Secondo l'agenzia Reuters gli avvocati dell'ex pilota della Ferrari Felipe Massa hanno avviato un'azione legale contro la F1 e la FIA chiedendo il risarcimento danni per la famosa questione legata al campionato 2008. In data 15 agosto, una lettera formale di otto pagine avrebbe preso la strada verso l'amministratore delegato della F1, Stefano Domenicali, e il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.

Atto formale obbligatorio

Formalmente la lettera in questione costituisce un passaggio formale obbligatorio prima di un procedimento giudiziario. Secondo Enyo Law, operante a Londra, Felipe Massa sarebbe stato "vittima di una cospirazione commessa da individui ai massimi livelli della F1 insieme alla FIA". Il brasiliano avrebbe infatti perso decine di milioni di euro in mancati guadagni e bonus a causa della ben nota vicenda del Crash-gate di Singapore, che ha portato al risultato finale del campionato 2008. Nella dichiarazione si legge come Massa sia "il legittimo Campione 2008" e le perdite siano soltanto una stima, per quanto "questo importo non copra le gravi perdite morali e di reputazione subite".

Bernie Ecclestone "non ricorda"

Un portavoce della FIA ha riconosciuto la ricezione della lettera, aggiungendo che per ora non rilasceranno commenti, per quanto "la faccenda sia in corso di revisione". Per quanto riguarda la F1, intesa come organizzazione, non si avranno risposte immediate a causa della chiusura estiva. Più intricata la posizione di Bernie Ecclestone che, in una conversazione telefonica con la Reuters, ha dichiarato di non ricordare di aver mai detto le frasi chiave attribuite, nemmeno di ricordare di aver rilasciato l'intervista. Inoltre gli avvocati di Felipe Massa non l'avrebbero interpellato sulla questione, perlomeno su quanto rilasciato.

Cosa succederà?

La vicenda legata alle dichiarazioni di Ecclestone e dell'intenzione di "rivalsa" del brasiliano è ben nota da tempo. Una richiesta di tipo pecuniario pareva subordinata ad una seconda "fase" dell'azione globale di Felipe. Come abbiamo già avuto modo di evidenziare, un'azione legale di questo tipo non fa bene a nessuno e potrebbe finire in un nulla di fatto o in una logorante azione di attrito tra le parti. Vale la pena sottolineare i numerosi conflitti di interesse nella vicenda, a cominciare dall'attuale posizione in FIA di Massa per finire con quella di Domenicali (ai tempi Team Principal della Ferrari). Vedremo cosa ne verrà fuori, tuttavia sorge spontanea una domanda: se già nel 2009 negli ambienti giravano voci riguardo ad un "pasticcio" relativo al GP di Singapore 2008, perché ai tempi la Scuderia Ferrari non ha inteso fare valere le proprie ragioni?

Luca Colombo