Da Hollywood a Indianapolis: il cinema nel mondo delle corse
Il mondo del cinema ha da sempre nutrito un particolare interesse nei confronti degli eroi dei Gran Premi e dei loro bolidi. In uno sport dove suoni, colori, rischio e adrenalina sono all'ordine del giorno, il pensiero di poter riprodurre queste emozioni da dietro una macchina da presa, per poi concentrarle su una pellicola, ha toccato i pensieri di molti registi di tutto il mondo. Alcuni di essi hanno dovuto rinunciare in partenza al proprio progetto, spesso a causa dei budget particolarmente elevati che un film del genere avrebbe dovuto richiedere, altri si sono invece cimentati nell'impresa, con risultati decisamente altalenanti. Da chi ha utilizzato gare e macchine da corsa come un semplice contorno, magari per meglio descrivere una romantica storia d'amore tra il pilota e la bellezza dell'epoca, a chi ha invece scelto di puntare principalmente sulle emozionanti immagini delle vetture da Gran Premio, nel tentativo di entusiasmare pubblico e critica. Volgendo dunque il nastro all'indietro nel tempo, l'Oscar dei film da corsa non può che appartenere al mitico "Grand Prix" di John Frankenheimer, datato 1966, per molti versi una pietra miliare nella storia del cinema. Un cast di stelle (tra cui Yves Montand, James Garner, Adolfo Celi ed Eva Marie Saint) interpreta le storie parallele di quattro piloti rivali, con chiari riferimenti a piloti e situazioni reali. Indimenticabili le spettacolari riprese effettuate su circuiti quali Monza, Monaco, Spa e Brands Hatch durante i veri Gran Premi e con tecniche all'epoca avveniristiche, con tanto di piloti impegnati in qualità di attori, come Phil Hill, Graham Hill, Richie Ginther e Jack Brabham. Il risultato di un capolavoro del genere non poteva che concretizzarsi nella vincita di ben tre premi Oscar: miglior montaggio, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro. Sul podio di questa speciale classifica merita di essere presente anche "La 24 Ore di Le Mans" del 1971, con Steve McQueen assoluto protagonista in un film girato con le stesse vetture che pochi giorni prima avevano partecipato alla classica gara di durata francese. In tempi più recenti, da segnalare "Giorni di Tuono" (2009) con Tom Cruise e Nicole Kidman, dove si racconta una turbolenta storia d'amore tra un pilota Nascar ed una neurologa, e "Driven" (2001), dove il mitico Sylvester Stallone interpreta un ex-pilota Indycar tornato alle gare, in un film comunque nel complesso mediocre e poco credibile. Molto ben riuscito invece il film documentario "Senna", uscito nel 2010, il quale ripercorre le vicende sportive ed umane del grande campione brasiliano attraverso immagini inedite, interviste e aneddoti. Ma in certi casi, come si suol dire, il bello deve ancora arrivare. Il riferimento è al film "Rush", che uscirà nelle sale nel settembre 2013, diretto dal regista Ron Howard (Cocoon, Apollo 13, Codice da Vinci). Una trama che prende spunto dalle vicende realmente accadute durante la stagione 1976 di Formula 1, quando a contendersi il titolo sono Lauda e Hunt. L'austriaco subisce il famoso incidente al Nurburgring salvo ripresentarsi in pista a distanza di soli 43 giorni dal terribile rogo, ma nell'ultima decisiva gara alza bandiera bianca sotto la pioggia regalando così il titolo al rivale. Nel cast troviamo Chris Hemsworth nel ruolo di James Hunt, Daniel Bruhl che interpreta Niki Lauda e Pierfrancesco Favino nella parte di Clay Regazzoni. Gli appassionati hanno già l'acquolina in bocca.
{jcomments on}