L’Autodromo intitolato a José Carlos Pace ha regalato edizioni memorabili del GP del Brasile di F1 nel corso degli anni: in molte di queste la pioggia è stata protagonista sul circuito di Interlagos. Per l’edizione 2022, la quale comprende anche la gara sprint da 100 km, le previsioni meteo non sono delle migliori. Ripercorriamo quindi le edizioni storiche che hanno contrassegnato la gara brasiliana nella quale la pioggia ha cambiato, o intaccato, un storia che pareva già scritta.

1993: L'ULTIMA IN CASA DI SENNA

Come non cominciare dall’idolo di casa, Ayrton Senna. Il brasiliano, nato proprio a San Paolo, ha consegnato la vittoria numero 100 in carriera alla McLaren nell’edizione del 1993. Contro i pronostici, i quali davano per favorite le Williams, Senna ha portato a casa la sua seconda ed ultima vittoria in Brasile. La pioggia, arrivata a circa metà gara, ha messo fuori gioco Prost. Il transalpino, scattato dalla pole, aveva ritardato il pit stop per problemi alla radio e successivamente entrava in collisione con la Minardi di Fittipaldi. Al giro 42, con la pioggia finita e la pista in rapido asciugamento, avvenne il sorpasso decisivo di Senna sull’altra Williams di Damon Hill, entrambi sulle slick. Da quel momento il brasiliano non lascerà puù la leadership del Gran Premio davanti a sui tifosi. All’arrivo la folla è in delirio, è un tripudio. Senna viene scortato sulla Safety Car per evitare l’invasione dei tifosi, i giornali l’indomani intitoleranno: “Ayrton Senna vencedor”.

2003: NEL CAOS REGNA FISICHELLA

Nel 2003 viene disputata una delle edizioni più incredibili del Gran Premio del Brasile, i cui risultati ufficiali verranno decisi cinque giorni dopo il GP. La gara fu inizialmente rinviata di 15 minuti per un temporale e la partenza effettuata sotto regime di Safety Car. Poteva essere un altro successo di un brasiliano, ossia quello di Rubens Barrichello a bordo della Ferrari, e invece il suo motore ha ceduto al giro 47. Inoltre, le condizioni miste hanno scombussolato la classifica: dopo sette giri dall'inconveniente di Rubens, la gara è stata sospesa definitivamente per un incidente che ha coinvolto Mark Webber in primis e Fernando Alonso in seguito, portando troppi detriti in pista. Caos nel dopo gara: inizialmente la vittoria era stata assegnata a Kimi Raikkonen, ma, a causa di un errore del sistema di cronometraggio, Fisichella sarà proclamato vincitore successivamente. Giancarlo prenderà il trofeo del primo posto nel GP successivo ad Imola. Quella fu la prima delle tre vittorie in carriera per il pilota italiano e l’ultima della Jordan. Nonostante l’incidente, Alonso risultò sul podio.

2008: HAMILTON E IL PRIMO TITOLO ALL'ULTIMA CURVA

Indimenticabile l’edizione del 2008, con il duello Massa-Hamilton in campionato ed il titolo deciso proprio all’ultima curva dell’ultimo giro. Il brasiliano scattava dalla pole, in stato di grazia sul circuito di casa, mentre al 23enne della McLaren bastava un quinto posto per laurearsi Campione del Mondo con Massa vincitore del Gran Premio. Hamilton aveva i fantasmi della stagione precedente, mentre in casa Ferrari non avevano nulla da perdere. Come spesso accade, il meteo ad Interlagos è capace di cambiare rapidamente: in soli cinque minuti, poco prima dello spegnimento dei semafori, si è passati dal sole ad una pioggia torrenziale. Quest’ultima è durata poco, portando la pista ad asciugarsi. Con nove giri alla bandiera a scacchi la pioggia tornava a cadere in maniera fine sulla pista. Alcuni piloti hanno optato per le gomme da bagnato, altri hanno continuato su quelle da asciutto. Tra questi figurava Timo Glock, sopravanzato all’ultima curva da Hamilton nel caos generale, il quale si trovava in sesta posizione. Questo sorpasso consegnerà il primo titolo in carriera a Lewis Hamilton, togliendolo dalle mani di Felipe Massa, che aveva vinto la gara.

2012: IL COMEBACK DI SEBASTIAN VETTEL

2012: un altro titolo Mondiale assegnato in Brasile in condizioni di bagnato. Vettel comandava la classifica alla vigilia, mentre ad Alonso serviva un miracolo sportivo. E quest’ultimo sembrava arrivato con la Red Bull RB8 dell’allora due volte Campione del Mondo in testacoda nel primo giro, colpita dalla Williams di Bruno Senna. Adrian Newey passa quasi l’intera gara ad osservare i danni sulla sua creatura attraverso una fotografia, ma nel frattempo Vettel metteva a segno una incredibile rimonta dal fondo della classifica. Persino un pit stop lento non è bastato a fermare il tedesco, il quale sotto regime di Safety Car e pioggia battente ha attraversato la linea del traguardo da triplice Campione del Mondo di Formula 1. Quella del 2012 fu anche l’ultima doppietta McLaren prima del Gran Premio d’Italia 2021.

2016: VERSTAPPEN E LA SUA "MAGIA"

L’edizione più recente con la pioggia protagonista è quella del 2016. La scena è stata rubata dall’attuale bicampione Max Verstappen, ai tempi un giovane pilota alla sua prima esperienza con la Red Bull. La gara è durata oltre tre ore e di azione non ce n’è stata molta, considerando i lunghi periodi di bandiera rossa e Safety Car. La pioggia era davvero incessante quel giorno e molte auto rischiavano di perdere il controllo a causa del fenomeno di aquaplaning. Proprio Verstappen è stato protagonista di un testacoda alla Subida dos Boxes, controllato magistralmente. Da quel punto, Max ha iniziato a sfilare le vetture davanti come se fossero birilli. Al termine della gara vincerà Lewis Hamilton, che alimenta le speranze di titolo, con Rosberg secondo, davanti ad un arrembante Verstappen.

Riuscirà l’edizione 2022 ad aggiungersi alla lista, nonostante entrambi i titoli Mondiali siano già decisi?

Antonio Fedele