Il pilota britannico Gino Rea, titolare nel team EWC FCC TSR Honda, è stato vittima di un grave incidente alla Triangle Chicane, finendo contro il muro ad elevata velocità. Per Gino le condizioni sembrano migliorare lievemente. Il post della moglie

IL FATTO

Le cause non sono ancora chiare, ne è stata rilasciata alcuna nota ufficiale al riguardo. Fatto sta che Gino Rea è caduto rovinosamente alla Triangle Chicane, stesso punto dove perse la vita Daijiro Kato, durante le prove libere della 8H di Suzuka 2022. Il pilota, rimasto senza sensi in terra, è stato subito soccorso ed è stato elitrasportato all’ospedale della prefettura per accertamenti. Voci di corridoio, tutt’ora non confermate, parlano di un problema ai freni della CBR-RRR bianco azzurra del team FCC TSR, formazione ufficialmente supportata da Honda.

IL POST DELLA MOGLIE

Riportiamo qui le parole della moglie, rilasciate su Instagram sul profilo di Gino Rea in un post:

"Finora non abbiamo potuto pubblicare aggiornamenti in merito alle condizioni di salute di Gino. Questo è dovuto alla cultura giapponese, in quanto non vengono rilasciate notizie ai media senza un pregresso contatto diretto con la famiglia. Siamo arrivati in Giappone lunedì 8 agosto alle 20:00 e di questo dobbiamo ringraziare l’EWC, FIM, Suzuka Circuit, il consolato britannico ed il team TSR per tutto l’aiuto nell’organizzare dei visti di emergenza per tutti noi. Successivamente, alle 14:30, abbiamo avuto l’opportunità di vedere Gino, pertanto ora abbiamo la conferma dei medici sulle sue condizioni.

"Gino è stato ricoverato in terapia intensiva sabato 6 agosto a seguito di un incidente nel corso della seconda sessione di prove libere. Ha riportato una commozione cerebrale e ha riportato gravi ferite alla testa, oltre che a lesioni alla clavicola sinistra. È ancora sotto sedazione per ridurre la pressione intracranica e per controllare la sua temperatura. Mercoledì dovrebbe sottoporsi ad una nuova TAC per una rivalutazione delle sue condizioni. Da parte nostra un ringraziamento per l’eccellente lavoro dei medici di Suzuka, dell’equipaggio dell’elicottero e del personale dell’ospedale. Gino ha una mente molto forte, vive la vita al meglio e dà il 100% in qualsiasi situazione. Questo lo aiuterà a recuperare velocemente. Grazie per il supporto e l’affetto, vi terremo aggiornati.”

INCIDENTE EVITABILE?

In realtà l’errore umano e il fallimento meccanico sono cause imprevedibili che, in uno sport come il motociclismo, renderanno sempre potenzialmente pericolose alcune situazioni. Piloti, appassionati e Motociclisti che usano le due ruote in città sanno bene quanto questo sia impossibile da cancellare al 100%, e ne accettano di buon grado le conseguenze. Sicuramente, parte dello spettacolo e dell’amore per questo sport deriva proprio dal fatto che sia pericoloso, e quindi non è possibile prenderlo alla leggera. Altrettanto sicuramente si può lavorare di più sulla sicurezza dei circuiti, nelle distanze dei muri e su tanti aspetti che possano rendere anche solo di poco le competizioni più sicure. Il circuito di Suzuka, bellissimo ed immortale, necessità di qualche ulteriore evoluzione (come tanti altri), e speriamo che questo evento sia stato d’insegnamento al riguardo. Forza Gino!

Alex Dibisceglia

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