultati. Occorre continuare a lavorare senza fermarsi, senza avere più problemi tecnici che troppo spesso in questa stagione hanno costretto gli uomini Ferrari a lavorare in condizioni non ottimali. Quel “Sainz non ti attaccherà” ripetuto via radio a Leclerc, è un chiaro segnale di come si sia cercato in tutti i modi di trovare una gara pulita senza nessun tipo di problema.

“Il feeling è positivo, ma la pista qui è particolare. La giornata è stata positiva, con un buon feeling, e credo che abbiamo trovato qualcosa di buono”, ha dichiarato Leclerc. Il monegasco comincia a sentirsi bene con la macchina, al pari di Sainz, e questo è un ottimo segno. Ma è evidente che nessuno si accontenta; ora è necessario che già dal Red Bull Ring tutto continui a funzionare, e i weekend cominceranno certamente a prendere una piega migliore per tutti dalle parti di Maranello.

Nicola Saglia