Una prestazione convincente, che scaccia via le ombre messicane e restituisce una Ferrari protagonista. Il week-end brasiliano ha visto la Rossa nuovamente sul podio con Carlos Sainz, terzo sul traguardo di Interlagos dopo il secondo posto ottenuto nella Sprint Race. Ma nel box di Maranello emerge il nervosismo di Charles Leclerc, il quale ha chiesto (senza successo) a più riprese nel finale di ottenere in eredità dal compagno la terza posizione attraverso uno "switch" dettato dal muretto box.

LECLERC "INVOCA" IL TERZO POSTO

Se da un lato la Ferrari può ritenersi soddisfatta di un terzo e di un quarto posto ottenuti a dispetto di circostanze poco favorevoli, dall'altro le acque agitate continuano a vedere come protagonista Charles Leclerc. Dopo il "fattaccio" di venerdì, in occasione del quale era stato palese l'errore strategico del team di montare le gomme intermedie nel finale delle qualifiche, la frustrazione del monegasco è emersa nei giri finali del Gran Premio, in occasione dei quali ha invocato più volte al muretto box di poter ricevere la terza piazza da Sainz. Il motivo? La ricerca di punti utili nella rincorsa al secondo posto iridato, ora detenuto in concomitanza con Sergio Perez.

LE CONVERSAZIONI VIA RADIO

Emblematici, da questo punto di vista, i team radio degli ultimi giri provenienti dalla vettura numero 16: "Per favore, pensiamo al campionato. Ogni punto è importante". Dal muretto la richiesta non è stata avallata, anche in virtù del fatto che Sainz era finito a rischio penalità per un episodio alle spalle della Safety Car. "E' troppo rischioso" è stata in sintesi la risposta del team, con Leclerc che però non ha mancato di polemizzare a fine gara: "Davvero un risultato straordinario...mamma mia".

Uno scambio di battute che può starci nelle concitate fasi finali di gara, ma che però dovrebbe fare riflettere i vertici del Cavallino. I malumori del proprio talento sono ormai sempre più frequenti, in una stagione partita sotto i migliori auspici ma che poi, oltre all'impossibilità di potersi giocare ad armi pari il titolo con la Red Bull, ha visto squadra (e pilota) autori di errori importanti nel corso dell'anno.

RITROVARE COMPATTEZZA

Di fatto, la Ferrari ha la necessità di ritrovare il proprio pilota di punta, facendo quadrato e delineando una volta per tutte le gerarchie interne. Questo soprattutto in vista di una stagione 2023 in cui non sarà più possibile commettere analoghe incertezze, se l'obiettivo sarà quello di puntare al titolo sconfiggendo la concorrenza di una Red Bull comunque formidabile e di una Mercedes in netta ripresa. Leclerc ha bisogno di tornare a sentirsi protagonista, in una gara che per lui è stata comunque condizionata dal contatto avvenuto nel corso del primo giro con Norris, che lo ha costretto al rientro ai box dopo un urto contro le barriere.

SAINZ POSITIVO E CONCRETO

Tutto ciò senza dimenticare l'ottima prestazione complessiva da parte di Carlos Sainz. Lo spagnolo, penalizzato di cinque posizioni in griglia dopo la sostituzione del motore endotermico, ha costantemente girato sul passo dei migliori per l'intera gara, artigliando un bel podio nel finale dopo aver scavalcato la Red Bull di Perez. "È stata una gara con il coltello tra i denti - ha dichiarato il madrileno - da parte di tutto il team. Abbiamo avuto un fine settimana solido nonostante la penalità e alcuni imprevisti, come il problema con la visiera a strappo di oggi che ci ha obbligato ad anticipare la mia prima sosta e a ripensare la strategia. Siamo sempre rimasti concentrati, abbiamo recuperato rapidamente il passo dopo ogni sosta e siamo stati veloci per tutta la gara, reagendo nella maniera giusta ad ogni episodio e abbiamo anche potuto contare su ottimi pit stop da parte dei meccanici".

MISSIONE ABU DHABI

Il bilancio complessivo della trasferta brasiliana è comunque da ritenersi soddisfacente per il Cavallino, che adesso nella gara conclusiva di Abu Dhabi dovrà per forza di cosa concentrarsi sull'obiettivo secondo posto sia tra i Costruttori (al momento conserva 19 punti sulla Mercedes) che tra i piloti, con Leclerc appaiato a quota 290 con Perez. Questo prima di poter voltare pagina, e pensare come impostare al meglio quella destinata ad essere come l'ennesima stagione del riscatto.

Marco Privitera