Alberto Sabbatini ospite a ‘Circus!’: “Villeneuve simbolo di velocità e spettacolarità”
Ricca di contenuti la puntata 331 di ‘Circus!’, andata in onda ieri sui canali di LiveGP. Diversi gli argomenti affrontati con gli ospiti Alberto Sabbatini e Giancarlo Minardi. Con la storica penna del motorsport affrontati diversi argomenti: dai temi caldi d’attualità ad interessanti aneddoti sui campioni del passato, in particolar modo Gilles Villeneuve, nel giorno in cui avrebbe compiuto 71 anni.
Divertente siparietto iniziale tra i due ospiti, con Minardi che ha interrogato Sabbatini sul futuro di Hamilton. Un’interessante ipotesi venuta fuori è quella di un contratto a gettone, che secondo Sabbatini darebbe ulteriori stimoli al campione anglo-caraibico, emulando ciò che fece Senna nell’ormai lontano 1993.
“ANCH’IO HO LA FEBBRE VILLENEUVE”
Di campione in campione si è ricordato poi Gilles Villeneuve nel giorno in cui avrebbe compiuto 71 anni. Sabbatini ha affermato come il canadese fosse uno degli idoli di suo padre Marcello. Fu proprio lo storico direttore di Autosprint a coniare lo slogan “anch’io ho la febbre Villeneuve”.
“Un pilota dal talento smisurato, che a quei tempi riusciva ancora ad imporre la bravura del pilota sul mezzo, anche quando quest’ultima non era particolarmente competitivo. La sua morte è stata una tragedia che ha paralizzato il mondo dello sport. Ancora oggi, nelle classifiche dei 10 piloti più forti della storia della Formula 1, Villeneuve è sempre presente nonostante abbia vinto soltanto 6 GP. Questo significa che la vittoria non è preponderante rispetto al messaggio di velocità e di spettacolarità che trasmette il pilota”.
Con lo sviluppo tecnologico avvenuto nel corso degli anni, al giorno d’oggi è impossibile pensare ad un pilota capace di emulare le gesta del canadese. Anche a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 però iniziava a svilupparsi il concetto della vettura dominante rispetto al pilota. Villeneuve invece riuscì a smentire questa affermazione, inventando anche la frenata con il piede sinistro per contrastare il turbolag dei problematici motori turbo.
Una puntata imperdibile, che tutti gli appassionati possono gustarsi integralmente di seguito, tra passato e presente di un fantastico sport chiamato Formula 1.
Carlo Luciani