La vulcanica Dallara non conosce limiti: passando dalle piste di mezzo mondo fino a puntare dritto allo spazio. Il costruttore di Varano De’ Melegari ha da poco reso noto di aver partecipato attivamente alla missione SpaceX. Il razzo spaziale voluto dal visionario Elon Musk, fondatore di Tesla, ha recentemente posto la prima pietra per i viaggi spaziali privati. Insomma c’è e ci sarà anche un po’ d’Italia nel futuro delle missioni spaziali.

Una scelta non casuale

Contrariamente a quanto si può immaginare la scelta da parte di Musk di prediligere la Dallara Automobili non è dovuto ad una precedente partnership con Tesla. L’azienda di Parma ha già avuto a che fare con lo spazio più precisamente con un trapano! Non uno qualsiasi ma un trapano in carbonio siglato SD2 con il quale si è perforato il suolo della cometa Rosetta nel 2014. Il progetto, nato in collaborazione fra l’Agenzia Spaziale Italiana, l’ESA e la NASA, ha permesso un grande risultato in termini di ricerca scientifica. Con un biglietto da visita così era impossibile non balzare all’occhio del magnate sudafricano.

Il progetto SpaceX

Ovviamente non è dato sapere cosa hanno progettato in Dallara da spedire in orbita, resta il dato di fatto che tutto ha funzionato alla perfezione. È stato lo stesso Musk, con un biglietto, a congratularsi con gli uomini gestiti da Gian Paolo Dallara ringraziandoli per la loro tenacia, perseveranza e professionalità. Ma non è stato affatto facile per Dallara: prima di poter mettere mani al progetto i candidati hanno passato diverse selezioni. Un processo lungo ma inevitabile perché con i soldi che ci sono in ballo è vietato fallire. Sicuramente un progetto stimolante che ha visto i tecnici e gli ingegneri lavorare a stretto contatto anche se a distanza. Infatti il progetto è stato portato avanti dagli uomini di Varano De’ Melegari per poi essere finalizzato nella fabbrica di Indianapolis che sorge a pochi passi dal celebre “Catino”.

Una sotria in continua evoluzione…

La voglia di sperimentare e imparare nuove cose è contagiosa in Dallara. Un’azienda che non si fossilizza su un unico prodotto ma in continua evoluzione e crescita. Dopo aver legato il suo nome al Motorsport con la costruzione di numerose monoposto. La sua engineering si è focalizzata sulla ricerca e sviluppo aerodinamico e di materiali compositi. Lavorando inoltre a stretto contatto anche con colossi dell’automobilismo (come nella progettazione delle ultime Bugatti). Il periodo del Covid 19 non ha bloccato la sua voglia di ricerca e sperimentazione. In Dallara hanno studiato delle valvole ad uso medicale, da integrare con le maschere subacquee della Decathlon, in collaborazione con l’ospedale di Parma. In un contesto storico e difficile come quello attuale c’è un piccolo fiore all’occhiello: un azienda italiana che investe in ricerca e conquista riconoscimenti a livello mondiale, la Dallara.

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Michele Montesano