DTM | Monza 2021: una nuova vita per non sparire
Il neozelandese Liam Lawson (Ferrari/AF Corse) ed il sudafricano Kelvin van der Linde (Abt/Audi) hanno vinto le prime due prove di Monza del DTM 2021. Il Deutsche Tourenwagen Masters ha iniziato dal tempio della velocità un nuovo cammino, una scelta obbligata per evitare la propria scomparsa.
Sono tante le opinioni che sono nate dalle due competizione lombarde, le prime della storia del campionato. Monza ha visto in pista sei marchi differenti e 20 auto che si sono sfidate per due prove che sono a tutti gli effetti una scommessa lanciata dal boss Gerhard Berger.
Monza 2021, alternativa alla fine
GT Open, GT World Challenge, GT Masters e se vogliamo anche il British GT sono i tre principali campionati con GT3 presenti in Europa. Il DTM dove si colloca? La serie teutonica è una vera e propria alternativa, un qualcosa imposto per evitare di scomparire per sempre.
I regolamenti 'Class one', attualmente in vigore con delle deroghe esclusivamente nel SuperGT in Giappone, sono diventati negli ultimi anni troppo costosi, delle auto difficili da gestire da dei clienti che non hanno le risorse materiali senza il supporto delle case. Altre soluzioni non c'erano e non ci sono al momento e l'adozione delle TCR era obiettivamente sbagliata.
Legame con il passato con auto diverse
Nonostante delle auto totalmente differenti al 2020, il primo atto del DTM ha visto un campionato che ha mantenuto un legame con il passato. Il format delle gare, l'obbligo dei pit stop con la possibilità di fermarsi in qualsiasi momento ed altre norme sono comuni con le ultimi edizioni del campionato.
I tempi cronometrici le macchine sono però totalmente differenti. Serve senza dubbio qualche gara per abituarsi ad un DTM 'strano', campionato che a Monza non ha mancato di regalarci delle soprese. Guardando analiticamente le emozioni sono state parecchie con una race-1 che ha premiato la strategia Ferrari ed una lunga battaglia la domenica tra Audi, Lamborghini e BMW.
Note dolenti da migliorare?... il BoP
Il DTM 2021 deve convivere con le GT3 e con una cosa nuova come il Balance of Performance. Gerhard Berger ed i suoi uomini devono fronteggiare l'infinito mondo delle compensazioni delle prestazioni che come sappiamo crea puntualmente delle polemiche se fatto in modo sbagliato.
Monza ha visto delle super Mercedes sabato, mentre Audi ha dominato la scena domenica insieme a BMW. La casa di Stoccarda si è salvata con l'austriaco Lucas Auer con una strategia che ha 'copiato' quella che ha permesso a Ferrari di imporsi per la prima volta nel DTM all'esordio.
Monza 2021, attesa di nuove case ufficiali, arriveranno?
Il DTM 2021 è iniziato ed ha lasciato sul campo un'altra domanda molto semplice: cosa cambia rispetto agli altri campionati GT3? Il GT World Challenge Europe Sprint Cup e l'ADAC GT Masters sono i due paragoni che balzano all'occhio, due esempi in cui il format è simile a quello della storica categoria tedesca.
Il gioiello di SRO e la realtà tedesca riservata alle GT3, oltre ai già citati e sottili differenze regolamentari e nel format, hanno di base un concetto differente, una filosofia che si è da sempre basata sulla presenza dei clienti. Il concetto è sempre stato opposto per il DTM che ha sempre visto le case direttamente interessate, un qualcosa che potrebbe ripetersi con il passare del tempo.
Ferrari, McLaren, Lamborghini, Audi, Mercedes e BMW hanno portato in Italia, in alcuni casi, i propri piloti ufficiali nell'attesa che qualcun altro possa interessarsi ad uno dei campionati più spettacolari ed importanti del mondo. Appuntamento a luglio al Lausitzring per nuovi commenti di un alternativa alla fine, una scommessa che Berger proverà in tutti i modi a vincere.
Avrà ragione?...vedremo
Luca Pellegrini
Foto: Pier Colombo