Cinema da corsa | “TT3D: Closer to the Edge”, il Tourist Trophy visto da dentro
Diretto da Richard de Aragues nel 2011, “Closer to the Edge” è in assoluto la prima opera riguardante le corse stradali, ovviamente con il focus principale sul Tourist Trophy dell’Isola di Man. Dare un’impronta a quella che è la competizione motociclistica più pericolosa e a suo modo folle al mondo è stata un’impresa sia per il regista che per Jared Leto, che lo ha commentato in lingua originale. Ma “TT3D” non è solo Tourist Trophy, è tutto il contorno e la preparazione che portano all’evento finale: il Senior TT.
Interpreti & personaggi. Il film, basato sulla stagione di Road Races del 2010, vede come interpreti dei personaggi i protagonisti stessi delle competizioni stradali. Di base il film è incentrato su Guy Martin, personaggio di spicco e di grande immagine noto per la sua eccentricità, il suo talento e l’assenza di una vittoria (nonostante i numerosi podi) sull’Isola di Man. Insieme a lui il film racconta i volti e le storie di Ian Hutchinson (primo a centrare il poker di vittorie sull’isola proprio in quell’edizione), John McGuinness (“King of the Mountain”, secondo per vittorie solamente a Joey Dunlop), Conor Cummins e tutto il manipolo di coraggiosi che hanno partecipato a quell’edizione del TT.
Recensione. “Non c’è niente di simile. È come imparare a volare, come se ti crescessero le ali. Ti entra nel sangue e non esce più. Ne vuoi sempre di più”. L’impresa più difficile nel girare un film del genere è quella di non incentrare la storia sulla corsa in se ma su tutto il contorno delle Road Races, composto spesso e volentieri da personaggi incredibili ed estremamente pittoreschi. La preparazione delle gare su strada avviene negli eventi stessi, quindi di storie incredibili se ne sentono in ogni dove. Bene, possiamo dire che l’impresa è stata decisamente compiuta: sicuramente “romanzare” una gara cosi speciale per renderla appetibile al pubblico più vasto possibile ha imposto il sacrificio di alcuni particolari, ma nel suo intero il film è fatto estremamente bene, produce emozioni intense e rende sufficientemente chiara l’immagine delle Road Races e del loro paddock.
Trama. Il film racconta dall’inizio dell’anno la preparazione che i piloti e le moto devono affrontare per poi arrivare al Tourist Trophy, considerato l’evento clou della stagione motociclistica delle gare su strada. Dalla preparazione della moto, il contratto con il team, le gare “minori” in cui si va a preparare la moto fino all’arrivo sull’isola, con una panoramica sulle esperienze dei vari piloti e la cronaca delle gare: questo film racconta per filo e per segno tutto ciò che vive un pilota di corse stradali in vista del “giorno della gloria”, che coincide con il Senior TT e con la chiusura delle due settimane di gare dell’Isola di Man.
Premi. Considerando la nicchia estremamente ristretta degli appassionati di questa tipologia di film, è normale che i premi fossero pochi. Onestamente, la sola nomination al “British Independent Film Award 2011” come miglior documentario rende poco onore alla qualità del film, che meritava e merita tutt’ora maggior considerazione. Guardare per credere.
Alex Dibisceglia
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