F1 | GP Australia: lo strano...caso di Alexander Albon
Il GP Australia di F1 è stato positivo ma anche insolito per Alexander Albon e per la Williams. Il pilota anglo-thailandese ha conquistato infatti la decima posizione dopo essere partito dall'ultima casella della griglia grazie ad una strategia fuori dal comune, andando a completare uno stint di ben 57 giri. Andiamo ad analizzare quanto è successo a Melbourne.
UNO STINT DI 57 GIRI
Uno stint lungo ben 57 giri per Alexander Albon che grazie alla strategia messa in atto durante il GP Australia di F1 è riuscito a portare il primo punto di questa stagione alla Williams. Un punto insperato visto le premesse della vigilia, ma che è arrivato grazie ad una mossa audace del team di Grove, che è stato in grado di cambiare le carte in tavola a gara in corso. La strategia messa in atto dalla Williams infatti non è stata decisa a tavolino, ma è stata concordata con il pilota a seguito dell’andamento della gara.
Alex Albon ha infatti corso tutto il GP Australia con le gomme Hard scelte alla partenza dopo essere partito dal fondo della griglia, effettuando la sua sosta soltanto nel corso del penultimo giro. Sosta che gli ha permesso di rientrare in decima posizione beffando l’Alfa Romeo di Zhou. Eppure di occasioni per il pit-stop ne abbiamo viste tante durante la gara, tra Safety Car e Virtual Safety Car. Ma per una volta alla Williams si è deciso di non seguire le altre scuderie e nemmeno la strategia concordata considerato il passo del suo pilota, che una volta liberatosi della Haas con pista libera, ha impresso da quel momento in poi un ritmo degno di nota nonostante lo pneumatico usurato.
E’ LA WILLIAMS O LE GOMME?
L’alfiere della Williams ha infatti girato su tempi quasi pari a quelli della McLaren con gomme Hard usate, quando invece tutti gli altri a parte lo sfortunato Alonso, hanno optato per il cambio gomme. Questo lascia sicuramente un interrogativo se siano gli pneumatici Pirelli a permettere tale performance o sia la Williams ad adattarsi bene a quella mescola. Ma in questo caso solo il tempo potrà darci risposte più concrete, considerato comunque che sono trascorse soltanto tre gare dall’inizio del Mondiale F1 2022.
Ma viste le prestazioni di certo non superiori della Power-Unit Mercedes ci sentiamo di dire che la Williams abbia dalla sua un buon pacchetto aerodinamico e meccanico che consente alla FW44 di sfruttare al meglio la finestra di utilizzo delle gomme. Il giusto assetto infatti può aver contribuito a dare un ciclo di riscaldamento giusto sullo pneumatico, che poi Albon ha sfruttato al meglio.
LE DICHIARAZIONI DI ALBON
Al termine del GP Australia di F1 Alexander Albon ha dichiarato: “È stato bello quanto difficile, perché abbiamo davvero lottato. Ci siamo dovuti prendere dei rischi perché non avevamo nulla da perdere. Non so cosa ci sia nella gomma Hard, ma va bene ogni volta che la mettiamo. Abbiamo optato per la dura perché con il degrado ridotto, andavo sempre più veloce man mano che il carico di carburante scendeva".
Alex Albon ha ammesso: “Ad essere sincero devo dire che non è stata decisa a tavolino. Sono rimasto sorpreso del mancato ingresso ai box sia in occasione della Virtual Safety Car che delle due Safety car. Ho pensato che al box sapessero qualcosa che io non sapevo. Quando non ho più avuto una delle due Haas davanti a me sono riuscito a scappare via. Avevo gomme più vecchie rispetto agli altri, ma riuscivo a girare più o meno sugli stessi tempi delle McLaren. È stato un risultato inaspettato ma che mette in risalto tutto il lavoro svolto in fabbrica ed in pista. Sono contento di aver ottenuto questo risultato per la squadra”.
Julian D’Agata
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